Un marziano a Roma

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Un marziano a Roma
PaeseItalia
Anno1983
Formatofilm TV
Generecommedia, fantascienza, satira
Durata90 min
Lingua originaleitaliano
Crediti
RegiaBruno Rasia, Antonio Salines
SoggettoEnnio Flaiano (commedia)
SceneggiaturaEnnio Flaiano
Interpreti e personaggi
Prima visione
Data6 agosto 1983
Rete televisivaRai Uno

Un marziano a Roma è un film per la televisione del 1983, per la regia di Bruno Rasia e Antonio Salines (anche protagonista), versione televisiva prodotta dalla Rai[1] dell'omonima commedia teatrale di Ennio Flaiano del 1960, a sua volta ispirata a un breve racconto satirico-fantascientifico di Flaiano del 1954.[2]

Fu trasmesso dalla Rai sul canale Rai Uno il 6 agosto 1983.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Kunt, un alieno proveniente dal pianeta Marte, atterra con la sua astronave a Roma, nei pressi di Villa Borghese. Allo stupore dei romani si accompagna subito un'enorme curiosità. La sua presenza infatti desta, almeno inizialmente, grande scalpore tra i cittadini e nei media: tutti desiderano vederlo, salutarlo, parlargli, intervistarlo. Kunt viene anche ricevuto in udienza dal papa in Vaticano. Passato tuttavia un po' di tempo e svanito un po' alla volta l'effetto della novità, i romani si abituano a vederlo e iniziano a ignorarlo. Ormai nessuno gli bada più e il marziano si aggira solitario e malinconico per le vie della città. La gente ormai lo sbeffeggia, convincendolo a ripartire.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Un marziano a Roma nacque come breve racconto satirico che Ennio Flaiano aveva scritto nel 1954,[2] agli esordi della fantascienza come genere popolare in Italia, e pubblicato sulla rivista Il Mondo. Da esso lo stesso Flaiano trasse una commedia teatrale, portata in scena per la prima volta dalla compagnia del Teatro Popolare Italiano di Vittorio Gassman, al Teatro Lirico di Milano il 23 novembre 1960. Interpreti erano Vittorio Gassman, Carlo D'Angelo, Ilaria Occhini, Carmen Scarpitta, Carlotta Barilli, per la regia di Gassman e con la partitura musicale di Guido Turchi.[3] Fu un clamoroso insuccesso, accolto dai fischi e dalle pernacchie del pubblico;[4] malgrado ciò la commedia è stata più volte riproposta nel corso del tempo da numerose compagnie, divenendo una delle opere teatrali più note di Flaiano.

Anche Federico Fellini aveva avuto tra i suoi molti progetti nel 1958 la riduzione cinematografica della storia di Flaiano (il quale gli fornì numerose sceneggiature per i suoi film), ma il regista aveva abbandonato l'idea.[5]

Il co-regista del film Antonio Salines (che interpreta anche il marziano Kunt) aveva già diretto allestimenti teatrali della commedia e gli fu affidata la regia di questa messa in scena per la televisione italiana del 1983, affiancato da Bruno Rasia.[1]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Una delle fonti di ispirazione per il racconto e la commedia di Flaiano sarebbe stato il film Ultimatum alla Terra di Robert Wise (1951). Sergio Donati al riguardo scrisse:

«Penso che davvero Flaiano, Padre Di Tutti Gli Sceneggiatori, abbia preso l'ispirazione un po' dal film di Robert Wise, e un po' dalla vicenda di Faruk, il re egiziano che arrivò a Roma in esilio dorato su un magico tappeto di tesori, cortigiani e odalische suscitando curiosità spasmodiche, assalti di paparazzi e autentici deliri mondani. Poi dopo un paio di mesi che lo si vedeva dappertutto, una mattina alle cinque passò solo solo e mezzo sbronzo per Via Veneto tra l'indifferenza dei paparazzi.[6]»

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

L'idea alla base della storia di Flaiano è stata ripresa nel film Il disco volante di Tinto Brass (1964)[7] come pure in Ciao marziano di Pier Francesco Pingitore (1980) [8] e in un segmento, interpretato da Roberto Benigni, di To Rome with Love di Woody Allen.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Teatro, su Teche Rai. URL consultato il 1º novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2014).
  2. ^ a b Ennio Flaiano, Un marziano a Roma, su Festival delle letterature 2010, 1954. URL consultato il 28 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2013).
  3. ^ Guido Turchi, su Associazione Culturale "Maestro Rodolfo Lipizer" Gorizia. URL consultato il 1º novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2014).
  4. ^ Emanuela Agostini, Interpreti maschili del Novecento italiano. Parte I. Vittorio Gassman, su drammaturgia.fupress.net, 1º settembre 2011. URL consultato il 1º novembre 2014.
  5. ^ Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Gremese Editore, 1995, p. 36, ISBN 978-88-7605-931-5.
  6. ^ Ennio Flaiano, in MYmovies.it, Mo-Net Srl. URL consultato il 1º novembre 2014.
  7. ^ Carlo Calabrese, La chiave di lettura di Tinto Brass, Edizioni Interculturali srl, 2004, p. 77, ISBN 978-88-88375-72-4.
  8. ^ Ciao Marziano, su Il Davinotti. URL consultato il 15 maggio 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]