Unione interparlamentare

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Unione interparlamentare
(EN) Inter-Parliamentary Union
(FR) Union Interparlementaire
AbbreviazioneIPU
Tipoorganizzazione internazionale
Fondazione1889
FondatoreFrédéric Passy, William Randal Cremer
Scopoorganizzazione internazionale dei parlamenti nazionali
Sede centraleBandiera della Svizzera Ginevra
Indirizzo5, chemin du Pommier, CH-1218 Le Grand-Saconnex, Ginevra
PresidenteBandiera del Portogallo Duarte Pacheco
Lingue ufficialiinglese, francese
Membri179 (2023)
MottoFor Democracy. For everyone.
Sito web

L'Unione interparlamentare (in inglese, Inter-Parliamentary Union, IPU; in francese, Union Interparlementaire, UIP) è una organizzazione internazionale composta da membri dei Parlamenti nazionali mondiali. I suoi scopi principali sono la promozione della forma di governo democratica, la responsabilità e la cooperazione fra i suoi membri. Altre iniziative includono inoltre la promozione dell'uguaglianza di genere fra le legislature nazionali, della partecipazione dei giovani alla politica e dello sviluppo sostenibile.

L'organizzazione fu fondata nel 1889 come Congresso interparlamentare dagli statisti francese Frédéric Passy e britannico William Randal Cremer, con lo scopo di creare il primo forum permanente per i negoziati politici multilaterali. Inizialmente, l'appartenenza all'UIP era riservata ai singoli parlamentari, ma con gli anni si è passati a includere i Parlamenti nella loro interezza. Attualmente, sono associati i Parlamenti nazionali di 179 Paesi, mentre 14 assemblee parlamentari macro-regionali sono membri associati.[1]

La UIP nella sua storia ha favorito lo sviluppo di altre organizzazioni internazionali volte alla difesa del diritto, come la Corte permanente di arbitrato de L'Aia, e ha fornito le basi per la creazione della Società delle Nazioni e dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.[2] L'organizzazione gode dello status di membro osservatore permanente delle Nazioni Unite,[3] e otto persone associate all'organizzazione, fra cui i fondatori Passy e Cremer, hanno vinto il Premio Nobel per la pace.[4]

Presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Presidente Paese Inizio Fine
Frédéric Passy Bandiera della Francia Francia 1899 1909
Auguste Beernaert Bandiera del Belgio Belgio 1909 1912
Philip Weardale Bandiera del Regno Unito Regno Unito 1912 1922
Theodor Adelsward Bandiera della Svezia Svezia 1922 1928
Fernand Bouisson Bandiera della Francia Francia 1928 1934
Henry Carton de Wiart Bandiera del Belgio Belgio 1934 1947
William Wedgwood Benn Bandiera del Regno Unito Regno Unito 1947 1957
Giuseppe Codacci Pisanelli Bandiera dell'Italia Italia 1957 1962
Pascoal Ranieri Mazzilli Bandiera del Brasile Brasile 1962 1967
Abderrahman Abdennebi Bandiera della Tunisia Tunisia 1967 1968
André Chandernagor Bandiera della Francia Francia 1968 1973
Gurdial Singh Dhillon Bandiera dell'India India 1973 1976
Thomas Williams Bandiera del Regno Unito Regno Unito 1976 1979
Rafael Caldera Bandiera del Venezuela Venezuela 21 settembre 1979 22 settembre 1982
Johannes Virolainen Bandiera della Finlandia Finlandia 22 settembre 1982 marzo 1983
Emile Cuvelier Bandiera del Belgio Belgio marzo 1983 ottobre 1983
Izz El Din El Sayed Bandiera del Sudan Sudan ottobre 1983 aprile 1985
John Page Bandiera del Regno Unito Regno Unito aprile 1985 settembre 1985
Hans Stercken bandiera Germania Ovest settembre 1985 1988
Daouda Sow Bandiera del Senegal Senegal 1988 1991
Michael Marshall Bandiera del Regno Unito Regno Unito 1991 1994
Ahmad Fathi Sorour Bandiera dell'Egitto Egitto 1994 1997
Miguel Ángel Martínez Bandiera della Spagna Spagna 1997 1999
Najma Heptulla Bandiera dell'India India 1999 2002
Sergio Paez Verdugo Bandiera del Cile Cile 2002 19 ottobre 2005
Pier Ferdinando Casini Bandiera dell'Italia Italia 19 ottobre 2005 15 ottobre 2008
Theo-Ben Gurirab Bandiera della Namibia Namibia 15 ottobre 2008 2011
Abdelwahad Radi Bandiera del Marocco Marocco 2011 2014
Saber Hossain Chowdhury Bandiera del Bangladesh Bangladesh 2014 18 ottobre 2017
Gabriela Cuevas Barron Bandiera del Messico Messico 18 ottobre 2017 9 novembre 2020
Duarte Pacheco Bandiera del Portogallo Portogallo 9 novembre 2020 1 febbraio 2023
Tulia Ackson Bandiera della Tanzania Tanzania 1 febbraio 2023 In carica

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Members, su Unione interparlamentare. URL consultato il 21 marzo 2023.
  2. ^ (EN) History of the IPU, su Unione interparlamentare. URL consultato il 21 marzo 2023.
  3. ^ (EN) Strategic partnerships, su Unione interparlamentare. URL consultato il 21 marzo 2023.
  4. ^ (EN) IPU and the Nobel Peace Prize, su Unione interparlamentare. URL consultato il 21 marzo 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN135635473 · ISNI (EN0000 0001 2163 4035 · LCCN (ENn79138852 · GND (DE1010516-5 · BNE (ESXX104436 (data) · BNF (FRcb11878867j (data) · J9U (ENHE987007263054905171 · NDL (ENJA00796235 · WorldCat Identities (ENlccn-n79138852
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