Ursula Litzman

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Ursula Litzman, nata Ursula Johanna Litzmann (Bonn, 8 ottobre 1916Hellenthal, 15 luglio 2004), è stata una fotografa tedesca.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di un avvocato, terminò gli studi come apicultrice a Celle, dove fece anche apprendistato. Si narra che abbia iniziato a fotografare seduta dietro un'orchestra guardando la faccia del direttore ed abbia usato una Leica amatoriale suscitando scalpore con le sue immagini dell'uomo[1].

Nel 1939 inizia a fotografare da autodidatta privilegiando il ritratto ed il teatro[2].

Nel 1940 ha lavorato per le agenzie "Atlantic" e "Berlin-Film", che contribuì a fondare, e per la rivista illustrata Die Dame, tutte stampate a Berlino[1]. Sono di questo periodo le immagini di concerti, teatro e ritratti tra cui quelle allo scrittore Ernst Jünger, pubblicate sulla rivista "Koralle"[2].

Nel 1943, durante la guerra, soggiornò in Polonia dove lavorò per la Croce Rossa tedesca e documentò i cosiddetti Ostarbeiter, i lavoratori dell'est occupato dai nazisti, costretti ai lavori forzati, ai quali veniva dato poco cibo e stipendiati solo con moneta spendibile nei campi dove vivevano[1].

Dalla Polonia si spostò ad Amburgo nel 1944[1] o nel 1945[2]. Dopo la guerra fu la prima fotoreporter tedesca a ricevere una licenza di giornalista dagli inglesi. Fino all'inizio degli anni '50, ha lavorato come freelance per Hamburger Allgemeine, Der Spiegel, Heute, Weltbild, Die Zeit e National Geographic Magazine[1].

Non abbiamo notizie certe sui suoi matrimoni, se sia stata sposata una volta oppure due: sappiamo che sposò uno scultore spagnolo e che visse a lungo in Italia e Spagna, dopo aver abbandonato il lavoro nel 1952, prima di tornare in Germania e stabilirsi a Düren. Nel 1949 si era convertita al cattolicesimo[2].

Il suo archivio fotografico è conservato presso il Deutsches Historisches Museum.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (DE) Ursula Johanna Litzmann, verh. Pastor, verh. Jimeno (geb. 1916), in Ostarbeiter. URL consultato il 26 aprile 2023.
  2. ^ a b c d (DE) Haus der Geschichte der Bundesrepublik Deutschland (a cura di), Frauenobjektiv. Fotografinnen 1940 bis 1950, in Stiftung Haus der Geschichte der Bundesrepublik Deutschland, Bonn, 2001, p. 136 e segg..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Haus der Geschichte der Bundesrepublik Deutschland (a cura di): Frauenobjektiv. Fotografinnen 1940 bis 1950, Bonn, 2001 - ISBN 3-87909-752-6

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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