Utente:Filippocorti/sandbox 2

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La saggezza della folla è una teoria secondo la quale una massa di individui sarebbe in grado di fornire una risposta adeguata e valida ad una domanda più di quanto non siano in grado di farlo gli esperti.

La teoria della saggezza della folla trova un'applicazione intensa in Internet e in particolar modo in determinati siti e progetti che si basano su di essa, come Yahoo! Answer, Wikipedia e molti altri siti che puntano sul contenuto generato dagli utenti.

La saggezza della folla è una teoria che viene affrontata nel saggio La saggezza della folla scritto nel 2004 dal giornalista del New Yorker e scrittore statunitense James Surowiecki e pubblicato nel 2007 dalla casa editrice Fusi Orari della rivista Internazionale.


Definizione della folla[modifica | modifica wikitesto]

Il termine folla si riferisce ad un gruppo di individui non per forza coeso, che può anche non conoscersi o non condividere le medesime idee.

Criteri di validità[modifica | modifica wikitesto]

Secondo James Surowiecki ci sono quattro criteri che devono venire rispettati perché la teoria funzioni:

  • Diversità di opinione: ogni persona deve avere un'opinione differente
  • Indipendenza: le opinioni delle persone non possono venire influenzate da quelle altrui
  • Decentralizzazione: nessuno deve essere in grado di pilotarla dall'alto
  • Aggregazione: le opinioni devono poter essere aggregate in modo da ottenere un risultato finale

Secondo la teoria della saggezza della folla:

  • Deve essere possibile riassumere in un unico pensiero la moltitudine di pensieri delle persone che fanno parte della folla
  • Il gruppo risultante è molto più intelligente della persona più intelligente che ne fa parte.
  • Devono venire rispettate le tre condizioni di diversità, indipendenza e decentralizzazione
  • Troppa comunicazione può rendere il gruppo meno intelligente
  • E' necessario che vi sia un sistema di aggregazione dell'informazione
  • Non deve esserci il bisogno di interrogare un esperto
  • Le migliori decisioni nascono da una discussione
  • L'informazione corretta deve essere raggiungibile dalle giuste persone, nel momento giusto e nel luogo giusto.

Lo stesso James Surowiecki riconosce all'interno del suo libro che vi sono dei casi in cui la teoria della saggezza della folla fallisce e la folla da' un giudizio sbagliato. Questo avviene quando le persone si influenzano a vicenda e iniziano a pensare in maniera simile invece che sviluppare le proprie opinioni indipendentemente.

L'esperimento di Treynor e Galton[modifica | modifica wikitesto]

Il professore di economia Jack Treynor chiese ad un gruppo composto da 56 individui di stimare quante caramelle ci fossero all'interno di un barattolo e, quando in seguito fece la media delle risposte ricevute, ottenne un numero che si avvicinava molto di più alla realtà di quanto non lo facessero le singole risposte dei singoli individui che avevano partecipato all'esperimento. La media delle risposte era 871 e si avvicinava molto al numero di caramelle che il barattolo conteneva realmente: 856.

L'antropologo Francis Galton dimostrò ad una fiera di bestiame che la folla aveva una conoscenza superiore degli esperti chiedendo a questa quale fosse il peso di un bue che le stava di fronte. La media delle risposte fornite si avvicinava di più alla realtà di quanto non lo facessero le risposte date dagli esperti presenti.

Esempi di applicazione[modifica | modifica wikitesto]

Internet[modifica | modifica wikitesto]

Molti degli strumenti più popolari del Web 2.0 sono basati sulla saggezza della folla. Google non si affida al parere di pochi esperti per indicizzare i suoi risultati ma alla massa. Wikipedia è scritta non da esperti ma da individui comuni, e il risultato finale viene ottenuto aggregando i loro contributi.

Informatica[modifica | modifica wikitesto]

Il crowdsourcing è un modello di business che si basa sull'affidare lo sviluppo di un progetto ad una massa di individui invece che a pochi esperti qualificati. Sul crowdsourcing è basato il modello open source su cui fanno fede diversi software, come Linux e Mozilla Firefox.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Un esempio in negativo di saggezza della folla è fornito dalle bolle speculative: le bolle dimostrano che se non vengono rispettati i quattro principi della teoria (diversità di opinione, decentralizzazione, indipendenza e aggregazione) questa fallisce. Le bolle speculative nascono infatti quando gli investitori smettono di riflettere indipendentemente e invece che concentrarsi su quale sia il valore reale di un'azienda pensano a quanto gli altri pensino che un'azienda valga.

Critiche alla teoria[modifica | modifica wikitesto]

The "Wisdom of the Crowds" could only work when an answer the crowd was asked to give was no more complicated than a single number or value, when the crowd was not able to formulate its own questions, and so on. [1]

Uno dei maggiori critici alla saggezza della folla è l'informatico e saggista statunitense Jaron Lanier, secondo il quale la saggezza della folla può funzionare solo quando alla folla vengono poste domande le cui risposte non richiedono nulla di più articolato di singoli numeri. Lanier vede nella saggezza della folla una manifestazione di quello che lui definisce come maoismo digitale, ovvero un totalitarismo cibernetico che non solo nega la specificità della persona ma nel tentativo di ridurre l'importanza dell'individuo prova a sostituire ad esso le macchine.[2]

I problemi che la teoria della saggezza della folla porta con sé vengono elencati da Lanier in un articolo [3] apparso sulla rivista statunitense Edge e nel saggio pubblicato nel 2010 Tu non sei un gadget in cui analizza e critica soprattutto Wikipedia, Linux e l'idea che il prodotto di una massa di individui sia migliore del prodotto del singolo. Viene criticata in particolare modo la tesi che più la massa di persone che collaborano ad un progetto è ampia più gli errori interni a questo sono limitati:

«Wikipedia è un'aberrazione fondata sulla leggenda che il sapere collettivo sia inevitabilmente superiore alla conoscenza del singolo esperto e che la quantità di informazioni, superata una certa soglia, sia destinata a trasformarsi automaticamente in qualità» (Jaron Lanier, You Are Not a Gadget: a Manifesto, 2010)

Secondo Lanier la teoria della saggezza della folla può funzionare bene fino a quando viene limitata alla cultura popolare, che Wikipedia sa sicuramente bene interpretare, ma fallisce nel momento in cui viene applicata a campi scientifici nei quali occorre rigore ed alta competenza. L'innovazione e la scienza secondo Jaron Lanier sono guidate da esperti ed intellettuali e non possono essere portate avanti da una massa di individui.

Anche il matematico e saggista Nassim Nicholas Taleb, autore del saggio Il cigno nero, si è espresso contro la saggezza della folla, sottolineando come anche in campo matematico e finanziario, nelle previsioni, lo stesso campo riguardo a cui si era espresso favorevolmente James Surowiecki, la teoria ad un certo punto fallisca.

The forecast errors are dominated by rare events, and we are limited in our ability to track them. The "wisdom of crowds" might work in the first three quadrant; but it certainly fails (and has failed) in the fourth.

Lo stesso fondatore di Wikipedia Jimmy Wales riserva del scetticismo riguardo alla teoria:

In general, I’m pretty skeptical of the idea. And I’m very skeptical of it being applied to Wikipedia in particular. [4]

Il cofondatore di Wikipedia Larry Sanger è altrettanto scettico che le folle senza essere guidate possano giungere ad un risultato soddisfacente in qualsiasi campo e per questa ragione ha fondato Citizendium un'enciclopedia libera ed aperta quanto Wikipedia ma supervisionata da esperti.

Anche lo scrittore americano Clay Shirky ha ribadito che le grandi idee non possono venire dalla folla, ma da una piccola massa organizzata di individui:

If you want to know where new interesting useful idea are going to come from, don't look at crowds and don't look at individuals, look at small groups of smart people arguing with each other. [5]

Teorie contrarie[modifica | modifica wikitesto]

Le folle non possono mai compiere azioni che richiedono un alto grado di intelligenza e sono sempre intellettualmente inferiori a un individuo isolato.

La teoria si sconta con lo studio Psicologia delle folle scritto dal sociologo francese Gustave Le Bon e pubblicato nel 1985. In quel saggio Gustave Le Bon analizza la folla in maniera totalmente negativa, schierandosi con le minoranze invece che con la massa. Secondo Gustave Le Bon la folla ha potere distruttivo e non costruttivo (il quale spetta esclusivamente alle minoranze, che sono coloro che guidano il progresso) e l'individuo che ne fa parte abbandona il proprio senso di responsabilità. Le folle inoltre risultano facilmente plasmabili dai leader.

La teoria di Gustave Le Bon è più tradizionale e riconosciuta valida di quanto non lo sia quella sostenuta da James Surowiecki. Anche Freud sosteneva una teoria simile a quella di Gustave Le Bon nel suo saggio Psicologia delle masse e analisi dell'Io.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]