Teatro Dilillo

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Teatro Dilillo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Divisione 1Puglia
LocalitàBarletta
IndirizzoCorso Garibaldi 35-43
Coordinate41°19′05.25″N 16°16′47.81″E / 41.318125°N 16.279948°E41.318125; 16.279948
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1920-1924
StileArt déco
Usouffici
Realizzazione
ArchitettoArturo Boccassini
CommittenteRuggero Di Lillo, Luigi Doronzo, Di Serio

L'ex teatro Dilillo (già Politeama Moderno) è un edificio civile situato su corso Garibaldi a Barletta.

Il teatro fu edificato nel 1924, ma in seguito fu adibito a cinema fino alla sua definitiva riconversione in uffici agli inizi degli anni novanta.[1] La facciata integra, tutelata dalla Soprintendenza, rappresenta un valido esempio di art déco.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il teatro venne voluto dagli impresari Ruggero Di Lillo, Luigi Doronzo e Di Serio, e fu progettato dall'ingegnere Arturo Boccassini. La posa della prima pietra avvenne l'8 dicembre 1920 e i lavori, durati circa tre anni, terminarono con l'inaugurazione ufficiale nel gennaio 1924. Nato come "Politeama Moderno", fu gestito da Di Lillo e Doronzo, che dal giorno di apertura fino al secondo dopoguerra vi tennero concerti, opere di prosa e convegni; a partire dal 1936 propose anche stagioni liriche. Il teatro era punto fisso nelle migliori riviste di settore dell'epoca[2] e veniva rappresentato come un ottimo esempio di vivacità culturale cittadina.[3] A cominciare dal 1940 divenne ufficialmente "cinema-teatro", il primo a Barletta.[4]

Nel 1984 il teatro fu sottoposto a vincolo, ma pochi anni dopo buona parte della struttura venne demolita in un'operazione di speculazione edilizia, mantenendo solamente la facciata liberty e déco, e provocando anche proteste e sdegno tra la popolazione e le associazioni culturali. Al piano terra l'edificio ospita la sede cittadina centrale delle Poste Italiane, mentre ai piani superiori ci sono uffici.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Archivio studi adriatici (PDF), su asa.archiviostudiadriatici.it.
  2. ^ Fondazione Centro studi cinematografia (PDF), su fondazionecsc.it.
  3. ^ Fondazionr centro studi cinematografia (PDF), su fondazionecsc.it.
  4. ^ Cinema-Teatro Di Lillo, su miacittavirtuale.it. URL consultato il 17 aprile 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]