Utente:Beatrice.Magri12/Drenaggio fiscale

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Cos’è il drenaggio fiscale[modifica | modifica wikitesto]

Il drenaggio fiscale, fiscal drag in inglese e progressione a freddo in Svizzera, consiste nell'aumento della pressione fiscale (cioè del rapporto tra imposte dirette, imposte indirette, contributi sociali e prodotto interno lordo di un paese), originato dall'espansione inflazionistica dei redditi in presenza di aliquote fiscali crescenti. In un contesto inflazionistico, a parità di aumento dei redditi (che dovrebbero aumentare di pari passo col livello dei prezzi, in presenza di un adeguamento automatico dei salari), il drenaggio fiscale interviene laddove i percettori di redditi, inquadrati all'interno di scaglioni di imposta, subiscono l'applicazione di una aliquota superiore, pur mantenendo invariato, al lordo, il valore reale dei salari. Il drenaggio fiscale si applica di solito ai cespiti e non ai redditi catastali e alle imposte ad valorem (come l'iva).

Il reddito "disponibile", al netto, risulta di conseguenza inferiore. Il fiscal drag consiste di fatto in un aumento "mascherato" delle imposte, all'interno di un contesto inflazionistico che allinea il livello dei prezzi a quello dei redditi, e quindi ai relativi scaglioni di imposta.

“Mascherato” perché nella pratica il potere d’acquisto del reddito tende a diminuire lasciando che la pressione fiscale rimanga la medesima.

Dunque il prezzi aumentano in modo esorbitante ma le aliquote dell’imposta sul reddito non cambiano.

Quando ci troviamo difronte ad un sistema fiscale[1] con imposta personale sul reddito progressiva, la quale aumenta in maniera proporzionale rispetto al reddito, si verifica un accrescimento del prelievo tributario causato da un incremento nominale del reddito.

Il fattore che più di tutti grava sull’onere fiscale appesantendolo è il fatto che essendoci un aumento, che abbiamo detto essere “mascherato” dei redditi, questi di conseguenza sono inseriti in scaglioni di imposta sempre più alti e caratterizzati da un’aliquota marginale[2] più elevata. In proporzione allo scaglione di appartenenza le imposte sul reddito saranno n differenti. La percentuale di prelievo fiscale, quindi la somma di danaro che i cittadini devono pagare allo Stato, aumenta in relazione a quanto è alto lo scaglione. Ecco che quindi in un contesto inflazionistico per adattarsi alla perdita di valore della moneta i redditi aumentano. Il rischio è che attraverso questo succedersi di eventi, il reddito venga tassato in maniera maggiore malgrado il potere d’acquisto non cambi, proprio in ragione del fatto che il reddito venga inserito in uno scaglione di imposta più alto.

Tipologie[modifica | modifica wikitesto]

Bisogna far presente della sussistenza di due tipologie di drenaggio fiscale e fare una distinzione tra di esse.

La [3]prima è chiamata “drenaggio fiscale in senso stretto” e la seconda “drenaggio fiscale in senso lato”.

Il drenaggio fiscale in senso stretto tiene conto dei redditi reali. Lo scenario che caratterizza questa situazione è un abbassamento di questi ultimi (redditi reali) seguito da una totale condizione di immobilità dello Stato, il quale non diminuisce la pressione fiscale.

Il drenaggio fiscale in senso lato invece indica l’incremento celato delle imposte. Quindi viene preso ad esame solo l’incremento del reddito dei contribuenti e non anche l’ampliamento dei prezzi. Se i redditi aumentano, la pressione fiscale sui cittadini aumenta. Le entrate fiscali dello Stato aumentano. La ragione di ciò è la suddetta aliquota di imposta progressiva, che grava maggiormente sui soggetti che guadagnano di più.

Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]

Il drenaggio[4] fiscale durante gli anni 70 e 80 fu la causa principale dell’aumento dell’insieme complessivo delle imposte che ricadono sui contribuenti.

Dopo svariati tentativi di correzione, solo successivamente con il decreto legge 69/89 vennero azzerati gli effetti che il drenaggio fiscale aveva sul totale delle entrate di natura tributaria dello Stato. Questi effetti si azzerarono in modo automatico nei casi di inflazione che superavano il due%.

Nel 1992 fu emanato il decreto legge n°384, il quale fece si che l’abolizione del fiscal drug  riguardasse unicamente “l’indicizzazione delle detrazioni di imposta” e non l’indicizzazione riferita alle aliquote.

Questa incompleta abolizione del drenaggio fiscale fu spesso derogata durante gli anni 90 dalle leggi Finanziarie.

Combattere il fiscal drug[modifica | modifica wikitesto]

Il governo italiano, come quello di altri Paesi, usufruisce di diversi sistemi per combattere il drenaggio fiscale. Uno di questi e iniziare dalla revisione degli scaglioni di reddito. Successivamente si riassegnano relativamente agli scaglioni, le aliquote[5].

Un altro modo per colpire il drenaggio fiscale può essere rappresentato dall'attuazione di un meccanismo di indicizzazione, ossia di agganciamento delle deduzioni e delle aliquote al valore dell'inflazione (perequazione contributiva). Le detrazioni, infatti, al contrario dei redditi, sono regressive, riducendosi con l'aumentare del reddito: l'aumento del reddito dovuto all'inflazione determina una riduzione delle detrazioni, di conseguenza un adeguamento delle deduzioni e soprattutto delle aliquote consente di evitare lo scatto di quote di reddito imponibile superiori o di applicare un ammortamento dell'imponibile cercando di equiparare le deduzioni all'inflazione.

Il decreto legge 69/89 dispone che “entro[6] il 30 settembre di ciascun anno con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, si procede alla ricognizione della variazione percentuale di cui al comma 1 e si stabiliscono i conseguenti adeguamenti degli scaglioni delle aliquote, delle detrazioni e dei limiti di reddito; gli importi degli scaglioni delle aliquote e dei limiti di reddito sono arrotondati a lire 100 mila per difetto se la frazione non è superiore a lire 50 mila o per eccesso se è superiore. Il decreto ha effetto per l'anno successivo. Il primo decreto sarà emanato entro il 30 settembre 1989”

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

1)Una persona che guadagna 20.000 l'anno, soggetto ad una tassazione del 20% oltre la soglia di non tassazione di 5.000 € l'anno, pagherà (20.000-5.000) lo 0,2, che equivale a 3.000 € di imposte, cioè il 15% del suo reddito. Si supponga, allora, per il recupero sull'inflazione, che il suo reddito aumenti del 5% mentre il governo incrementi il limite di non tassazione del 2%. In questo caso dovrà pagare (21.000-5.100) lo 0,2, pari a 3.180 €, ovvero il 15,14% del reddito. A questo occorre anche aggiungere quanto dovrà pagare in più nel caso l'aumento di reddito lo facesse rientrare in una aliquota fiscale maggiore. In questo caso la proporzione del guadagno prelevato dal fisco è aumentata, al netto di un mancato aumento reale dei redditi. L'effetto può essere ancor più marcato per il contemporaneo aumento del reddito reale (scatti di anzianità, promozioni, aumento del volume d'affari, ecc.).

2)Un lavoratore dipendente vede l’aumentare del suo reddito del 10% a seguito di un'inflazione del 10%. Il rischio è che questo aumento, il quale di per sé è proporzionale all’incremento dei prezzi e che di conseguenza lascia il lavoratore nella stessa situazione di partenza, faccia scattare l'aliquota e lo portino ad uno scaglione superiore. Questo comporterebbe il pagamento di più tributi nonostante non sussista un aumento della capacità di contribuire del lavoratore.

Sitografia[modifica | modifica wikitesto]

    • https://www.ionos.it/startupguide/gestione/drenaggio-fiscale/
    • https://www.borsaitaliana.it/borsa/glossario/fiscal-drag.html
    • https://dizionari.simone.it/6/drenaggio-fiscale
    • https://www.laleggepertutti.it/dizionario-giuridico/drenaggio-fiscale
    • http://amsacta.unibo.it/5216/1/144.pdf
    • https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/112315.pdf
    • https://www.ilgiornale.it/news/politica/riforma-fiscale-colpo-solo-altrimenti-lobbies-vi-fregano-1924691.html
    • https://www.informazionefiscale.it/fiscal-drag-drenaggio-fiscale-cos-e
    • https://www.lavoce.info/archives/22369/chi-ha-abolito-il-fiscal-drag/
    • http://amsacta.unibo.it/5216/1/144.pdf

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il drenaggio fiscale, su IONOS Startupguide. URL consultato il 3 aprile 2022.
  2. ^ Fiscal Drag - Glossario Finanziario - Borsa Italiana, su www.borsaitaliana.it. URL consultato il 3 aprile 2022.
  3. ^ Il drenaggio fiscale, su IONOS Startupguide. URL consultato il 3 aprile 2022.
  4. ^ Maria Cecilia Guerra, Chi ha abolito il fiscal drag, su Lavoce.info, 8 aprile 2004. URL consultato il 3 aprile 2022.
  5. ^ Che cosa è il fiscal drag?, su Focus.it. URL consultato il 3 aprile 2022.
  6. ^ Gazzetta Ufficiale, su www.gazzettaufficiale.it. URL consultato il 3 aprile 2022.