Utente:Duniasikuzote/Sandbox

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Laurens van der Post (Philippolis, 13 dicembre 1906Londra, 17 dicembre 1996) è stato uno scrittore ed esploratore sudafricano.

Tredicesimo di quindici figli, nacque nell'allora Orange River Colony (originariamente Stato Libero dell'Orange, poi annesso da coloni britannici durante la Seconda guerra boera), nell'odierno Sudafrica.

Crebbe nella fattoria di famiglia a Philippolis, dove fu allevato da una donna boscimana fin dalla tenera eta'.[1]

Dopo i primi anni di studio, frequento' il Grey College di Bloemfontein e giovanissimo, divenne il primo giornalista afrikaner a scrivere per la testata Natal Advertiser di Durban e il primo scrittore oppositore dell'apartheid a pubblicare un libro: In a Province, nel 1934[1].

Intraprese poi numerosi viaggi, alcuni di essi insieme a un cacciatore di balene norvegese ed uno verso l'estremo Oriente, in compagnia dello scrittore William Plomer. Giunse infine a Londra, dove conobbe John Maynard Keynes, i coniugi Woolf ed altri membri del Bloomsbury Group.[2]

Nei primi anni trenta sposo' Marjorie Wendt, sudafricana, da cui ebbe due figli. Erano anni in cui la sua vita si svolgeva fra la scrittura e la campagna, nel Gloucestershire.

Tornato in Sudafrica, insieme alla moglie e ai figli, nel 1939 decise di arruolarsi tra le file dell'esercito britannico. Negli anni 1941 e 1942 guido' le truppe in Abissinia e nelle Indie orientali olandesi e nel 1943 fu catturato dall'esercito giapponese a Java, dove rimase rinchiuso per tre anni in un campo di prigionia, subendo continue torture e violenze.[1]

Da questa esperienza nacque il romanzo A Bar of Shadow (1954), ritratto di un sergente giapponese. Dai suoi A Bar of Shadow e The Seed and the Sower (1963) prese spunto Nagisa Ōshima per il suo film Furyo (conosciuto anche con il titolo originale Merry Christmas Mr. Lawrence), interpretato, fra gli altri, da David Bowie nel ruolo di protagonista.

Quando fu rilasciato, van der Post entro' a far parte della squadra di Lord Mountbatten come ufficiale, partecipando alle azioni per sedare i disordini a Java e ottenendo, per il servizio reso, il grado di tenente-colonnello.[2]

Nel 1947 fu nominato Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico.[2]

Dopo la guerra, nel 1948, si separo' dalla moglie Marjorie Wendt e l'anno successivo sposo' Ingaret Giffard, attrice e scrittrice inglese. Da quel momento riprese la sua attivita' di scrittore e viaggiatore in maniera piu' continuativa.

Da una ricerca che effettuo' sulle possibilita' di sviluppo economico delle foreste del monte Mulanje in Malawi, van der Post ricavo' materiale per il suo romanzo Venture to the Interior.[1]

All'esplorazione in Malawi segui' quella, nel 1952, nel deserto del Kalahari, dai cui appunti trasse due libri The Heart of the Hunter e The Lost World of Kalahari e dalle cui riprese video la BBC produsse il programma televisivo The Lost World of Kalahari[3]. Durante questo viaggio entro' in contatto con la tribu' nomade dei boscimani, che egli considero' come gli ultimi sopravvissuti dell'età della pietra.[2]

La sua carriera di scrittore continuo' con la pubblicazione di Journey Into Russia nel 1964 e con Portrait of Japan nel 1968.

Nel corso degli anni, Laurens van der Post si avvicino' alle teorie di Carl Gustav Jung e vi fece riferimento soprattutto in due scritti[1]: The Dark Eye in Africa (1954) e Jung and the Story of Our Time (1976). Nel primo, ispirandosi all'opera jungiana L'uomo e i suoi simboli (1964), van der Post sviluppo' il tema del rapporto fra l'uomo e il suo mondo simbolico. Nel secondo libro, invece, van der Post parla del suo rapporto personale con lo stesso psichiatra, delle origini e dello sviluppo della filosofia di Jung.[1]

Nel 1977 usci' First Catch Your Eland, in cui van der Post affronta il tema ben diverso e piu' disimpegnato della cucina africana ed esotica.

Fin da giovanissimo, Laurens van der Post fu fervente e duro oppositore dell'apartheid, sostenne il capo zulu Mangosuthu Buthelezi, contesto' la decisione di assegnare il premio Nobel per la Pace a Desmond Tutu nel 1984 e si schiero' contro Nelson Mandela descrivendolo come "una figura miserabile che parla con una doppia lingua".[2]

Van der Post strinse un rapporto amichevole con Margaret Thatcher, che raccomando' la sua nomina a Cavaliere nel 1981.

In occasione della Guerra delle Falkland[2] van der Post sostenne l'assalto britannico in difesa delle isole definendolo "una brillante impresa militare" e rigetto' le accuse di sciovinismo che per questo motivo gli vennero mosse.[2]

Laurens van der Post strinse una forte amicizia anche con Carlo, principe di Galles, che nel 1982 lo volle come padrino per il Principe William e nel 1996 organizzo' un ricevimento in onore di van der Post per il suo novantesimo compleanno.[1]

Nel 1985 il Principe Carlo e van der Post viaggiarono insieme nel Kalahari e quando mori' Diana Spencer, la moglie del principe Carlo, van der Post difese pubblicamente il Principe durante una puntata della trasmissione Panorama sulla BBC.[2]

Sebbene Laurens van der Post non recise mai definitivamente i suoi legami con il Sudafrica, guardo' all'Inghilterra come la sua madre patria.

Mori' il 17 dicembre del 1996.

In tutto, Laurens van der Post scrisse ventisei libri, ma solo pochi risultano tradotti in italiano: Una storia come il vento, Oltre l'Orizzonte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Obituary: Sir Laurens van der Post, su independent.co.uk, 17 dicembre 1996. URL consultato il 12 dicembre 2014.
  2. ^ a b c d e f g h The Times, 17 dicembre 1996.
  3. ^ The Lost World of the Kalahari sulla BBC, su genome.ch.bbc.co.uk.

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