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Roberto Vedovotto

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Roberto Vedovotto (Bassano del Grappa, 30 settembre 1965) è un dirigente d'azienda italiano, Presidente e Amministratore Delegato di Kering Eyewear dal 2014[1].

In precedenza, dal 2002 al 2006 e dal 2009 al 2013, è stato due volte amministratore delegato di Safilo, per cui ha guidato il processo di ristrutturazione aziendale, la conseguente quotazione in borsa e l’espansione del portafoglio marchi e nei mercati internazionali[2]. Membro del comitato esecutivo di Kering dal 2015, nel suo ruolo di responsabile del segmento occhialeria del gruppo, risponde direttamente a François-Henri Pinault, Presidente e Amministratore delegato del colosso del lusso francese [3].

Dopo la laurea in Economia Aziendale alla Bocconi, con specializzazione in Finanza e Marketing, ha conseguito un Master in Finance alla London Business School. Ha lavorato per 11 anni da Morgan Stanley a Londra prima di diventare Amministratore Delegato del Gruppo Safilo nel 2002. Nel 2006 ha lasciato Safilo per trascorrere una parentesi di due anni in Lehman Brothers e successivamente in Nomura, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’Investment Banking in Italia. Nello stesso biennio è stato membro del comitato esecutivo europeo e Presidente del settore dei beni di lusso per l’Europa[2] .Nel 2009 ha ripreso la guida di Safilo fino al 2013 [4]. Dopo l’uscita da Safilo, è entrato nel Gruppo Kering per essere nominato, nel settembre 2014, Amministratore Delegato della newco Kering Eyewear [1]. È membro dell’Advisory Board dell’Università Bocconi di Milano e del Global Advisory Board della London Business School di Londra [5].

Kering Eyewear

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Il Modello Kering Eyewear

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In qualità di Amministratore Delegato, Roberto Vedovotto è stato chiamato a gestire l’investimento strategico di Kering per la costruzione di una business unit interna specializzata nel mercato dell’occhialeria per tutti i marchi di lusso, sport & lifestyle del gruppo [6].

Con il nuovo modello di business Kering ha assunto il controllo totale dei processi di produzione, design e distribuzione dei suoi marchi di occhiali, inclusi i rapporti diretti con i fornitori e le attività di marketing e distribuzione [7], in una fase di mercato in cui il volume di business dei suoi brand registrava 350 MLN di euro rendendolo di fatto uno dei principali attori del settore [8]. Lo sviluppo di una capacità specifica, interna e centralizzata, consente al gruppo di operare nel segmento dell’occhialeria in modo diretto e non più attraverso i licenziatari.

In precedenza, nove degli undici marchi di Kering attivi nel settore dell’occhialeria erano infatti gestiti attraverso accordi di licenza con 5 partner differenti. Tra gli accordi di maggior rilievo, quello con il Gruppo Safilo per le licenze di Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent e Alexandre McQueen. Con l’avvio della newco interna, le due società comunicano il termine anticipato dell’accordo di licenza con Gucci, mentre Roberto Vedovotto e il suo team diventano anche azionisti di Kering Eyewear [9].

Nel 2014 il Consiglio di Amministrazione di Kering stabilisce una ricapitalizzazione per garantire a Kering Eyewear i fondi finanziari necessari per lo svolgimento della sua attività [10]. L’obiettivo è rivoluzionare il mercato funzionando come una start-up in grado di rispondere prontamente alle aspettative del mercato e di allinearsi al notevole potenziale di crescita sul panorama internazionale. A soli due anni dall’avvio, Kering Eyewear ha già lanciato 11 collezioni con l’intento dichiarato di trasformare l’occhialeria in una categoria chiave per il gruppo [11]. In un report diffuso da Exane BPN Paribas, l’operazione Kering Eyewear viene definita un’autentica ‘rivoluzione dell’occhialeria’ [12].

Nel primo semestre del 2018 il polo Kering Eyewear registra un risultato del +32%. I dati di bilancio della società attestano una crescita di fatturato da € 10 milioni del 2015 a € 74 milioni nel 2016 e € 352 milioni nel 2017. Kering Eyewear punta a superare i € 750 milioni di ricavi, con ulteriori avanzamenti sia sul fronte degli investimenti che delle nuove partnership. Tra i vari progetti in cantiere, l’apertura di un nuovo magazzino logistico a Vescovana nel padovano, poi inaugurato nel 2019, e gli accordi con Montblanc e Balenciaga, sempre nello stesso anno [13].

Il centro logistico di Vescovana rappresenta un ulteriore traguardo per la crescita dell’azienda, con 170 nuovi collaboratori impegnati nelle operazioni logistiche e nel controllo qualità, l’hub è allo stesso tempo un polo all’avanguardia e indicativo dell’attenzione alle tematiche legate alla sostenibilità. Lo spazio è sviluppato su una superficie di 162.000 metri quadrati interamente orientati all’eco-compatibilità e alla valorizzazione del territorio e delle sue risorse. A poche settimane dall’apertura, infatti, il centro ha ottenuto la Leed Silver Certification per il basso impatto ambientale dei suoi processi produttivi. Simultaneamente l’azienda annuncia il lancio di un packaging derivato dal ricondizionamento dei materiali di scarto, così come in piano di investimenti futuri per garantire la tracciabilità della blockchain [14].

Nell’estate 2020, Kering Eyewear annuncia la propria partnership con Chloé e Dunhill, consolidando ulteriormente il proprio portafoglio che oggi conta 15 brand: Gucci, Cartier, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Chloé, Alexander McQueen, Montblanc, Brioni, Dunhill, Boucheron, Pomellato, Alaia, McQ, Puma [15][16].

La Partnership con Richemont

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Nel 2017 la partnership siglata tra Kering Eyewear e Richemont per la linea di occhiali Cartier inaugura il primo rapporto di licenza della società con un brand esterno al gruppo. L’accordo prevede l’acquisto di una partecipazione azionaria del 30% in Kering Eyewear da parte di Compagnie Financière Richemonte, cui fa capo il marchio di gioielli. Contestualmente Kering Eyewear annette ai suoi asset la fabbrica Manufacture Cartier Lunettes a Sucy-en-Brie, in Francia [17].

L’operazione rappresenta un’ulteriore rivoluzione nell’industria e un estremo valore aggiunto per il posizionamento competitivo di Kering Eyewear come prima e unica azienda del lusso nel segmento dell’occhialeria [18]. A luglio 2018, anche Montblanc, altro brand controllato da Richemont, affida a Kering Eyewear la sua linea di occhiali da sole e montature da vista [19].

L’ingresso nella Produzione Diretta

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Oltre alla rete di fornitori esterni principalmente basati in Europa e in Giappone [20], nel 2019 Kering Eyewear fa il suo ingresso nella produzione diretta rilevando una quota in Trenti Industrie Occhiali, azienda con oltre 60 anni di attività fondata dalla famiglia Da Rin e già da tempo presente nel network dei produttori di Kering. Con questa operazione la società prosegue il suo percorso di qualità e trasparenza lungo tutta la filiera produttiva. La notizia testimonia anche il consolidamento dei rapporti con il distretto del Cadore e la volontà crescente di puntare sull’innovazione, sul Made in Italy e sull’impegno a favore delle comunità del proprio territorio di origine e appartenenza [21].

  1. ^ a b (EN) Miles Socha,Luisa Zargani, Miles Socha, Luisa Zargani, Kering to Assume Control of Eyewear Business, su WWD, 2 settembre 2014. URL consultato il 15 giugno 2021.
  2. ^ a b CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Safilo Group S.p.A. (PDF), su media.corporate-ir.net.
  3. ^ (EN) Roberto Vedovotto is part of the BoF 500, su The Business of Fashion. URL consultato il 15 giugno 2021.
  4. ^ Chi è l'Ad che ha dovuto far ricorso alle forbici - il Corriere delle Alpi, su Archivio - il Corriere delle Alpi. URL consultato il 15 giugno 2021.
  5. ^ (EN) Roberto Vedovotto is part of the BoF 500, su The Business of Fashion. URL consultato il 15 giugno 2021.
  6. ^ FashionNetwork com IT, Roberto Vedovotto: nuovo membro del Comitato Esecutivo di Kering, su FashionNetwork.com. URL consultato il 15 giugno 2021.
  7. ^ (EN) Miles Socha,Luisa Zargani, Miles Socha, Luisa Zargani, Kering to Assume Control of Eyewear Business, su WWD, 2 settembre 2014. URL consultato il 15 giugno 2021.
  8. ^ Rossana Cuoccio, Rivoluzione Kering, in house le licenze eyewear - Pambianconews notizie e aggiornamenti moda, lusso e made in Italy, su https://www.pambianconews.com/. URL consultato il 15 giugno 2021.
  9. ^ (EN) Kering takes eyewear business in-house; ends Safilo's Gucci license, su The Moodie Davitt Report, 4 settembre 2014. URL consultato il 15 giugno 2021.
  10. ^ (EN) How Kering Built a Start-Up to Disrupt the Eyewear Market, su The Business of Fashion, 3 ottobre 2016. URL consultato il 15 giugno 2021.
  11. ^ (EN) How Kering Built a Start-Up to Disrupt the Eyewear Market, su The Business of Fashion, 3 ottobre 2016. URL consultato il 15 giugno 2021.
  12. ^ Wallpaper* Magazine, The frame game: an Italian startup is focused on transforming the fashion eyewear business, su Wallpaper*, 22 agosto 2016. URL consultato il 15 giugno 2021.
  13. ^ Rossana Cuoccio, Kering Eyewear punta già a 750 mln di ricavi - Pambianconews notizie e aggiornamenti moda, lusso e made in Italy, su https://www.pambianconews.com/. URL consultato il 15 giugno 2021.
  14. ^ (EN) Luisa Zargani, Luisa Zargani, CEO Talks: Kering Eyewear’s Roberto Vedovotto on Business Model, Gucci and Daring to Change, su WWD, 4 ottobre 2019. URL consultato il 15 giugno 2021.
  15. ^ (EN) Luisa Zargani, Luisa Zargani, Kering Eyewear, Chloé Ink New Partnership, su WWD, 4 giugno 2020. URL consultato il 15 giugno 2021.
  16. ^ (EN) Luisa Zargani, Luisa Zargani, Kering Eyewear, Dunhill Ink Eyewear Agreement, su WWD, 2 luglio 2020. URL consultato il 15 giugno 2021.
  17. ^ (EN) Joelle Diderich, Joelle Diderich, Kering Joins Forces With Richemont on Cartier Eyewear, su WWD, 21 marzo 2017. URL consultato il 15 giugno 2021.
  18. ^ (EN) What Kering's Cartier Deal Means for the Eyewear Market, su The Business of Fashion, 22 marzo 2017. URL consultato il 15 giugno 2021.
  19. ^ Rossana Cuoccio, Gli occhiali Montblanc passano a Kering Eyewear - Pambianconews notizie e aggiornamenti moda, lusso e made in Italy, su https://www.pambianconews.com/. URL consultato il 15 giugno 2021.
  20. ^ (FR) Kering s'installe sur le marché des lunettes de luxe, su Les Echos, 5 ottobre 2019. URL consultato il 15 giugno 2021.
  21. ^ PressReader.com - Giornali da tutto il mondo, su www.pressreader.com. URL consultato il 15 giugno 2021.