Testa di Ade

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Testa di Ade

La Testa di Ade (o Barbablù[1]) è una testa in terracotta policroma di età ellenistica, raffigurante il dio greco degli Inferi Ade e proveniente dal parco archeologico di San Francesco Bisconti a Morgantina, nel territorio di Aidone[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il trafugamento[modifica | modifica wikitesto]

La Testa di Ade venne trafugata alla fine degli anni Settanta dall'area archeologica di Morgantina[3], nel territorio di Aidone. Tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, il parco archeologico è stato oggetto di numerosi scavi clandestini con conseguenti trafugamenti di reperti, illecitamente esportati e restituiti all'Italia negli ultimi anni.

L'esportazione e la vendita[modifica | modifica wikitesto]

Fu il collezionista di New York Maurice Tempelsman a esportare illecitamente e a vendere, nel 1985, al Getty Museum la Testa di Ade per la cifra di 500.000 dollari. Il Getty Museum collocò la Testa di Ade presso la Getty Villa di Malibu.

L'analisi[modifica | modifica wikitesto]

La Testa di Ade era stata trafugata dall'area archeologica di Morgantina: a questa conclusione si giunse attraverso l'esame di alcuni reperti in frantumi abbandonati negli scavi clandestini in quell'area archeologica. Tra questi vi erano 4 “riccioli” (recuperati tra il 1978 e il 1988) che a distanza di diversi anni, grazie a una collaborazione avviata nel 2011 tra il Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana e il Getty Museum, furono comparati con la Testa di Ade custodita presso la Getty Villa. L'esito dell'analisi fu positivo.

Il rientro[modifica | modifica wikitesto]

Il Sostituto Procuratore di Enna Francesco Rio, titolare delle indagini, è l'autore della rogatoria internazionale che, nel 2014, ha posto le basi per la restituzione della Testa di Ade[4].

Il Nucleo dei Carabinieri Tutela patrimonio culturale di Palermo, che ha operato insieme al Dipartimento dei Beni Culturali e su coordinamento della Procura di Enna, ha acquisito i riscontri documentali utili per formalizzare la richiesta di rogatoria internazionale, poi indirizzata alle Autorità statunitensi. La collaborazione con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America e il Getty Museum ha permesso l'organizzazione della missione di recupero. Il 24 gennaio 2016, i carabinieri, insieme a Francesco Rio, sono partiti per Los Angeles, facendo rientro il 29 gennaio a Palermo con la Testa di Ade.

Esposizione[modifica | modifica wikitesto]

La Testa di Ade è stata esposta al Museo Salinas di Palermo fino al 29 maggio 2016[5]. La Testa di Ade è esposta al Museo archeologico di Aidone, in provincia di Enna.

Note[modifica | modifica wikitesto]