Coordinate: 42°45′04.38″N 13°57′29.34″E

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Pinacoteca civica Vincenzo Bindi[modifica | modifica wikitesto]

Pinacoteca civica Vincenzo Bindi
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàGiulianova
IndirizzoCorso Giuseppe Garibaldi, 14
Coordinate42°45′04.38″N 13°57′29.34″E
Caratteristiche
TipoPinacoteca
Istituzione1928
FondatoriVincenzo Bindi
ProprietàComune di Giulianova
DirettoreSirio Maria Pomante, Direttore t.s.
Sito web

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Vincenzo Bindi, con un lascito del 3 ottobre 1927, rende erede la città di Giulianova della pinacoteca personale, descritta e catalogata nella donazione per un nucleo centrale di trecentosessantasette e più opere, comprese in un periodo che va dal 1600 e il 1920, che donano alla raccolta tratti caratterizzanti: unitarietà, perché espressione di artisti dell'area meridionale italiana, ed appartenenza ai tratti artistici delle correnti verismo e realismo, con una parte speciale della collezione riservata alle opere di artisti della pittura napoletana denominata Scuola di Posillipo [1].

Vincenzo Bindi arricchisce il lascito inserendo, oltre alla collezione delle opere d'arti, anche le opere bibliografiche, documenti d'archivio, corrispondenze, da conservare nel palazzo Bindi: "per raggiungere il fine" dell'isittuzione di una "Biblioteca e di un Gabinetto d'arte, a giovamento ed utilità della gioventù giuliese"[2].

L’esposizione venne aperta al publico nel 1978 ed è ospitata nell'appartamento di Bindi al secondo piano del palazzo (restaurato nel 2005), che conserva anche gli arredi lasciati dallo storico abruzzese. Ai quadri si aggiungono i volumi della biblioteca personale di oltre 5.000 volumi, ospitati al piano terra..

La collezione, appartenente al comune, è stata ospitata all'interno del Museo d'arte dello Splendore di Giulianova fino al 17 dicembre 2019[3].

La collezione della pinacoteca è stata riaperta al pubblico il 18 luglio 2021, a seguito di una complessa ristrutturazione durata 17 anni, dedicata alla conservazione e valorizzazione delle opere, delle suppellettili e dell'edificio con il piano dedicato alla pinacoteca. [4].

Collezioni[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteca di Palazzo Bindi

Il nucleo principale di opere è quello della Scuola di Posillipo, collezionata grazie al matrimonio con la figlia del pittore Gonsalvo Carelli, con quadri di Anton Sminck van Pitloo, Giacinto Gigante, Teodoro Duclère, Consalvo Carelli e Raffaele Carelli.

A queste opere si aggiungono quadri di artisti abruzzesi come Pasquale Celommi, Filippo Palizzi, Nicola Palizzi, Giuseppe Bonolis, Teofilo Patini, Raffaello Pagliaccetti, Gennaro Della Monica e Francesco Paolo Michetti.

Altre opere sono attribuite a Domenico Morelli, Vincenzo Gemito, Francesco Solimena, Jusepe de Ribera, Pompeo Batoni, Valerico Laccetti e Vincenzo Camuccini.


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vincenzo Bindi, La scuola di Posillipo, pinacoteca civica di Giulianova : verismo e realismo della scuola meridionale, Torino, Gruppo editoriale Forma, 1983, p. 9.
  2. ^ Riccardo Cerulli, Giulianova 1860, 2.ª ed., Torino, Abruzzo oggi, 1968, p. 344.
  3. ^ Museo d'Arte Dello Splendore, su facebook.com. URL consultato il 22 maggio 2020.
  4. ^ Nel cuore della città degli Acquaviva: riapre la Pinacoteca "Vincenzo Bindi", su abruzzoturismo.it. URL consultato l'08.07.2023.

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