The Story of Thor 2

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
The Story of Thor 2
videogioco
Titolo originaleThor ~Seirei Ou Kiden~
PiattaformaSega Saturn
Data di pubblicazioneGiappone 26 aprile 1996
30 novembre 1996
Zona PAL 1996
GenereAction RPG
OrigineGiappone
SviluppoAncient
PubblicazioneSEGA
MusicheYuzo Koshiro
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Periferiche di inputGamepad
SupportoCD-ROM
Preceduto daThe Story of Thor

The Story of Thor 2, conosciuto in Giappone come Thor ~Seirei Ou Kiden~ (トア 〜精霊王紀伝〜?, "Thor ~Chronicles of the Elemental King~") e in America settentrionale come The Legend of Oasis , è un action RPG sviluppato da Ancient e pubblicato nel 1996 da SEGA per Sega Saturn. È il prequel del videogioco del 1994 The Story of Thor: A Successor of The Light per Sega Mega Drive. Il giocatore veste i panni di Leon, che deve trovare i sei spiriti elementali e usare i loro poteri per affrontare il malvagio mago Agito e la sua legione di creature.

Il gioco venne annunciato per la prima volta con il nome Legend of Thor.[1][2] Era originariamente pensato per la periferica 32X, poco dopo l'uscita del predecessore, tuttavia l'idea venne scartata prima dello sviluppo del gioco, secondo una dichiarazione ufficiale e dei documenti della Ancient.[3]

Nota bene: La Légende de Thor è il titolo francese del primo gioco.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Molti anni prima degli eventi di The Story of Thor: A Successor of The Light, il guerriero Ordan diede al suo giovane apprendista Leon il Bracciale d'Oro, cosicché potesse diventare lo Spirito Re dell'Oasi. Questo richiede di ottenere prima la lealtà dei sei spiriti elementali della nazione, chiamati Dytto (lo spirito dell'acqua), Efreet (lo spirito del fuoco), Bawu (lo spirito della terra), Brass (lo spirito del suono), Shade (lo spirito dell'oscurità) e Airl (lo spirito dell'aria). La nemesi di Leon è il malvagio mago Agito, che possiede il Bracciale d'Argento e minaccia di distruggere la nazione.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

L'azione del gioco è in tempo reale. Ogni arma ha alcuni attacchi speciali che vengono eseguiti come nei giochi picchiaduro. Il giocatore può anche evocare spiriti sparando una "Spirit Ball", dalla gemma blu sul suo bracciale, a qualche oggetto; lo spirito evocato dipende dall'oggetto colpito. Gli spiriti possono combattere contro i nemici, guarire Leon o aiutare a risolvere gli enigmi. Ognuno ha poteri diversi, mentre Leon può utilizzare sia spade, lunghe o corte, che arco e frecce. È anche in grado di fare delle combo, grazie alla combinazione dei tasti direzionali e i pulsanti d'azione. Le sue frecce possono attivare gli interruttori.

Il gioco è per giocatore singolo, tuttavia, mediante l'utilizzo di un trucco, è possibile accedere a una modalità per due giocatori.

Come nell'originale, la colonna sonora è stata composta da Yuzo Koshiro.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco è stato criticato per la sua bassa originalità (a differenza del predecessore, The Story of Thor: A Successor of The Light), insufficiente a giustificarne l'uscita su Saturn. Il gameplay è stato anche definito frustrante alle volte, dato che la prospettiva può rendere difficile capire quanto sono alte o basse le piattaforme rispetto a Leon, rendendo talvolta necessario ripercorrere lunghi tratti di mappa per tornare al punto in cui ci si trovava prima di provare a saltare su una piattaforma troppo distante.[4] Game Informer diede al gioco 8.75/10.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Legend of Thor, in Next Generation, n. 12, Imagine Media, dicembre 1995, p. 171.
  2. ^ (EN) Legend of Thor, in GamePro, n. 85, IDG, ottobre 1995, p. 94.
  3. ^ AncientGames_JP, 以前から掃除中にス-パー32X関連の資料が出てきて不思議に思っていたのですが、こんな資料が出てきました! どうやらサターン版トアは当初32Xで検討していたようです。32X版トア…もし完成していたら、どんなゲームになったんでしょうね! (Tweet), su Twitter, 29 giugno 2016.
  4. ^ (EN) Jeff Gerstmann, The Story of Thor 2, su GameSpot, 23 gennaio 1997. URL consultato il 20 maggio 2017.
  5. ^ (EN) "Ultimate Review Archive", in Game Informer, n. 100, agosto 2001, p. 59."Ultimate Review Archive."

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Videogiochi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di videogiochi