Terremoto di Aşgabat del 1948

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Terremoto di Aşgabat del 1948
Data5 ottobre 1948
Magnitudo momento7,3
EpicentroGara-Gaudan, Aşgabat
37°57′00″N 58°19′12″E / 37.95°N 58.32°E37.95; 58.32
Mappa di localizzazione: Turkmenistan
Terremoto di Aşgabat del 1948
Posizione dell'epicentro

Il terremoto di Aşgabat del 1948 si è verificato il 6 ottobre con una magnitudo di 7,3 e un'intensità massima del X grado della scala Mercalli. La scossa avvenne in Turkmenistan vicino ad Aşgabat. A causa della censura del governo turkmeno, l'evento non è stato ampiamente riportato dai media dell'URSS. Gli storici tendono a concordare sul fatto che il divieto di riportare l'entità delle vittime e dei danni non ha permesso al governo sovietico di allocare sufficienti risorse finanziarie per affrontare adeguatamente le conseguenze del sisma.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il terremoto si è verificato alle 1:12 del mattino del 6 ottobre 1948. L'epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al piccolo villaggio di Gara-Gaudan, a 25 chilometri a sud-ovest di Aşgabat. Il terremoto ha causato danni ingenti ad Aşgabat e nei villaggi vicini, dove quasi tutti gli edifici in mattoni sono crollati, le strutture in cemento sono state gravemente danneggiate e i treni merci sono deragliati. Danni e vittime si sono verificati a Darreh Gaz, in Iran. La rottura della faglia è stata osservata a nord-ovest e sud-est di Aşgabat. Le fonti dei media variano sul numero delle vittime, da 10.000 a 110.000, pari a quasi il 10% della popolazione della RSS turkmena dell'epoca.

Secondo le memorie dei sopravvissuti, le infrastrutture della città furono gravemente danneggiate, ad eccezione delle condutture dell'acqua. L'elettricità è stata ripristinata sei giorni dopo il terremoto e la stazione ferroviaria è tornata in funzione il terzo giorno.

Questo terremoto ha ucciso la madre del futuro presidente turkmeno Saparmyrat Nyýazow, (suo padre era morto durante la seconda guerra mondiale) e il resto della sua famiglia, lasciandolo orfano.[2] Gli aiuti alle vittime e i bisogni di prima necessità così come il ripristino delle infrastrutture sono stati forniti dall'esercito sovietico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ State registration number 0329700126, vol. 2, 1998, http://www.scgis.ru/russian/cp1251/h_dgggms/ca_2-1998.htm.
  2. ^ Sally N. Cummings, Power and Change in Central Asia, Taylor & Francis, 2004, p. 118, ISBN 978-0-203-16691-8.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]