Trifluoruro di bismuto

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Trifluoruro di bismuto
Struttura cristallina
Struttura cristallina
Nome IUPAC
Trifluoruro di bismuto
Nomi alternativi
Fluoruro bismutoso
Fluoruro di bismuto(III)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareBiF3
Massa molecolare (u)265,98
Aspettosolido bianco
Numero CAS7787-61-3
Numero EINECS232-124-8
PubChem82233
SMILES
[F-].[F-].[F-].[BiH3+3]
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)5,23 g cm-3
Solubilità in acquainsolubile
Temperatura di fusione649 °C (922 K)
Temperatura di ebollizione900 °C (1173 K)
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)-900
S0m(J·K−1mol−1)123
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
corrosivo
Frasi H314
Consigli P280 - 305+351+338 - 310

Il trifluoruro di bismuto è il composto binario tra fluoro e bismuto con formula BiF3. Viene utilizzato per la sintesi del pentafluoruro di bismuto, BiF5.

Struttura e proprietà[modifica | modifica wikitesto]

α-BiF3 ha una struttura cristallina cubica (simbolo di Pearson cF16, gruppo spaziale Fm-3m, No. 225). Il β-BiF3 ha una struttura tipo YF3 dove l'atomo di bismuto ha una coordinazione 9 distorta, prisma trigonale tricappata.[1] In genere questa struttura è considerata ionica, in contrasto con i fluoruri dei membri più leggeri del gruppo 15 trifluoruro di fosforo, PF3, trifluoruro di arsenico, AsF3 e trifluoruro di antimonio, SbF3, che nel solido contengono unità molecolari MF3.[1]

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

Il trifluoruro di bismuto si prepara normalmente facendo reagire l'ossido di bismuto con fluoruro di idrogeno:[2]

Bi2O3 + 6HF → 2BiF3 + 3H2O

Reattività[modifica | modifica wikitesto]

BiF3 non reagisce con l'acqua ed è pressoché insolubile in essa. Presenta scarsa tendenza a formare complessi, ma sono noti BiF3·3HF e BiF4- in NH4BiF4. Il composto di addizione H3BiF6 si idrolizza in acqua formando BiOF.[3]

Precauzioni[modifica | modifica wikitesto]

Il trifluoruro di bismuto è disponibile in commercio. Il composto per contatto provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari. Se inalato o ingerito provoca ustioni alle mucose. Non ci sono dati che indichino proprietà cancerogene. Non ci sono dati sulla pericolosità ambientale, ma si raccomanda di non disperderlo nell'ambiente.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Wells 1984
  2. ^ Greenwood e Earnshaw 1997, pp. 559-560.
  3. ^ Norman 1998
  4. ^ Sigma-Aldrich, scheda dei dati di sicurezza di BiF3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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