Trachops cirrhosus

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Trachops cirrhosus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaPhyllostomidae
SottofamigliaPhyllostominae
GenereTrachops
Dobson, 1847
SpecieT.cirrhosus
Nomenclatura binomiale
Trachops cirrhosus
Spix, 1823
Areale

     T.c.cirrhosus

     T.c.ehrhardti

     T.c.coffini

Trachops cirrhosus (Spix, 1823) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi, unica specie del genere Trachops (Dobson, 1847), diffuso nell'America centrale e meridionale.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine generico deriva dalla combinazione delle due parole greche τραχύς-, ruvido e -ωπος, aspetto, con riferimento al muso ricoperto di verruche, mentre il termine specifico deriva dalla parola greca κυρρος, ovvero di color bruno-giallastro.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 76 e 88 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 57 e 64 mm e la lunghezza della coda tra 12 e 21 mm.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio è grande ed allungato, con una cresta sagittale ben sviluppata. Il rostro è più corto della scatola cranica. Gli incisivi superiori esterni sono minuti, come anche il secondo premolare inferiore.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 2 1 2 2 1 2 3
3 3 1 2 2 1 3 3
Totale: 34
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione della parte posteriore di Trachops

La pelliccia è lunga, lanosa e si estende fino alla metà dell'avambraccio. Le parti superiori variano dal castano al bruno-rossastro scuro, mentre le parti inferiori sono più grigiastre. La foglia nasale è ovale e lanceolata, lunga circa 12 mm e larga 8 mm. I margini della lancetta sono finemente dentellati. Le orecchie sono grandi, erette e larghe, il trago è appuntito e lungo circa un terzo dell'orecchio stesso; le labbra sono costellate di piccole verruche, che diventano meno numerose verso gli angoli della bocca. L'estremità della corta coda fuoriesce sulla superficie dorsale dell'ampio uropatagio. Il calcar è lungo circa la metà della tibia. Le membrane alari sono attaccate posteriormente alla base delle caviglie ed hanno un basso allungamento ed un alto carico alare. Il cariotipo è 2n=30 FN=56.

Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]

Emette ultrasuoni a frequenza modulata tra 25 e 13 kHz, di breve durata e bassa intensità, con da 2 a 4 armoniche.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Forma colonie di circa 6 individui di entrambi i sessi all'interno di alberi cavi e talvolta anche in grotte, rovine Maya, canali sotterranei e anche in gallerie ferroviarie abbandonate.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti, piccoli vertebrati come lucertole, rane e possibilmente anche di qualche frutto. Cattura le prede sopra specchi d'acqua o altre zone umide.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Nei tropici, si riproduce durante la stagione secca, tra gennaio e giugno.Femmine gravide o in allattamento sono state osservate nel Messico e in America centrale a febbraio, marzo, aprile, maggio, agosto e dicembre, mentre sull'isola di Trinidad a marzo e a luglio in Perù. Danno alla luce un piccolo alla volta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'America centrale e meridionale, dal Messico meridionale fino al Brasile sud-orientale.

Vive nelle foreste umide e secche pianeggianti fino a 1.400 metri di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 3 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione numerosa, la presenza in diverse aree protette e la tolleranza alle modifiche ambientali, classifica T.cirrhosus come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Miller, B., Reid, F., Arroyo-Cabrales, J., Cuarón, A.D. & de Grammont, P.C. 2008, Trachops cirrhosus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Trachops cirrhosus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Novak, 1999.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A.M.Husson, The Bats of Suriname, in Zoologische Verhandelingen, vol. 58, 1962, pp. 1-282.
  • Michael J.Cramer, Michael R.Willig & Clyde Jones, Trachops cirrhosus (PDF), in Mammalian Species, n. 656, 2001 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  • Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898

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