Torre dello Standardo

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Torre dello Standardo
It-Torri tal-Istandard
Fortificazioni di Mdina
StatoBandiera di Malta Malta
Città Mdina
Coordinate35°53′05.9″N 14°24′12.3″E / 35.884972°N 14.403417°E35.884972; 14.403417
Informazioni generali
Costruzione1725-1726
CostruttoreOspitalieri di San Giovanni di Gerusalemme
Visitabilesi
Informazioni militari
Funzione strategicaComunicazione tra Mdina e il resto dell'isola di Malta
EventiAssedio di Malta
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La Torre dello Standardo è una torre che si trova a Mdina, a Malta, vicino alla porta principale della città[1] e che fa parte delle fortificazioni della stessa.[2][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La torre fu costruita dall'Ordine di San Giovanni tra il 1725 e il 1726 sul sito di una preesistente torre medievale, chiamata Torre Mastra o Torre de la Bandiera[4][5], e aveva lo scopo di inviare segnali tra Mdina e il resto dell'isola di Malta.[6] Nello specifico veniva acceso un fuoco per avvertire gli abitanti e le torri vicine in caso di attacco dal mare e veniva sparato un colpo di cannone ogni sera prima della chiusura delle porte della città.[7]

Come molti altri edifici medievali di Mdina, la torre ha subito dei danni significativi durante il terremoto del 1693[8] ed è stata infine demolita nel marzo 1725[9]. Al suo posto è stata costruita l'attuale Torre dello Standardo, su progetto dell'ingegnere militare francese Charles François de Mondion.[10]

Durante la rivolta maltese del 1798 contro l'occupazione francese di Malta, i ribelli ospitarono sulla torre le bandiere maltesi, napoletane e anche portoghesi quando la marina portoghese venne in aiuto degli insorti.[11][12]

Nell'Ottocento la torre rimase in uso come torre di segnalazione fino ai primi periodi del dominio britannico[13] e successivamente, quando il vicino Palazzo Vilhena venne utilizzato come sanatorio dai militari britannici, venne utilizzata per ospitare il portiere e gli altri operatori del sanatorio[14]. Nel 1888 venne utilizzata come ufficio telegrafico e successivamente è stata una stazione di polizia fino al 2002.[15] Dal marzo 2011 la torre è un centro di informazioni turistiche.[16]

La torre, insieme alla parte posteriore della Porta di Mdina, era raffigurata sulla banconota da 5 lire maltesi in circolazione tra il 1989 e il 2007.[17]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Il disegno della Torre dello Standardo è simile alle torri di avvistamento costiere costruite nel XVII secolo dall'Ordine, ma è di costruzione più elegante con elementi decorativi barocchi come modanature e gli stemmi di De Vilhena e della città di Mdina.[18]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Alison Hoppen, The Fortification of Malta by the Order of St. John, 1530-1798, Scottish Academic Press, 1979, p. 100, ISBN 978-0-7073-0241-6.
  2. ^ (EN) Lino Bugeja, Mario Buhagiar e Stanley Fiorini, Birgu: A Maltese Maritime City, Volume 1, vol. 1, Malta University Services, 1993, p. 228, ISBN 9789990944006.
  3. ^ (EN) Journal of Mediterranean Studies, Mediterranean Institute, University of Malta, 2000. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  4. ^ (EN) Conrad Gerald Thake, MDINA: Architectural and Urban Transformations of a Citadel in Malta, University of California, Berkeley, 1996. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  5. ^ (EN) Michael Ellul, History on Marble: A Corpus of Inscriptions in the Presidential Palaces in Valletta, San Anton and Verdala, Malta, PEG, Publishers enterprises group, 1998, ISBN 978-99909-0-103-0. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  6. ^ (EN) Torre dello Standardo – Mdina (PDF), su National Inventory of the Cultural Property of the Maltese Islands.
  7. ^ (MT) Martin Morana, Ara x'int tgħid, 2012, p. 245, ISBN 9789995703608, OCLC 830362895.
  8. ^ (PT) Instituto Português do Património Arquitectónico e Arqueológico, Struggle for synthesis: Conceitos, métodos, problemas, IPPAR, 1999, ISBN 978-972-8087-65-4. URL consultato il 29 novembre 2022.
  9. ^ (EN) Conrad Thake, Architecture and urban transformations of Mdina during the reign of Grand Master Anton Manoel de Vilhena (1722-1736), in ArcHistoR, n. 7, 25 luglio 2017, pp. 72–109, DOI:10.14633/AHR054. URL consultato il 29 novembre 2022.
  10. ^ (EN) National Inventory of the Cultural Property of the Maltese Islands (PDF), su culture.gov.mt.
  11. ^ (EN) George Debono, Ill-planned over-development, in Times of Malta, 26 marzo 2007.
  12. ^ George Cini, Vital Portuguese role in Maltese revolt of 1798 unrecognised, su timesofmalta.com. URL consultato il 12 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2015).
  13. ^ (MT) Martin Morana, Ara x'int tgħid: glossarju enċiklopediku ta' termini storiċi, toponimi, qwiel u idjomi, tradizzjonijiet Maltin, kurżitajiet oħra, 2012, ISBN 978-99957-0-360-8. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  14. ^ Staff Medical Officers of the Malta Garrison 1868, su maltaramc.com. URL consultato il 12 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2013).
  15. ^ (EN) Mdina police station to move, in Times of Malta, 10 maggio 2002.
  16. ^ (EN) Mdina council takes over tower, garden and shelters, su Times of Malta, 30 marzo 2011.
  17. ^ European Central Bank, Malta, su European Central Bank, 15 gennaio 2021. URL consultato il 4 dicembre 2022.
  18. ^ (EN) E The Gourgion Tower - Gone but not Forgotten (PDF), ottobre 2013, pp. 45-47 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2014).

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