Tifone Meranti

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Tifone Meranti
Ciclone tropicale categoria 5  (SSHS)
Meranti al suo picco di intensità, il 13 settembre 2016
Formazione8 settembre 2016
Dissipazione17 settembre 2016
Venti
più veloci
  • 315 km/h (195 mph) (sostenuti 1 minuto)
Pressione minima890 hPa (mbar)
Vittime30 confermati, 15 dispersi
DanniSconosciuti
Aree colpiteFilippine, Taiwan, Cina
StagioneStagione degli uragani pacifici 2016
Percorso di Meranti
L'occhio di Meranti investe completamente l'isola Itbayat alle 17:35 UTC del 13 settembre 2016.

Il Tifone Meranti è stato uno dei più violenti cicloni tropicali mai registrati. Ha colpito la provincia di Batanes nelle Filippine, Taiwan e la provincia cinese di Fujian nel settembre 2016. È stato il settimo tifone e il secondo super-tifone della stagione 2016. Durante il suo percorso Meranti ha stabilito diversi primati meteorologici: con venti a 315 km/h è il terzo ciclone (con il tifone Haiyan) più violento mai registrato e il più forte ciclone ad essersi abbattuto sulla terraferma con venti di 310 km/h.

Evoluzione della tempesta[modifica | modifica wikitesto]

L'8 settembre 2016 il Joint Typhoon Warning Center (JTWC) pubblicò un'allerta di formazione di ciclone in una zona a 150 km ovest dell'isola Guam nell'Oceano Pacifico[1]. Alle 18:00 UTC l'Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA) classificò il sistema come depressione tropicale. Il giorno successivo il JTWC lo classificò come Depressione Tropicale 16W. In quel momento il sistema si stava muovendo ovest-nord-ovest verso una regione con basso wind shear guidato da dei promontori a nord e a sud. Meranti si è lentamente intensificato fino all'11 settembre.

In seguito il processo di convezione si intensificò molto a causa di acque calde inusuali. Alle 6:00 UTC del 10 settembre la JMA classificò il ciclone come Tempesta Tropicale Meranti; apparve un piccolo occhio di 9 km, segno di una rapida intensificazione[2][3]. Il 12 settembre diventò un super-tifone con venti di 240 km/h (150 mph) e raggiunse il suo picco di intensità il 13 settembre sopra lo stretto di Luzon con venti a 315 km/h (195 mph) e pressione minima di 890 mbar (hPa; 26.28 inHg) e poco dopo colpì il piccolo arcipelago filippino di Batanes[4][5]. Il tifone si diresse poi verso il sud del Taiwan, dove perse molta intensità in seguito all'incontro con la terra. Il 15 settembre giunse in Cina, nella provincia di Fujian come categoria 2 equivalente sulla scala Saffir-Simpson e in seguito si dissipò sopra il territorio cinese.[6]

Impatto[modifica | modifica wikitesto]

Filippine[modifica | modifica wikitesto]

Il tifone ha colpito la provincia di Batanes, nelle Filippine, poco dopo il suo picco di intensità passando sopra la piccola isola di Itbayat. Le isole sono rimaste isolate per tutta la durata della tempesta. Valutazioni nei giorni successivi segnalavano 292 case distrutte e 932 danneggiate. Il 15 settembre veniva dichiarato lo stato di calamità nella provincia. I danni stimati sono di 224.8 milioni PHP (5.13 milioni USD). Non sono state segnalate vittime.[7][8]

Taiwan[modifica | modifica wikitesto]

La più grande città del Taiwan colpita fu Kaohsiung dove due persone rimasero uccise.[9][10] I danni interessarono soprattutto l'agricoltura e furono di 850 milioni TWD (27 milioni USD)[11][12][13][14]

Cina[modifica | modifica wikitesto]

Il tifone colpì le provincie Fujian e di Zhejiang. A Fujian il tifone uccise 18 persone e 11 rimasero disperse. Le città di Xiamen, Quanzhou e Zhangzhou rimasero paralizzate.[15] Vi furono ingenti danni causati dai venti e dalle inondazioni; la perdita economica fu di 16.9 miliardi CNY (2.6 miliardi USD). Le inondazioni nello Zheijang uccisero 10 persone e quattro rimasero disperse. Almeno 900 case furono distrutte nella regione e 1,5 milioni di persone furono colpite.[16][17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su gwydir.demon.co.uk. URL consultato il 9 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2016).
  2. ^ Copia archiviata, su gwydir.demon.co.uk. URL consultato il 12 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2016).
  3. ^ Copia archiviata, su gwydir.demon.co.uk. URL consultato il 13 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2016).
  4. ^ Copia archiviata, su gwydir.demon.co.uk. URL consultato il 13 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2016).
  5. ^ http://www.weather.unisys.com/hurricane/archive/16091318
  6. ^ https://weather.com/storms/typhoon/news/tropical-depression-sixteen-w-tropical-storm-typhoon-meranti-sep2016
  7. ^ https://www.rappler.com/move-ph/issues/disasters/146607-zero-casualty-government-reaches-isolated-batanes-island-itbayat
  8. ^ www.ndrrmc.gov.ph (PDF), su ndrrmc.gov.ph. URL consultato il 19 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2016).
  9. ^ http://www.abc.net.au/news/2016-09-14/typhoon-meranti-china-taiwan/7845590
  10. ^ Copia archiviata, su accuweather.com. URL consultato il 19 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2017).
  11. ^ http://www.seychellesnewsagency.com/articles/5920/Typhoon+Meranti+lashes+China+after+pounding+Taiwan
  12. ^ http://newsinfo.inquirer.net/816574/leni-visits-typhoon-damaged-batanes
  13. ^ http://www.upi.com/Top_News/World-News/2016/09/15/Typhoon-Meranti-kills-one-destroys-historic-bridge-thousands-without-power/2171473936356/
  14. ^ https://www.taiwannews.com.tw/en/news/2981949
  15. ^ http://www.straitstimes.com/asia/east-asia/typhoon-meranti-leaves-16-dead-or-missing-in-china-destroys-ancient-bridge
  16. ^ Copia archiviata, su economictimes.indiatimes.com. URL consultato il 19 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2017).
  17. ^ https://edition.cnn.com/2016/09/14/asia/typhoon-meranti-weather/index.html

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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