Tarconte

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Tarconte
SagaEneide
Caratteristiche immaginarie
Sessomaschio

Tarconte (Tarchun-us in lingua etrusca) è un eroe della mitologia etrusca.

Figlio di primo letto di Telefo, re della Misia (regione confinante con la Troade), condusse insieme al fratello Tirreno una migrazione dalla Misia in Etruria. A lui è attribuita, insieme a Tirreno, la fondazione della dodecapoli etrusca, il cui nucleo centrale fu Tarquinia, che da lui prese il nome (Tarchu-na in lingua etrusca).[1] Divenne, quindi, ecista di queste genti, grazie al fratello.[1]

Egli appare nell'Eneide come capo di tutti gli Etruschi e alleato di Enea nella guerra contro Mezenzio e Turno, dove abbatte il giovane tiburtino Venulo [2]: l'episodio in questione è stato immortalato in un'incisione di Bartolomeo Pinelli (Lotta tra Tarconte e Venulo).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Strabone, Geografia, V, 2,2.
  2. ^ Eneide, Libro VIII.506, 603; X.153, 290; XI.727, 746