Torre dei Filipetri

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Torre dei Filipetri
La Torre dei Filipetri
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàFirenze
Coordinate43°46′07.25″N 11°15′25.9″E / 43.768681°N 11.257194°E43.768681; 11.257194
Informazioni generali
CondizioniIn uso

La torre dei Filipetri è un edificio storico di Firenze, situato tra via dei Leoni 2 e via de' Neri 86r-88r-90r-92r, davanti al prospetto posteriore di Palazzo Vecchio e prospiciente la piazza del Grano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il portalino in via dei Leoni

Ben visibile nella veduta prospettica di Stefano Bonsignori del 1584, l'edificio è da identificare con la torre trecentesca della famiglia dei mercanti Filipetri, un ramo della quale furono i Talani che qui ebbero le loro case.

Nel Trecento la torre, e le case adiacenti, furono destinate a residenza di Jacopo de' Gabrielli da Gubbio, "tiranno di Firenze" con i titoli di Conservatore dello Stato di Firenze (1335-1337) e Capitano Generale di Guerra (1339-1341)[1]. Tra il 1342 e il 1343, vi trovarono invece sede i Priori, giacché la loro residenza, il Palazzo Vecchio, era stato requisito dal Duca d'Atene per farne sua stanza[2].

I Talani Filipetri rimasero in possesso dell'edificio fino all'estinzione del casato, nel 1671, quando la torre pervenne allo Spedale di Santa Maria Nuova.

È da considerare un notevole esempio delle costruzioni fiorentine del tempo, nonostante le necessità abitative abbiano comportato nel muro a filaretto l'apertura di molte finestre.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La torre ha una struttura piuttosto imponente e massiccia, anche se oggi è inglobata in un edificio più grande. Nonostante ciò il suo profilo è ancora ben distinguibile perché non presenta intonaco se non nella parte centrale dei piani superiori.

Su via dei Leoni presenta due porte (che attualmente accedono a esercizi commerciali), una minore e l'altra maggiore; la terza, più angusta e recente, si trova in quello che era lo spazio di un antico chiasso che divideva la torre dalle costruzioni attigue. Per quanto riguarda il fianco su via de' Neri è da ricordare come questo originariamente non fosse a vista (si veda nuovamente la carta del Buonsignori), condizione questa determinata ai primi del Seicento dall'allargamento della strada, resosi necessario per la costruzione della Loggia del Grano. Oltre la copertura è presente un'altana, oggi tamponata e finestrata, anch'essa in pietra.

Il rivestimento in filaretto di pietra è interrotto da molte finestre aperte in epoca molto più tarda rispetto all'edificio originario.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gottlieb Leinz. Die Loggia Rucellai: ein Beitrag zur Typologie der Familienloggia : mit einem Katalog florentiner "Loggienfamilien". Rheinische Friedrich-Wilhelms-Universität, Bonn, 1977
  2. ^ Illustrazione storico-artistica del Palazzo de' Priori oggi Palazzo Vecchio e dei monumenti della piazza. Per cura di Filippo Moisè. Firenze, presso Ricordi e Jouhaud, 1843

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L’illustratore fiorentino. Calendario storico per l’anno ..., a cura di Guido Carocci, Firenze, Tipografia Domenicana, (1915) 1914, p. 83; Palazzi 1972, p. 136, n. 248;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Firenze delle torri, Firenze, Bonechi, 1973, p. 118;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, II, 1977, p. 141; III, 1978, p. 25;
  • Loris Macci, Valeria Orgera, Architettura e civiltà delle torri. Torri e famiglie nella Firenze medievale, Firenze, Edifir, 1994, pp. 149–152;
  • Lara Mercanti, Giovanni Straffi, Le torri di Firenze e del suo territorio, Firenze, Alinea, 2003, pp. 96–97;
  • Fortunato Grimaldi, Le "case-torri" di Firenze, Edizioni Tassinari, Firenze 2005.
  • Claudio Paolini, Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce a Firenze, Firenze, Paideia, 2008, p. 115, n. 165;
  • Claudio Paolini, Architetture fiorentine. Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce, Firenze, Paideia, 2009, pp. 178–179, n. 239.

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