Tiberio Crispo

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Tiberio Crispo
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato31 gennaio 1498 a Roma
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo6 luglio 1543 da papa Paolo III
Consacrato vescovoin data sconosciuta
Creato cardinale19 dicembre 1544 da papa Paolo III
Deceduto6 ottobre 1566 (68 anni) a Sutri
 

Tiberio Crispo (Roma, 31 gennaio 1498Sutri, 6 ottobre 1566) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio del tarquiniese Giovanni Battista Crispo e di Silvia Ruffini. Questa, rimasta presto vedova, divenne la concubina del cardinale Alessandro Farnese, il futuro Papa Paolo III. Dalla loro relazione nacquero Costanza, Pier Luigi (duca di Castro), Paolo e Ranuccio. Crispo studiò letteratura. Dal 1542 al 1545 fu prefetto di Castel Sant'Angelo e supervisionò le decorazioni di Perino del Vaga.

Il 6 luglio 1543 fu eletto vescovo di Sessa Aurunca, rinunciò alla sede il 7 giugno 1546.

Dal 1540 al 1543 e poi dal 1553 al 1562 fu governatore della città di Bolsena, dove fece costruire ai piedi della Rocca Monaldeschi della Cervara un imponente e articolato palazzo progettato da Simone Mosca e Raffaello da Montelupo, oggi Palazzo Del Drago.

Nel concistoro del 19 dicembre 1544 papa Paolo III lo creò cardinale. Il 9 gennaio dell'anno successivo ricevette la diaconia di Sant'Agata dei Goti.

Fu legato di Perugia dal 1545 al 1548, ma già il 1º aprile 1547 era divenuto amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Amalfi. Si dimise da quest'ultimo incarico il 17 marzo 1561 ma lo riassunse ancora il 21 giugno 1564 per poi abbandonarlo definitivamente il 7 settembre 1565.

Frattanto il 20 novembre 1551 aveva optato per l'ordine dei cardinali presbiteri e conservato la sua diaconia elevata a titolo pro hac vice. Il 18 maggio 1562 optò per il titolo di Santa Maria in Trastevere.

Il 19 gennaio 1565 fu nominato amministratore apostolico delle diocesi di Nepi e Sutri e nello stesso anno anche amministratore apostolico della diocesi di Sessa Aurunca, incarico a cui rinunciò il 27 gennaio 1566. il 7 novembre 1565 optò per l'ordine dei cardinali vescovi e ottenne la sede suburbicaria di Sabina.

Partecipò a cinque conclavi, che elessero papa Giulio III, papa Marcello II, papa Paolo IV, papa Pio IV e papa Pio V.

Morì a Sutri e fu sepolto nella cattedrale. Successivamente i suoi resti furono trasferiti a Capranica.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Sessa Aurunca Successore
Francesco Guastaferro 6 luglio 1543 - 7 giugno 1546 Bartolomeo Albani
Predecessore Cardinale diacono e presbitero di Sant'Agata alla Suburra Successore
Francesco Pisani 9 gennaio 1545 - 18 maggio 1562
Titolo presbiterale pro hac vice dal 20 novembre 1551
Fulvio Giulio della Corgna, O.S.Io.Hieros.
Predecessore Legato apostolico di Perugia e dell'Umbria Successore
Ascanio Parisani 23 marzo 1545 - 13 luglio 1548 Giulio Della Rovere
Predecessore Amministratore apostolico di Amalfi Successore
Francesco Sfondrati
(arcivescovo metropolita)
1º aprile 1547 - 17 marzo 1561 Massimo De' Massimi
(arcivescovo metropolita)
I
Massimo De' Massimi
(arcivescovo metropolita)
21 giugno 1564 - 7 settembre 1565 Marco Antonio Bozzuto
(arcivescovo metropolita)
II
Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Giovanni Angelo de' Medici 27 gennaio 1559 - 15 gennaio 1561 Fulvio Giulio della Corgna, O.S.Io.Hieros.
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Ottone di Waldburg 18 maggio 1562 - 7 novembre 1565 Giovanni Michele Saraceni
Predecessore Amministratore apostolico di Nepi e Sutri Successore
Girolamo Gallarati
(vescovo)
19 gennaio 1565 - 6 ottobre 1566 Egidio Valenti, O.E.S.A.
(vescovo)
Predecessore Amministratore apostolico di Sessa Aurunca Successore
Galeazzo Florimonte
(vescovo)
1º maggio 1565 - 27 giugno 1566 Giovanni Placido
(vescovo)
Predecessore Cardinale vescovo di Sabina Successore
Ranuccio Farnese, O.S.Io.Hieros. 7 novembre 1565 - 6 ottobre 1566 Giovanni Michele Saraceni
Controllo di autoritàVIAF (EN54090679 · ISNI (EN0000 0000 4948 0691 · SBN UM1V021367 · LCCN (ENnr2003010854 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2003010854