Tor2web

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Tor2web
software
Logo
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GenereSicurezza informatica
SviluppatoreHermes Center for Transparency and Digital Human Rights
Data prima versione24 ottobre 2008
Ultima versione3.2.0 (01 ottobre 2019)
Sistema operativoGNU/Linux
LinguaggioPython
LicenzaGNU Affero General Public License
(licenza libera)
Sito webwww.tor2web.org

Tor2web è una rete di server proxy HTTP utilizzata per l'accesso ai contenuti dei Tor Hidden Services. Tale software è stato originariamente creato da Aaron Swartz e Virgil Griffith.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Progettato nel 2008 da Aaron Swartz and Virgil Griffith,[2][3] Tor2web fornisce accesso ai Tor hidden services da parte degli utenti internet attraverso l'uso di un comune browser web. Generalmente infatti gli Hidden services Tor sono accessibili solo tramite l'uso di un client Tor.

Tor2web è parte del progetto progetto GlobaLeaks, ed è mantenuto dal Centro Studi Hermes per la Trasparenza ed i Diritti Umani Digitali Archiviato il 1º settembre 2016 in Internet Archive..

Funzionamento[modifica | modifica wikitesto]

Tor2web agisce come un server proxy fra l'utente e un Tor Hidden Service. L'utente deve semplicemente sostituire la sequenza .onion presente nell'URL dell'hidden service con la sequenza .tor2web.org. Accedendo a tale url, Tor2web recupererà il contenuto dalla rete Tor e lo fornirà all'utente attraverso una connessione confidenziale di tipo Https.

L'anonimato dell'utente, garantito dalla rete Tor, non viene invece garantito nella rete Tor2web il cui scopo è banalmente quello di garantire che i contenuti della rete Tor siano accessibili tramite comune navigazione Web.

Come nel caso dei relay Tor, anche i proxy Tor2web vengono eseguiti da una rete di volontari.

Casi d'uso[modifica | modifica wikitesto]

Tor2web viente utilizzato dal software GlobaLeaks al fine di garantire accesso web di tipo tradizionale ad iniziative di whistleblowing anonimo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ New Service Makes Tor Anonymized Content Available to All, su wired.com. URL consultato il 22 febbraio 2014.
  2. ^ Swartz Aaron, In Defense of Anonymity, su aaronsw.com. URL consultato il 4 febbraio 2014.
  3. ^ tor2web brings anonymous Tor sites to the "regular" web, su arstechnica.com. URL consultato il 22 febbraio 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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