Tarentola bischoffi

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Tarentola bischoffi
Tarentola bischoffi
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Classe Reptilia
Ordine Sauria
Sottordine Squamata
Infraordine Gekkota
Famiglia Phyllodactylidae
Genere Tarentola
Sottogenere Makariogecko
Specie T. bischoffi
Nomenclatura binomiale
Tarentola bischoffi
Joger, 1984
Sinonimi

Tarentola boettgeri bischoffi
Joger, 1984
Tarentola delalandii
Bacallado & Oromi, 1974
Tarentola (Makariogecko) bischoffi
Carranza et al., 2000[1]

Tarentola bischoffi Joger, 1984 è un piccolo sauro della famiglia Phyllodactylidae, endemico dell'arcipelago delle Isole Selvagge.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Molto simile alla tarantola di Gran Canaria, della quale era considerata una sottospecie, si distingue da quest'ultima per le dimensioni ridotte, il minor numero di lamelle sotto le dita, protuberanze sulle squame dorsali e interorbitali ed il numero di strisce trasversali sulla schiena: cinque invece di sei.[2]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie notturna.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si ciba probabilmente di artropodi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale della specie è limitato all'arcipelago delle Isole Selvagge.[3]

Predilige le zone rocciose e costiere, trovando rifugio nei nidi degli uccelli marini.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Considerata inizialmente una sottospecie della tarantola di Gran Canaria, venne poi riclassificata come una specie a sé. La IUCN Red List non riconosce la specie, continuando a considerarla una sottospecie di T. boettgeri.[1][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Tarentola bischoffi JOGER, 1984, su The Reptile Database, Zoological Museum Hamburg. URL consultato il 7 settembre 2015.
  2. ^ (ES) Perenquén de Boettger – Tarentola boettgeri Steindachner, 1891 (PDF), su Enciclopedia virtual de los vertebrados españoles, Museo Nacional de Ciencias Naturales CSIC, 6 maggio 2015. URL consultato il 7 settembre 2015.
  3. ^ a b (EN) Paulo Sá-Sousa, Jose Antonio Mateo Miras, Valentin Pérez-Mellado, Iñigo Martínez-Solano, Tarentola boettgeri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 7 settembre 2015.

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