Utente:Elisa Paglia/Ipovitamidosi D

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Ipovitaminosi D
SpecialitàEndocrinologia
EziologiaInadeguata esposizione alla luce del sole, insufficiente apporto di vitamina D, ridotto assorbimento di vitamina D, metabolismo anomalo della vitamina D, resistenza agli effetti della vitamina D
SintomiDolori ossei, dolori articolari, dolori muscolari, debolezza muscolare e ossa fragili
DiagnosiDosaggio dei livelli sierici di 25(OH)D (D2 + D3), anamnesi, RX
PrevenzioneEsposizione alla luce solare, utilizzo di integratori di vitamina D nei soggetti a rischio e soprattutto nei neonati allattati al seno fino ai 6 mesi di vita
TrattamentoCorrezione di carenze di calcio e di fosfato, integratori di vitamina D
Incidenza mondialeTra il 60% e il 70%
Classificazione e risorse esterne (EN)
Sinonimi
Carenza di vitamina D
Deficit di vitamina D

L'ipovitaminosi D o carenza di vitamina D si presenta quando i livelli sierici di 25(OH)D (D2+D3) risultano al di sotto dei 10 ng/mL sia per quanto riguarda la popolazione sana che quella a rischio.[1]

Descritta per la prima volta nel 1645[2], si tratta di una condizione molto diffusa in tutte le etnie e in tutte le fasce d'età con una prevalenza di pazienti donne oltre i 70 anni, che può essere causata da molteplici fattori.[3] L'eziologia di questa condizione risulta infatti complessa, con dati non univoci e pochi studi "di popolazione".[4]

Tra i soggetti più a rischio troviamo[1][5]:

I sintomi più comuni di questa condizione sono[6]:

  • dolori e debolezza muscolare
  • dolori ossei
  • dolori articolari
  • fragilità ossea

La diagnosi si basa sul dosaggio dei livelli sierici del 25(OH)D (D2+D3), calcio, fosfato, fosfatasi alcalina e paratormone, l'anamnesi del paziente, una serie di lastre per valutare eventuali modificazioni delle estremità diafisarie di radio e ulna, la valutazione della presenza di sintomi legati a rachitismo, osteomalacia o tetania del neonato.[6]


  1. ^ a b Sintesi delle nuove raccomandazioni 2022 della Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) per la gestione della carenza di vitamina D (PDF), su siommms.it. URL consultato il 13 gennaio 2024.
  2. ^ Sol Epstein, Preface, in Rheumatic Disease Clinics of North America, vol. 38, n. 1, 2012-02, pp. xiii–xiv, DOI:10.1016/j.rdc.2012.03.002. URL consultato il 13 gennaio 2024.
  3. ^ Mara Boschetti, Manuela Albertelli e Lara Vera, L’ipovitaminosi D nell’anziano: indicazioni al trattamento, in L'Endocrinologo, vol. 22, n. 1, 1º luglio 2021, pp. 81–83, DOI:10.1007/s40619-021-00900-w. URL consultato il 13 gennaio 2024.
  4. ^ Giuseppe Romanelli, La vitamina D (PDF), su fondazionebssolidale.it. URL consultato il 13 gennaio 2024.
  5. ^ S. Adami, E. Romagnoli e V. Carnevale, Guidelines on prevention and treatment of vitamin D deficiency, in Reumatismo, vol. 63, n. 3, 9 novembre 2011, DOI:10.4081/reumatismo.2011.129. URL consultato il 13 gennaio 2024.
  6. ^ a b Carenza e dipendenza dalla vitamina D - Disturbi nutrizionali, su Manuali MSD Edizione Professionisti. URL consultato il 13 gennaio 2024.

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