The Drop (album)

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The Drop
album in studio
ArtistaBrian Eno
Pubblicazione1997
Durata74:01
Dischi1
Tracce17
GenereMusica d'ambiente
Musica elettronica
EtichettaAll Saints Records
ProduttoreBrian Eno
Brian Eno - cronologia
Album precedente
(1995)

The Drop è il diciassettesimo album in studio del musicista britannico Brian Eno, pubblicato nel 1997 dalla All Saints Records.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Meno "cinematico" rispetto a molte altre pubblicazioni del musicista,[1] The Drop presenta brani accompagnati da ritmi minimali e melodie flebili,[2] mentre la loro staticità ricorda in parte quella che caratterizza il precedente Neroli.[3] Nel suo sito ufficiale, Robert Christgau ha dichiarato che l'album è un ibrido fra Music for Airports e Wrong Way Up.[4] I diciassette brani strumentali del disco superano raramente la durata dei tre minuti. L'album si conclude con la lunghissima Iced World, che gioca sull'improvvisazione del pianoforte.[2]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

The Drop ha ricevuto giudizi tiepidi:[5] AllMusic, lo definisce "inconsistente e sostanzialmente poco interessante",[3] mentre altri lo considerano banale[6] e incerto.[4] Si muove controcorrente Federico Guglielmi, che lo considera interessante nel suo "sintetizzare esperimenti di genetica musicale di stampo ambient".[7]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Musiche di Brian Eno.

  1. Slip, Dip – 2:18
  2. But If – 1:48
  3. Belgian Drop – 1:56
  4. Cornered – 2:02
  5. Block Drop – 2:50
  6. Out/Out – 1:51
  7. Swanky – 2:50
  8. Coasters – 2:55
  9. Blissed – 2:53
  10. M.C. Organ – 2:54
  11. Boomcubist – 2:07
  12. Hazard – 2:17
  13. Rayonism – 2:55
  14. Dutch Blur – 3:02
  15. Back Clack – 3:19
  16. Dear World – 3:16
  17. Iced World – 32:48

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The Drop, su rollingstone.com. URL consultato il 27 aprile 2014.
  2. ^ a b (EN) Paul Verna, Reviews & Previews: New Age, in Billboard, pag. 53, 9 ago 1997.
  3. ^ a b The Drop - AllMusic, su allmusic.com. URL consultato il 27 aprile 2014.
  4. ^ a b Robert Christgau: CG: Brian Eno, su robertchristgau.com. URL consultato il 27 aprile 2014.
  5. ^ Brian Eno: Neroli, su pitchfork.com. URL consultato il 27 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2013).
  6. ^ The History of Rock Music: Brian Eno, su scaruffi.com. URL consultato il 27 aprile 2014.
  7. ^ Federico Guglielmi, Grande enciclopedia rock, Giunti, 2002, p. 265.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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