Teologia della doppia alleanza

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La teologia dell'alleanza duale o teologia della doppia alleanza è una scuola di pensiero nella teologia cristiana riguardo all'importanza della Bibbia ebraica, che i cristiani chiamano Antico Testamento.

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Il giudaismo sostiene che nell'era post-diluvio esiste un patto universalmente vincolante tra Dio e l'uomo nella forma delle Sette Leggi di Noè [1][2][3], in aggiunta a un patto sinaitico unico che è stato stipulato tra Dio e gli Ebrei sul biblico Monte Sinai. Tuttavia, il giudaismo non ha storicamente sostenuto che esiste un patto separato per i gentili convertiti al Cristianesimo. In effetti, dal punto di vista di Maimonide, credere nella divinità di Gesù sarebbe una violazione della Legge di Noè.[4]

Il pensatore rabbinico del XVIII secolo Yaakov Emden ha persino affermato:

(EN)

«The original intention of Jesus, and especially of Paul, was to convert only the Gentiles to the seven moral laws of Noah and to let the Jews follow the Mosaic law — which explains the apparent contradictions in the New Testament regarding the laws of Moses and the Sabbath»

(IT)

«L'intenzione originaria di Gesù, e specialmente di Paolo, era di convertire solo i Gentili alle sette leggi morali di Noè e di far seguire agli ebrei la legge mosaica — il che spiega le apparenti contraddizioni nel Nuovo Testamento riguardo alle leggi di Mosè e al sabato.»

Più tardi, nel XX secolo, il teologo ebreo non ortodosso Franz Rosenzweig, in seguito ai suoi approcci con il Cristianesimo, nella sua opera Star of Redemption avanzò l'idea che «il cristianesimo riconosce il Dio degli ebrei, non come Dio ma come 'il Padre della Gesù Cristo.' Il cristianesimo stesso si ricollega al 'Signore' perché sa che il Padre può essere raggiunto solo attraverso di lui...Siamo tutti pienamente d'accordo su ciò che Cristo e la sua Chiesa significano per il mondo: nessuno può raggiungere salvo il Padre se non attraverso di lui. Nessuno può raggiungere il Padre! Ma la situazione è ben diversa per chi non deve raggiungere il Padre perché è già con Lui. E questo vale per il popolo d'Israele».[6]

Daniel Goldhagen, ex professore associato di scienze politiche all'Università di Harvard, ha anche suggerito nel suo libro A Moral Reckoning che la Chiesa cattolica romana dovrebbe cambiare la sua dottrina e il canone biblico in merito ad affermazioni che egli etichetta come antisemite, per indicare che «la via degli ebrei a Dio è legittima quanto la via cristiana».[7]

Ebraismo messianico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Giudaismo messianico.

David H. Stern, un teologo ebreo messianico, scrisse che si dice che la teologia del doppio patto abbia origine con Maimonide. Essa fu ripresa nel XX secolo dal filosofo ebreo Franz Rosenzweig e rielaborata dai teologi Reinhold Niebuhr e James Parkes.

Questi pensatori credono che il messaggio di Gesù non sia per gli ebrei ma per i gentili e che Giovanni 14:6[8] debba essere inteso così: "Io sono la via, la verità e la vita; e nessun gentile viene al padre se non per mezzo di me".[9] Stern afferma che il problema della teologia del doppio patto è che «sostituendo 'Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me' di Yeshua con 'Nessun gentile viene...' si fa una violenza inaccettabile al semplice senso del testo e a tutto il Nuovo Testamento».[10]

Decreto Apostolico[modifica | modifica wikitesto]

Giacomo il Giusto, il cui giudizio fu adottato nel Decreto Apostolico di Atti 15:19–29[11], nel 50 d.C. ca
Lo stesso argomento in dettaglio: Giudeo-cristianesimo.

Il Decreto Apostolico di Atti 15:19-29[12] è stato comunemente interpretato come un parallelo con la Legge di Noè.[13]

Sebbene oggi il Decreto Apostolico non sia più osservato da molte denominazioni cristiane , è ancora integralmente osservato dai greco-ortodossi.[14]

Parere di Papa Giovanni Paolo II[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la telogia supersessionista tradizionale, esemplificata nella bolla di papa Eugenio IV, pubblicata in occasione del Concilio di Firenze del 1431:

«La Santa Romana Chiesa... crede fermamente, professa e insegna che la materia relativa alla legge dell'Antico Testamento, della legge mosaica... dopochè la venuta di nostro Signore era stata da loro significata, è cessata e sono iniziati i sacramenti del Nuovo Testamento;... afferma che, dopo la promulgazione del Vangelo, non possono essere osservati senza la perdita della salvezza eterna. Pertanto, tutti coloro che dopo quel tempo osservano la circoncisione e il sabato e le altre prescrizioni del diritto, la santa Chiesa romana dichiara estranei alla fede cristiana e non minimamente idonei a partecipare alla salvezza eterna.»

Giovanni Paolo II ha sostenuto un maggiore dialogo tra cattolici ed ebrei, ma non ha sostenuto esplicitamente la teologia del doppio patto. Il 17 novembre 1980, Giovanni Paolo II ha tenuto un discorso agli ebrei di Berlino in cui ha discusso le sue opinioni sui rapporti cattolico-ebraici. In essa Giovanni Paolo II affermava che l'alleanza di Dio con il popolo ebraico non era mai stata revocata. Durante il discorso, Giovanni Paolo II ha citato l'enciclica Nostra Aetate, sostenendo che i cattolici si sforzeranno «di comprendere meglio tutto ciò che nell’Antico Testamento conserva un valore proprio e perpetuo..., poiché questo valore non è stato obliterato dall'ulteriore interpretazione del Nuovo Testamento, la quale al contrario ha dato all’Antico il suo significato più compiuto, cosicché reciprocamente il Nuovo riceve dall’Antico luce e spiegazione” (Nostra Aetate, II)».[16]

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Paolo di Tarso e il giudaismo.

Chiesa cattolica[modifica | modifica wikitesto]

Il cardinale Avery Dulles fu critico nei confronti della teologia della doppia alleanza, specialmente come intesa nel documento dell'USCCB dal titolo Reflections on Covenant and Mission.[17] Nell'articolo All in the Family: Christians, Jews and God furono raccolte prove dalla Scrittura, dai Padri della Chiesa e dai documenti ufficiali della Chiesa che la Chiesa cattolica non supporta la teologia del doppio patto.[18] Sebbene sia stato rimosso nell’edizione successiva (per ordine del Vaticano, in quanto traviserebbe l'editio typica), il Catechismo cattolico per adulti degli Stati Uniti del 2006 affermava:

(EN)

«The covenant that God made with the Jewish people through Moses remains eternally valid for them.»

(IT)

«L'alleanza che Dio fece con il popolo ebraico per mezzo di Mosè resta per loro eternamente valida.»

Nel giugno 2008 i vescovi decisero con un voto di 231 a 14 di rimuovere questo testo dalla successiva stampa del Catechismo, perché avrebbe potuto essere interpretato nel senso che gli ebrei possiedono una propria via di salvezza che non necessita di Cristo o della Chiesa.[20] Nell'agosto 2009, il Vaticano approvò la modifica e il testo rivisto afferma (in conformità con l'’’editio typica’’):

(EN)

«To the Jewish people, whom God first chose to hear his Word, 'belong the sonship, the glory, the covenants, the giving of the law, the worship and the promises; to them belong the patriarchs, and of their race, according to the flesh, is the Christ.'»

(IT)

«Al popolo ebraico, che Dio scelse per primo per ascoltare la sua Parola, «appartengono la filiazione, la gloria, le alleanze, il dono della legge, il culto e le promesse; a loro appartengono i patriarchi, e della loro razza, secondo la carne, è il Cristo»»

Protestanti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006, il protestante evangelico Jerry Falwell smentì un rapporto del Jerusalem Post secondo cui sosteneva la teologia del doppio patto:

(EN)

«I have been on record all 54 years of my ministry as being opposed to dual covenant theology... I simply cannot alter my deeply held belief in the exclusivity of salvation through the Gospel of Christ for the sake of political or theological expediency. Like the Apostle Paul, I pray daily for the salvation of everyone, including the Jewish people.»

(IT)

«Per tutti i 54 del mio ministero si è registrata la mia opposizione alla teologia della doppia alleanza. Semplicemente, io non posso alterare la mia profonda fede nell'esclusività della salvezza per tramite del Vangelo di Cristo per la ricerca di un qualche espediente politico o teologico. Come l'apostolo Paolo, io prego quotidianamente per la salvezza di ciascuno, inclusi gli Ebrei.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ BT Sanhedrin 57a
  2. ^ Mishneh Torah, Hilkhot M'lakhim 8:14
  3. ^ Encyclopedia Talmudit (Hebrew edition, Israel, 5741/1981, articolo Ben Noah, alla fine); si noti la variante di lettura di Maimonide e la bibliografia nelle note a piè di pagina
  4. ^ Maimonides, Peirush HaMishnha on Avodah Zarah 1.3, and his rulings in Hilchos Avoda Zarah 9:4, Hilchos Ma'achalos Asuros 11:7 and Hilchos Melachim 11:4
  5. ^ Appendice al "Seder 'Olam" pp. 32b-34b, Amburgo, 1752 come citato dalla Jewish Encyclopedia alla voce Gentile
  6. ^ Nahum N. Glatzer, Franz Rosenzweig: His Life and Thought (New York: Schocken Books, 1961), p. 341.
  7. ^ Mark Riebling, Jesus, Jews, and the Shoah, in National Review, 27 gennaio 2003. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2007).
  8. ^ Giovanni 14:6, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  9. ^ David H. Stern, "Jewish New Testament Commentary", p. 196, Jewish New Testament Publications, Inc., 1992.
  10. ^ Archived copy (PDF), su baruchhashemsynagogue.org. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2010).
  11. ^ Atti 15:19–29, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  12. ^ Atti 15:19-29, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  13. ^ The Acts of the Apostles (The Anchor Yale Bible Commentaries), Yale University Press (2 dicembre 1998), ISBN 0-300-13982-9, capitolo V
  14. ^ Karl Josef von Hefele, commentary on canon II of Gangra
  15. ^ Primary texts from the history of the relationship…, in Dialogika resources 06, CCJR. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  16. ^ Charles Wojtyła, 3, su Meeting of John Paul II with the Representatives of the Jewish Community, Mainz, w2.vatican.va, Vaticano, Roma, IT, Santa Sede, 17 novembre 1980.
  17. ^ Covenant and Mission, America magazine
  18. ^ Forrest e Palm, All in the Family: Christians, Jews and God, in Lay Witness, luglio-agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2009).
  19. ^ United States Catholic Catechism for Adults, Washington, DC: United States Conference of Catholic Bishops, 2006.
  20. ^ O'Brien, Bishops Vote to Revise U.S. Catechism on Jewish Covenant with God, su usccb.org, CNS (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2015).
  21. ^ U.S. Bishops get Vatican 'Recognitio' for Change in Adult Catechism, su usccb.org, USCCB, settembre 2009. URL consultato il 4 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2011).
  22. ^ Jerusalem Post, 2006-03-02, Hagee, Falwell deny endorsing 'dual covenant'

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]