The Honor of Thieves

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The Honor of Thieves
Titolo originaleThe Honor of Thieves
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1909
Durata11 min (208 metri - split reel)
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33 : 1
film muto
Generepoliziesco
RegiaDavid W. Griffith
SoggettoDavid W. Griffith
SceneggiaturaDavid W. Griffith
Casa di produzioneAmerican Mutoscope and Biograph Company
FotografiaG.W. Bitzer
Interpreti e personaggi

The Honor of Thieves è un cortometraggio muto di undici minuti del 1909 diretto da David W. Griffith e prodotto dalla Biograph: era interpretato da Owen Moore, Frank Powell, Harry Solter e Florence Lawrence.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Due ladri, Ned e Mike, cercano di mettere le mani su alcuni oggetti molto preziosi che si trovano al monte dei pegni di Einstein. Tutti i piani che progettano, hanno qualche punto debole, fino a quando Ned, che è un bell'uomo, ha l'idea di corteggiare la figlia di Einstein, Rachel. La ragazza, lusingata dalle attenzioni dell'affascinante giovanotto, durante un ballo accetta la sua proposta di fuggire con lui la sera seguente. Quando Ned arriva nell'ufficio di Einstein, di nascosto fa entrare dentro anche il suo complice. La ragazza, che scende giù, viene presa, legata e imbavagliata. Stessa fine fa suo padre. Dopo che i due ladri hanno preparato il bottino da portar via, mettono una candela sopra un sacco pieno di spazzatura: quando la candela finirà di bruciare, incendierà il sacco bruciando tutto, anche i due malcapitati che sono impotenti, legati come sono a una colonna. Ma Rachel riesce a liberarsi e, presi due revolver, minaccia i malviventi, costringendo Ned a telefonare alla polizia che viene a prendere i due ladri.[1]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Le scene del film vennero girate tra il 4 e il 10 dicembre 1908 in Hudson Street, al Greenwich Village di New York. Il film fu prodotto dalla Biograph.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il copyright del film, richiesto dall'American Mutoscope and Biograph Co., fu registrato il 2 gennaio 1909 con il numero H120976[2].

Il cortometraggio uscì nelle sale l'11 gennaio 1909. Nelle proiezioni, veniva programmato con il sistema dello split reel, accorpato in un'unica bobina con un altro cortometraggio distribuito dall'Biograph, Love Finds a Way[2][3].

Non si conoscono copie ancora esistenti della pellicola che viene considerata presumibilmente perduta[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jean-Loup Passek e Patrick Brion, D.W. Griffith - Le Cinéma, Cinéma/Pluriel - Centre Georges Pompidou, 1982 - ISBN 2864250357

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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