The Man in the Moone

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The Man in the Moone
Frontespizio della prima edizione dell'opera
AutoreFrancis Godwin
1ª ed. originale1638
Generefantascienza
Sottogenereutopia
Lingua originaleinglese

The Man in the Moone: or a Discourse of a Voyage Thither by Domingo Gonsales the Speedy Messenger[1] è un romanzo dello storico e vescovo inglese Francis Godwin (1562–1633) presumbilmente scritto alla fine degli anni venti del Seicento e pubblicato postumo nel 1638.

The Man in the Moon è l'immaginario resoconto di un viaggio sulla Luna, scritto in prima persona da un viaggiatore di nome Domingo Gonsales (un alter ego di Godwin), che combina elementi propri del genere avventura e utopici senza disdegnare delle descrizioni scientifiche.[1][2] L'opera si ispira tanto alle teorie di Niccolò Copernico quanto a quelle di Giovanni Keplero e William Gilbert.[2]

Primo romanzo di fantascienza in lingua inglese dedicato al viaggio sulla Luna,[3] e tra le prime opere di fantascienza assieme al Somnium (1634) di Giovanni Keplero,[4] The Man in the Moone ispirò altra narrativa sul generis, tra cui The Discovery of a World in the Moone (1638) di John Wilkins.[1][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) The Cambridge Companion to Utopian Literature, Cambridge University Press, 2010, pp. 54.
  2. ^ a b (EN) The Man in the Moone and the New Astronomy: Godwin, Gilbert, Kepler (PDF), su revue.etudes-episteme.org. URL consultato il 5 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2011).
  3. ^ a b Isaac Asimov, Civiltà extraterrestri, Mondadori, 2020.
  4. ^ (EN) William Poole, New Worlds Reflected: Travel and Utopia in the Early Modern Period, Ashgate, 2010, p. 57.

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