Utente:Claudio savona/Sandbox

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A Marzo e Aprile 2021 ai confini Ucraini è stata osservava una grossa mobilitazione di oltre 100.000 soldati delle forze armate Russe, rappresentando la più grande mobilitazione dalla fine della guerra fredda, ciò ha innescato una grave crisi internazionale, poi contenuta dopo l'incontro a Ginevra fra il presidente Statunitense Joe Biden ed il presidente Russo Vladimir Putin. La crisi ha avuto un grave momento di accensione quando una nave della Marina Russa, e 2 aerei, hanno aperto il fuoco contro una nave della Marina Britannica, sparando colpi d'avvertimento e sganciando bombe a qualche decina di metri dalla nave NATO. La crisi è violentemente riaccesa quando a Ottobre 2021, è stata osservata nuovamente una grande mobilitazione Russa, di oltre 100.000 Uomini. Attualmente a Gennaio 2022 le forze Russe al confine Ucraino sono 150.000/180.000 uomini, con una precisione di 250.000

La crisi in corso deriva dalla lunga guerra russo-ucraina iniziata all'inizio del 2014. Nel dicembre 2021, la Russia ha avanzato due bozze di trattati che contenevano richieste di quelle che definiva "garanzie di sicurezza", inclusa una promessa giuridicamente vincolante che l'Ucraina non si sarebbe unita al  Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), nonché una riduzione delle truppe NATO e dell'equipaggiamento militare di stanza nell'Europa orientale e hanno minacciato una risposta militare non specificata se tali richieste non fossero state soddisfatte pienamente.  Gli Stati Uniti e altri membri della NATO hanno respinto queste richieste e hanno avvertito la Russia di sanzioni economiche "rapide e severe" se dovesse invadere ulteriormente l'Ucraina.  Nel gennaio 2022 si sono tenuti colloqui diplomatici bilaterali USA-Russia, ma sono stati tutti fallimentari.

Gli esperti ed i funzionari militari descrivono la crisi come la peggior crisi internazionale dalla crisi dei missili di cuba