Transvectio equitum

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Il Transvectio equitum (letteralmente in italiano "revisione della cavalleria") era una parata dei giovani uomini (iuventus) della classe equestre romana (equites) che si teneva ogni anno il 15 luglio.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dionigi di Alicarnasso[1] afferma che la processione ebbe inizio nel tempio di Marte situato lungo la Via Appia a circa due chilometri da Porta Capena[2]. La processione si fermò al Tempio di Castore e Polluce nel Foro Romano prima di proseguire verso il Tempio di Iuppiter Optimus Maximus sul Campidoglio. Il rito religioso ha fatto risalire le sue origini alla battaglia del Lago Regillo quando i Dioscuri diedero soccorso ai Romani durante la battaglia stessa.

Altre fonti, successivamente, indicano che la parata è iniziata nel tempio di Honos. L'imperatore Augusto rianimò l'antica cerimonia, combinandola con un recognitio equitum o un probatio equitum per esaminare il carattere degli stessi cavalieri.

Prove epigrafiche indicano che alcuni ragazzi hanno partecipato al rito in giovane età. È probabile che si possa tracciare una stretta connessione tra il transvectio equitum e il Lusus Troiae.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dion. Hal. Ant. Rom. 6.3
  2. ^ Myles McDonnell, Roman Manliness: "Virtus" and the Roman Republic, Cambridge University Press, 3 luglio 2006, pp. 216–, ISBN 978-0-521-82788-1.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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