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Articolo 9 della Costituzione giapponese

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L'articolo 9 della Costituzione giapponese (日本国憲法第9条 Nihonkokukenpō dai kyū-jō) è una clausola presente nella Costituzione nazionale che proibisce l'uso della guerra come mezzo di risoluzione delle dispute internazionali che coinvolgono lo stato. La costituzione entrò in vigore il 3 Maggio 1947, a seguito della conclusione della seconda guerra mondiale. Nel corpo del testo lo stato rinuncia formalmente al diritto sovrano alla belligeranza e mira alla pace internazionale basata su giustizia e ordine. L'articolo enuncia inoltre che, per raggiungere questi obiettivi, non verrà mantenuta alcuna forza armata dotata di potenziale bellico.

Ciononostante, il Giappone mantiene de facto delle forze armate, chiamate Forze di autodifesa giapponesi, che originariamente si suppone fossero state immaginate come qualcosa di simile a ciò che Mahatma Gandhi aveva definito Shanti Sena (soldati della pace) oppure come una forza di polizia per la difesa collettiva (peacekeeping) che opera sotto l'egida dell'ONU.

Nel luglio 2014, anziché usare l'Articolo 96 della Costituzione giapponese per modificare la costituzione, il governo ha approvato una reinterpretazione che ha concesso più poteri alle prorprie forze di autodifesa, permettendo loro di difendere altri alleati in caso di dichiarazione di guerra. Se da un lato la Cina continentale e la Corea del Sud hanno espresso preoccupazione e disapprovazione a riguardo, gli Stati Uniti hanno invece supportato questa mossa. Questo cambiamento è però considerato illegittimo da alcuni partiti politici giapponesi così come da alcuni cittadini, in quanto sostengono che il primo ministro abbia raggirato la procedura di amendamento della costituzione. [1] [2][3]

Nel settembre 2015 la Dieta giapponese ha reso ufficiale la suddetta reinterpretazione attraverso la promulgazione di una serie di leggi, le quali prevedevano che le forze di autodifesa potessero sostenere materialmente i propri alleati impegnati in uno scontro armato a livello internazionale. La giustificazione addotta per questa manovra era che non difendendo/supportando un proprio alleato si correrebbe il rischio di indebolire il cerchio di alleanze, mettendo a repentaglio la sicurezza del Giappone stesso. [4]

Testo dell'articolo

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Il testo completa dell'articolo in giapponese:[5]

第九条  日本国民は、正義と秩序を基調とする国際平和を誠実に希求し、国権の発動たる戦争と、武力による威嚇又は武力の行使は、国際紛争を解決する手段としては、永久にこれを放棄する。

二  前項の目的を達するため、陸海空軍その他の戦力は、これを保持しない。国の交戦権は、これを認めない。

La traduzione italiana ufficiale dell'articolo è[6]:

The official English translation[6] of the article is:

ARTICLE 9. (1) Aspiring sincerely to an international peace based on justice and order, the Japanese people forever renounce war as a sovereign right of the nation and the threat or use of force as means of settling international disputes.

(2) In order to accomplish the aim of the preceding paragraph, land, sea, and air forces, as well as other war potential, will never be maintained. The right of belligerency of the state will not be recognized.

Contesto storico

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Il fallimento della sicurezza collettiva della Società delle Nazioni portò alla presa di coscienza per cui un sistema universale di sicurezza sarebbe stato efficace solo nel caso in cui tutti gli stati avessero concordato su alcune limitazioni alla loro sovranità nazionale con particolare riferimento al diritto di belligeranza e se il Consiglio di Sicurezza, che era stato un "closed shop"[1] durante il periodo in cui le Società della Nazioni si erano messe in moto, si fosse aperto al membri delle Nazioni Unite che avrebbero ceduto i poteri costituzionali a favore della sicurezza collettiva[7]. Così come l'articolo 24 della Legge fondamentale della Repubblica Federale di Germania, che era stato incluso nella Costituzione post-bellica, e che provvede a delegare o limitare i poteri sovrani a beneficio della sicurezza collettiva, l'articolo 9 è stato aggiunto alla Costituzione giapponese durante l'occupazione a seguito della Seconda Guerra Mondiale.

L'origine della clausola pacifista è contestata. Secondo

The source of the pacifist clause is disputed. According to the Allied Supreme Commander Douglas MacArthur, the provision was suggested by Prime Minister Kijūrō Shidehara,[8] who "wanted it to prohibit any military establishment for Japan—any military establishment whatsoever."[9] Shidehara's perspective was that retention of arms would be "meaningless" for the Japanese in the postwar era, because any substandard postwar military would no longer gain the respect of the people, and would actually cause people to obsess with the subject of rearming Japan.[10] Shidehara admitted to his authorship in his memoirs Gaikō Gojū-Nen (Fifty Years Diplomacy), published in 1951, where he described how the idea came to him on a train ride to Tokyo; MacArthur himself confirmed Shidehara's authorship on several occasions. However, according to some interpretations, he denied having done so,[11] and the inclusion of Article 9 was mainly brought about by the members of the Government Section of Supreme Commander for the Allied Powers (GHQ) (連合国軍最高司令官 Rengō-Koku-Gun-Saikō-Shirei-Kan?), especially Charles Kades, one of Douglas MacArthur's closest associates. The article was endorsed by the Diet of Japan on November 3, 1946. Kades rejected the proposed language that prohibited Japan's use of force "for its own security," believing that self-preservation was the right of every nation.[12]

The article's acceptance by the Japanese government may in part be explained by the desire to protect the imperial throne. Some Allied leaders saw the emperor as the primary factor in Japan's warlike behavior. His assent to the "anti-war" clause weakened their arguments for abolishing the throne or trying the emperor as a war criminal.[citation needed]


  1. ^ "Japan takes historic step from post-war pacifism, OKs fighting for allies". Reuters. July 1, 2014. Retrieved July 10, 2014.
  2. ^ "How Japan can use its military after policy change". Independent Record. July 1, 2014. Retrieved July 10, 2014.
  3. ^ "Reinterpreting’ Article 9 endangers Japan’s rule of law". The Japan Times. June 27, 2014. Retrieved July 10, 2014.
  4. ^ Japan enacts major changes to its self-defense laws, su stripes.com, 18 Settembre, 2015.
  5. ^ 日本国憲法
  6. ^ da sistemare, su en.wikipedia.org.
  7. ^ Klaus Schlichtmann, Article Nine in Context – Limitations of National Sovereignty and the Abolition of War in Constitutional Law, The Asia-Pacific Journal, Vol. 23-6-09, June 8, 2009 - Per maggiori informazioni: http://apjjf.org/-Klaus-Schlichtmann/3168/article.html
  • Hermann Hesse, Siddharta, bluh, bleh, 1992.

Collegamento esterno

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Voci correlate

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