Terminale virtuale

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Xterm in esecuzione su Linux

Un terminale virtuale (o emulatore di terminale), in informatica, è un programma o un servizio del sistema operativo che emula il comportamento di un terminale testuale. È notevolmente utilizzato nelle distribuzioni GNU/Linux.

Utilizzo del termine[modifica | modifica wikitesto]

GNOME Terminal
Konsole
PuTTY

Il suo nome deriva dai terminali dei primi computer multiutente, dei quali riproduce la rappresentazione di solo testo sul monitor e le combinazioni di tasti.

La frase terminale virtuale tende ad essere usato per riferirsi alle emulazioni fornite direttamente dal sistema operativo, come ad esempio nel caso delle console virtuali di FreeBSD[1] o di Linux[2], mentre invece un emulatore di terminale viene solitamente utilizzato per indicare i programmi che forniscono un'emulazione nell'ambito di un'interfaccia grafica.

Nei sistemi Unix e Unix-like un terminale virtuale è un'interfaccia a riga di comando sulla quale è solitamente in esecuzione una shell testuale che permette di eseguire anche programmi testuali, interagendo con essi attraverso i loro canali standard.[3]

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) What is a virtual console and how do I make more?, in Frequently Asked Questions for FreeBSD 5.X and 6.X. URL consultato il 2 giugno 2008.
  2. ^ (EN) Console generalities, in The Linux keyboard and console HOWTO, 12 ottobre 2002. URL consultato il 2 giugno 2008.
  3. ^ Definizione di finestra terminale, su bellevuelinux.org. URL consultato il 9 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2008).

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