Utente:Balflears/Sandbox

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Petrit Ceno (Valona, Albania, 14 Aprile 1937, deceduto nel 14 Giugno 2018) era un docente e pittore albanese.

Dopo aver frequentato il Liceo Artistico a Tirana, sotto la guida dei prestigiosi maestri Buza, Kaceli, Pacio, e Kodheli, ha seguito un corso triennale di specializzazione di pittura.

Subito dopo aver conseguito il diploma e la sua specializzazione torna a Valona città natale per insegnare al liceo artistico.

Ha partecipato all'esposizione nazionale di Tirana con l’opera "Battaglia di Torvioll", un opera di notevole suggestione finita esposta presso il museo Skanderbeg a Kruja, museo dedicato all’eroe albanese Giorgio Castriota Scanderbeg.

Avviene la consacrazione definitiva nell'entourage artistico del suo Paese.

Da vita a una delle sue opere più celebri, raccogliendo il consenso e il giudizio positivo della critica, vince a Tirana il primo premio nella esposizione nazionale dell’arte figurativa. Il dipinto, intitolato "28 Novembre 1912" (olio su tela, m. 3x4) una complessa raffigurazione che celebra la giornata dell’indipendenza albanese dal dominio turco, uno dei momenti più importanti di questa giovane nazione.

L’opera è esposta nel museo di arte contemporanea a Tirana e copie sono esposte nella Sala Consiliare del Governo di Tirana, presso l’accademia delle Belle Arti di Bonn, dove viene preso a modello per i giovani artisti accanto "La Libertà che guida il popolo" nelle barricate del grande pittore francese Eugène Delacroix. E un momento di grandi consensi che producono a Ceno riconoscimenti e premi di prestigio.

28 Novembre 1974

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Divenne Direttore artistico del teatro di Valona (continuando a insegnare alle giovani leve) ed ebbe l’opportunità di rivedere e ridisegnare tutti i costumi Nazionali del Sud.

Riceve il riconoscimento più prestigioso conferito ad un artista nazionale, il premio "Naim Frashëri" (intitolato alla memoria di un grande poeta albanese).

Nello stesso anno, nell’ambito degli scambi culturali tra la Albania ed Italia, egli espone per la prima volta in Italia a Roma "Canti di Milosao". Fu il primo pittore Albanese ad uscire fuori dai confini e per giunta con una mostra personale.

Giunto in Italia, decide di stabilirsi a San Demetrio Corone, in Calabria, dove da cinquecento anni fiorisce una comunità albanofona. In questo periodo realizza alcuni dipinti di grandi dimensioni destinati ad abbellire la sala consiliare di San Giorgio Albanese.

A Campomarino (Campobasso) espone con Guttuso ricevendo due premi prestigiosi per l’originalità espressa , successivamente prende spazio anche nella stampa nazionale "Il Tempo".

In occasione di queste rassegne, ha avuto anche l'opportunità di conoscere personalità importanti della critica nazionale come Vittorio Sgarbi.