Utente:Centoventisei/Sandbox/Giuseppe Cosentino

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Giuseppe Cosentino (Anoia, 22 gennaio 1950[1]Catanzaro, 13 luglio 2020) è stato un imprenditore e dirigente sportivo italiano.

Patron della società GICOS Import-Export S.r.l, è stato proprietario e Presidente dell'Catanzaro dal 2011 al 2017.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nativo di Anoia (Reggio Calabria), ma residente a Cinquefrondi[2], era sposato con Francesca Muscatelli, dalla quale aveva avuto due figlie, Gessica e Ambra[3].

Era tifoso della Reggina[2], club che sognava di acquistare[4]. Fallito il tentativo di diventarne patron, decise di compiere il grande passo acquistando poi il Catanzaro, in un momento in cui rischiava di scomparire per la propria situazione debitoria[5].

L'Azienda[modifica | modifica wikitesto]

A seguito di un'esperienza trentennale maturata nel settore commerciale, fonda nel Dicembre 1996 la GICOS Import-Export S.r.l. (dalla fusione delle iniziali del suo nome e cognome), con sede a Cinquefrondi, entrando sia nel mercato CEE che extra CEE con un vasto assortimento di prodotti, e divenendo in breve leader nel settore degli oggetti per la casa e per l’arredamento. Attraverso il Porto di Gioia Tauro, l'azienda ha effettuato attività di importazione dai più importanti paesi extraeuropei quali Cina, Sri-Lanka, Thailandia, Vietnam, India, Turchia ed esportando quotidianamente in quasi la totalità dei paesi appartenenti alla Comunità Europea, oltre che in alcuni paesi dell’Africa, dell’Est non europeo o in Stati vicini[6].

La GICOS è una realtà fiorente nel panorama delle iniziative imprenditoriali calabresi, forte di un know how consolidato e di un posizionamento nazionale e internazionale di prim’ordine (è regolarmente presente alle fiere più importanti del settore, come il MACEF di Milano e l’INTERGIFT di Madrid)[7].

L'impegno nel mondo del calcio[modifica | modifica wikitesto]

La GICOS di Cosentino è stata main sponsor della Reggina per diverse stagioni a partire dal 2004, giocando quindi un ruolo importante all'interno della storia del club amaranto[2][8]. Il marchio dell'azienda calabrese è rimasto sulle maglie amaranto fino al 2009[4].

Successivamente Giuseppe Cosentino ha salvato le sorti di un altro storico club calabrese, il Catanzaro: nel Giugno 2011 ha fondato il Catanzaro Calcio 2011 S.r.l. allo scopo di subentrare al fallito F.C. Catanzaro, rilevandone il ramo sportivo. Il club era malridotto economicamente, reduce da un ultimo posto in classifica e da un ripescaggio ottenuto in extremis. Nel mese di Agosto 2011 ha poi acquistato, attraverso un`offerta che è stata accolta dal Tribunale della città capoluogo, lo storico marchio dell'U.S. Catanzaro[9].

Il successo più grande della sua gestione (dal 2011 al 2017) arriva immediatamente, grazie alla promozione in Prima Divisione il 6 maggio 2012, dopo il pareggio 3-3 contro il Giulianova, che sancisce il salto di categoria. Il punto più alto viene toccato dai giallorossi ai Playoff per la Serie B, trovando l'ostacolo determinante nel Benevento, mentre quello più basso il 27 agosto 2016 con il disastroso 0-3 rimediato in casa dal Cosenza dopo sessantasei anni di imbattibilità interna nel derby più sentito dai giallorossi. Seguiranno un playout sfiorato (nella stagione 2015/2016) e un altro disputato e vinto (tra mille difficoltà, contro la Vibonese nel 2016/2017)[10]. L'era Cosentino si conclude, infine, con la cessione del club al gruppo guidato da Floriano Noto[2]. In questo periodo la GICOS è stata Sponsor Ufficiale del club fino all'uscita di scena di Cosentino, avvenuta nel Giugno 2017.

L'inchiesta giudiziaria e la cessione del Catanzaro[modifica | modifica wikitesto]

A seguito della salvezza ottenuta dal Catanzaro grazie al pareggio ottenuto sul campo della Vibonese nell'ultimo turno dei Playout (avendo vinto l'incontro di andata per 3-2)[11], il 29 maggio 2017 Cosentino è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'operazione "Money Gate" che ha portato alla luce un'associazione per delinquere, aggravata dalla transnazionalità, finalizzata alla commissione di reati di natura fiscale, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e appropriazione indebita di ingenti somme di denaro in danno della stessa “GICOS IMPORT-EXPORT S.r.l.”. Fu accusato di appropriazione indebita e di reati tributari mentre la figlia Ambra di riciclaggio[12].

A causa dell'arresto del padre e della sorella Ambra, l'altra figlia Gessica fu nominata Amministratore Unico del club giallorosso il 21 giugno 2017: l’assemblea dei soci prese atto delle dimissioni del padre e della sorella dalle cariche sociali. Nel corso della stessa Gessica annunciò che il club era in vendita: alla base della decisione di cedere le quote aziendali le difficoltà legate proprio alla vicenda giudiziaria che li aveva coinvolti[13]. L'inchiesta fu la classica goccia che fece "traboccare il vaso", poiché il rapporto tra la famiglia Cosentino e la tifoseria giallorossa si era notevolmente incrinato a causa di risultati al di sotto delle aspettative.

Una volta formalizzata l'iscrizione al campionato di Lega Pro, il 30 giugno è avvenuto l'accordo di cessione del club, con una compagine costituita da imprenditori e professionisti del capoluogo calabrese, capeggiati dal Gruppo Noto che con la sua holding ha rilevato la maggioranza del 60% del capitale sociale[14]. Nel luglio seguente sono stati revocati gli arresti domiciliari per Giuseppe e la figlia Ambra[15]. Pochi mesi più tardi, a Novembre, furono sequestrati conti correnti, cassette di sicurezza, polizze assicurative e titoli per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di Euro nei confronti di Cosentino: secondo le accuse si era avvalso di una serie di articolati sistemi per realizzare reati di natura fiscale (utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, frode fiscale ed altro) e per appropriarsi indebitamente, a danno della compagine societaria e dei creditori della GICOS, di oltre 8 milioni di Euro, accumulati nel corso degli anni[16].

L'inchiesta si concluse poi con il proscioglimento di Cosentino, per cui, nel frattempo liberatosi del Catanzaro, tentò ancora una volta di rilevare la Reggina (che nel frattempo era fallita, nel 2015)[17], ma senza successo.

La scomparsa improvvisa[modifica | modifica wikitesto]

L'inchiesta giudiziaria della Procura di Palmi in cui fu coinvolto aveva minato il suo stato di salute[18]. Ricoverato da pochi giorni presso il Policlinico Universitario del Quartiere di Germaneto nel Comune di Catanzaro, alle ore 18,00 del 13 luglio 2020 muore in seguito alle complicazioni emerse a seguito di un intervento chirurgico di routine eseguito all’interno di “Villa Caminiti”, nota struttura medica situata a Villa San Giovanni[19]. Dopo l'operazione aveva accusato un forte dolore di stomaco e quando le condizioni si aggravarono, fu trasferito all’Ospedale di Polistena, dove fu ricoverato d'urgenza nel reparto di rianimazione. Da qui un Elicottero lo trasportò (già in coma) all’Ospedale di Germaneto, ove è deceduto all'età di 70 anni[3].

A seguito di quanto avvenuto, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha aperto un’inchiesta iscrivendo nel registro degli indagati gli operatori sanitari che hanno avuto in cura, a vario titolo, Giuseppe Cosentino. Sono stati i familiari con la loro denuncia a fare scattare l’inchiesta che ha portato all’iscrizione di nove indagati[20]. Il P.M. Nunzio De Salvo ha anche disposto l’autopsia sulla salma al fine di accertare «le cause della morte, i mezzi che l’hanno prodotta, l’epoca della stessa, avuto riguardo agli elementi circostanziali desumibili anche dall’informativa della polizia giudiziaria, dagli altri atti processuali e da quelli che eventualmente saranno acquisiti»[21].

La camera ardente è stata allestita presso la Sala Mortuaria del Policlinico Universitario di Germaneto[22], mentre i funerali si sono tenuti nel pomeriggio del 20 luglio alle 16,30 nella Chiesa di San Nicola Vescovo di Anoia Inferiore, cittadina dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria[23]. Erano presenti il Segretario della società giallorossa Nazario Sauro, lo SLO Salvatore Ferragina, gli ex calciatori Salvatore Accursi e Domenico Giampà, l'ex D.S. Sorace e il Presidente della Vibonese Caffo[24]. Sul campanile della Chiesa una gigantografia di Cosentino recante la scritta «Grazie Pino».

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pagina Facebook del Museo del Catanzaro Calcio
  2. ^ a b c d Il calcio piange la morte di Giuseppe Cosentino: storico il legame con la Reggina Reggiotoday.it, 13/07/2020.
  3. ^ a b Il Catanzaro dà l'addio a Cosentino, è morto l'ex presidente giallorosso Gazzettadelsud.it, 17/07/2020.
  4. ^ a b E’ morto Giuseppe Cosentino, tifoso della Reggina e sponsor amaranto Tiforeggina.it, 13/07/2020.
  5. ^ Catanzaro, il futuro è Giuseppe Cosentino? Tuttoc.com, 04/07/2010.
  6. ^ [1] Sito Ufficiale della Gicos
  7. ^ Calabria, operazione Gdf contro vertici Gicos Notizienazionali.it, 29/05/2017.
  8. ^ GICOS debutta in Serie A con la Reggina Calcio Sporteconomy.it, 04/10/2004.
  9. ^ Cosentino rileva il marchio dell`U.S. Catanzaro Corrieredellacalabria.it, 06/08/2011.
  10. ^ Us, alle spalle l’era Cosentino: anni di amarezze dopo le prime gioie Catanzaroinforma.it/, 06/07/2017.
  11. ^ terremoto in casa giallorossa: arrestato il presidente del Catanzaro Calcio Cosenzapost.it, 29/05/2017.
  12. ^ Arrestato Giuseppe Cosentino, presidente del Catanzaro calcio Ansa.it, 29/05/2017.
  13. ^ Tegola giudiziaria sui Cosentino, il Catanzaro Calcio è in vendita Ccn24tv.it, 22/06/2017.
  14. ^ I Cosentino lasciano: il Gruppo Noto acquista la maggioranza del Catanzaro Calcio Cn24tv.it, 30/06/2017.
  15. ^ Scarcerato l’ex presidente del Catanzaro Calcio Strettoweb.com, 25/07/2020.
  16. ^ Ancora guai per l'imprenditore Cosentino: sequestrati beni del valore di oltre 2,5 milioni di euro Quotidianodelsud.it, 17/11/2017.
  17. ^ Reggina, clamoroso scenario per il futuro: ecco chi è interessato al club Materasport24.it 20/12/2017
  18. ^ È morto Pino Cosentino ex Presidente del Catanzaro e patron della Gicos Approdocalabria.it, 13/07/2020.
  19. ^ Si è spento l'ex presidente Giuseppe Cosentino Catanzarosport24.it, 13/07/2020.
  20. ^ Morte sospetta dell’ex patron del Catanzaro, nove indagati Zoom24.it, 23/07/2020.
  21. ^ Morte ex presidente del Catanzaro Cosentino, la procura di Reggio apre una indagine Quotidianodelsud.it, 23/07/2020.
  22. ^ Scomparsa Cosentino, lunedì i funerali Catanzarosport24.it, 18/07/2020.
  23. ^ Lacrime e commozione al funerale dell’ex presidente del Catanzaro Giuseppe Cosentino Calcioweb.eu, 20/07/2020.
  24. ^ L'ultimo saluto a Giuseppe Cosentino Catanzarosport24.it, 20/07/2020.

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