Talismano

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Ciondolo-reliquiario del IX secolo che secondo la leggenda sarebbe un talismano appartenuto a Carlo Magno, oggi conservato nel Palazzo del Tau a Reims (Francia)

Un talismano è un oggetto, solitamente di piccole dimensioni, a cui vengono attribuite proprietà magiche, propiziatorie e portafortuna. Il talismano, pertanto, non è da confondere con l'amuleto, che ha piuttosto una funzione apotropaica (cioè per allontanare il malocchio).[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

La parola "talismano" risale agli anni 1630 e discende dal persiano telsaman (o tilsaman), "figura magica" o "oroscopo"[senza fonte] e dall'arabo tilsam, un termine che proviene a sua volta dal greco bizantino télesma (τέλεσμα), ovvero "completamento",[2] nome dato alle statue delle divinità pagane consacrate con operazioni di teurgia nel Basso Impero, che furono considerate come malefiche (nel XVI secolo si indicarono "talismani" i sacerdoti idolatri e i musulmani).[non chiaro]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Salvatore Brizzi, Amuleti e talismani, su salvatorebrizzi.com, La Porta d'Oro, 14 marzo 2018.
  2. ^ (EN) talisman, su etymonline.com. URL consultato il 15 dicembre 2020.

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