Ugo Tomeazzi
Ugo Tomeazzi | ||
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Nazionalità | Italia | |
Altezza | 175 cm | |
Peso | 73 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista, attaccante) | |
Termine carriera | 1974 - giocatore 1996 - allenatore |
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Carriera | ||
Giovanili | ||
195?-1958 | Zenit Modena | |
Squadre di club1 | ||
1958-1960 | Modena | 47 (12) |
1960 | Inter | 0 (0) |
1960-1961 | Torino | 22 (3) |
1961-1963 | Napoli | 28 (0) |
1963-1972 | Mantova | 219 (19) |
1972-1973 | Monza | 22 (1) |
1973-1974 | Ravenna | 20 (1) |
Nazionale | ||
1960 | Italia Olimpica | 4 (2) |
Carriera da allenatore | ||
1976-1979 | Mantova | |
1981-1982 | SPAL | Primavera |
1982 | SPAL | |
1983-1985 | Rovigo | |
1985-1988 | Suzzara | |
1988-1992 | Carpi | |
1992-1994 | Mantova | |
1994-1995 | Modena | |
1996 | Fiorenzuola | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. |
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Ugo Tomeazzi (Bomporto, 24 dicembre 1940) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista o attaccante.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Giocatore[modifica | modifica wikitesto]
Club[modifica | modifica wikitesto]
Cresciuto nelle giovanili del Modena, proveniente da una formazione dilettantistica ferrarese di Sant'Agostino, con i canarini ha disputato due stagioni in Serie B, nella seconda delle quali ha realizzato 11 reti, non sufficienti tuttavia ad evitare la retrocessione in Serie C.
Nel 1960 è transitato brevemente all'Inter[1], senza mai scendere in campo; quindi è passato al Torino, con cui ha esordito in serie A il 13 novembre 1960 in occasione del Derby della Mole, chiuso a reti bianche[2], e disputato 22 incontri, con 3 reti all'attivo, nel campionato 1960-1961, chiuso dai granata al dodicesimo posto.
A fine stagione ha cambiato nuovamente casacca, trasferendosi al Napoli, disputando 2 stagioni, la prima in A e la seconda in B, senza riuscire ad imporsi come titolare (28 presenze complessive), ma conquistando nell'annata 1961-1962 la promozione in A e la Coppa Italia[3]. Nella stagione successiva, in Serie A, è stato squalificato per un mese per doping, insieme ad altre tre compagni di squadra[3].
Nel 1963 è passato al Mantova, formazione di cui diventerà una bandiera[4] con 9 stagioni all'attivo, 5 in A e 4 in B, 219 presenze complessive, centrando due promozioni in massima serie (annate 1965-1966 e 1970-1971).
Ha lasciato i virgiliani al termine della stagione 1971-1972, conclusa con la retrocessione in B[4], e ha disputato le ultime stagioni della carriera in Serie C con Monza[4][5] e Ravenna[6].
In carriera ha totalizzato complessivamente 131 presenze e 9 reti in Serie A e 185 presenze e 25 reti in Serie B.
Nazionale[modifica | modifica wikitesto]
Ha disputato con la Nazionale Olimpica le Olimpiadi di Roma 1960, chiuse al quarto posto, con all'attivo 4 presenze e 2 reti, tra cui quella nella finalina persa contro l'Ungheria[7].
Allenatore[modifica | modifica wikitesto]
Ha intrapreso successivamente la carriera di allenatore, guidando il Mantova in Serie C fino alla stagione 1979-1980, quando è stato esonerato dopo un cattivo avvio di stagione[8]. Nel 1982, mentre era alla guida della formazione Primavera della SPAL, è subentrato a Titta Rota alla guida della prima squadra, senza evitarne la retrocessione in Serie C1[9][10]. Tra il 1983 e il 1985 ha guidato il Rovigo per due stagioni in Serie D[11]: nella prima è giunto al secondo posto, staccato di due punti rispetto al Sassuolo, nel secondo è ancora nella piazza d'onore dopo un lungo duello con l'Orceana e ha mancato la finale di Coppa Italia battuto dal Rosignano. Successivamente ha allen4a il Suzzara, con cui ha ottenuto la promozione in serie C2 e il Carpi, con cui ha ottenuto la prima promozione in Serie C1 della storia della società, con una squadra ripescata dall'Interregionale[12]. Rimane sulla panchina carpigiana per i tre successivi campionati in terza serie[12], e nel 1992 torna al Mantova, dove ottiene immediatamente la promozione in Serie C1[8]; nella stagione successiva viene inizialmente sostituito da Gianfranco Bellotto[13], per poi tornare sulla panchina virgiliana conducendo la squadra ai playoff[4].
Dopo il fallimento del Mantova, nel 1994, sostituisce Ferruccio Mazzola al Modena[14], sempre in Serie C1, e quindi subentra a Giancarlo D'Astoli sulla panchina del Fiorenzuola, mancando l'approdo ai playoff[15]. Nella stagione 2000-2001 torna per la terza volta al Mantova, come responsabile dell'area tecnica[16].
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Giocatore[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
- Coppa Italia: 1
- Napoli: 1961-1962
- Serie B: 1
- Mantova: 1970-1971
Allenatore[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
- Serie C2: 1
- Mantova: 1992-1993
- Suzzara: 1985-1986
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ "Esplosivo" il mercato calcistico (grazie anche al Credito Sportivo), L'Unità, 13 giugno 1960, pag.6
- ^ L'esordio dei calciatori del Torino (1960/61-1969/70) faccedatoro.altervista.org
- ^ a b Il "Petisso": promozione e Coppa Italia Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive. napolinelpallone.altervista.org
- ^ a b c d La favola del Mantova Archiviato il 2 dicembre 2012 in Internet Archive. postadelgufo.it
- ^ I quadri della nuova B, L'Unità, 17 luglio 1972, pag.10
- ^ Il Ravenna tiene per 45' poi la Lucchese la spunta, L'Unità, 8 ottobre 1973, pag.9
- ^ Battuti gli azzurri al Flaminio (2-1). All'Ungheria la medaglia di bronzo, L'Unità, 10 settembre 1960, pag.6
- ^ a b La Storia del Calcio a Mantova Archiviato il 3 febbraio 2012 in Internet Archive. mantovafc.it
- ^ La storia Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. chespal.it
- ^ C.Fontanelli, P.Negri, Il calcio a Ferrara, GEO Edizioni, pag.267
- ^ MENEGHINI MARIO , essenza del Calcio ROVIGO polesinesport.it
- ^ a b La storia Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive. carpifc1909.it
- ^ Cudicini e Savoldi, figli d'arte in provincia Il Corriere della Sera, 10 luglio 1993, pag.37
- ^ Calcio news La Repubblica, 9 novembre 1994, pag.36
- ^ Stagione 1995-1996 Archiviato il 13 ottobre 2016 in Internet Archive. Fiorenzuola1922.com
- ^ Tomeazzi ha sogni di grandezza Il Mantova modello Manchester Gazzetta dello Sport, 19 gennaio 2001
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ugo Tomeazzi
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (DE, EN, IT) Ugo Tomeazzi (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Ugo Tomeazzi (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Ugo Tomeazzi, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Ugo Tomeazzi, su Olympedia.
- (EN) Ugo Tomeazzi, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- Registrazioni audiovisive di Ugo Tomeazzi, su Rai Teche, Rai.
- Dario Marchetti (a cura di), Ugo Tomeazzi, su Enciclopediadelcalcio.it, 2011.
- Statistiche su Wikicalcioitalia.info, su wikicalcioitalia.info.
- Calciatori del Modena F.C. 2018
- Calciatori del F.C. Internazionale Milano
- Calciatori del Torino F.C.
- Calciatori della S.S.C. Napoli
- Calciatori del Mantova 1911
- Calciatori dell'A.C. Monza
- Calciatori del Ravenna F.C. 1913
- Allenatori del Mantova 1911
- Allenatori della S.P.A.L.
- Allenatori del Rovigo Calcio
- Allenatori dell'A.C. Carpi
- Allenatori del Modena F.C. 2018
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