Superammasso dell'Aquario (SCl 205)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Superammasso dell'Acquario
Superammasso di galassie
Dati osservativi
CostellazioneAquario
Ascensione retta23h 07m 03.5s
Declinazione-20° 01′ 46″
Distanza772,9 milioni di a.l.
(237 milioni di pc)
Redshift0,056898
Caratteristiche fisiche
TipoSuperammasso di galassie
Caratteristiche rilevantinumero ammassi: 19
Altre designazioni
SCl 205, Aquarius Supercluster, [EET94] SCG 118, [EET94] SCG 120
Mappa di localizzazione
Superammasso dell'Aquario
Categoria di superammassi di galassie

Coordinate: Carta celeste 23h 07m 03.5s, -20° 01′ 46″

Il Superammasso dell'Aquario (SCl 205) è un superammasso di galassie situato nella costellazione dell'Acquario alla distanza di 237 milioni di parsec dalla Terra (circa 770 milioni di anni luce)[1][2].

È citato in alcuni cataloghi Superammasso dell'Aquario A, come il Superammasso dell'Aquario A o SCl 210, che è più distante[1][2][3].

È formato dagli ammassi di galassie Abell 2456, Abell 2459, Abell 2462, Abell 2480, Abell 2492, Abell 2500, Abell 2502, Abell 2523, Abell 2528, Abell 2538, Abell 2539, Abell 2541, Abell 2556, Abell 2566, Abell 2596, Abell 2599, Abell 2600, Abell 2605 e Abell 3985[1][2][4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Maret Einasto, Erik Tago e Jaak Jaaniste, The Supercluster-Void Network I. The Supercluster Catalogue and Large-Scale Distribution, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, vol. 123, n. 1, pp. 119-133, DOI:10.1051/aas:1997340. URL consultato il 23 gennaio 2016.
  2. ^ a b c M. Einasto, J. Einasto e E. Tago, Optical and X-ray clusters as tracers of the supercluster-void network. I Superclusters of Abell and X-ray clusters, in The Astronomical Journal, vol. 122, n. 5, pp. 2222-2242, DOI:10.1086/323707. URL consultato il 23 gennaio 2016.
  3. ^ M. Chow-Martínez, H. Andernach e C. A. Caretta, Two New Catalogues of Superclusters of Abell/ACO Galaxy Clusters out to redshift 0.15, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 445, n. 4, 4 novembre 2014, pp. 4073-4085, DOI:10.1093/mnras/stu1961. URL consultato il 23 gennaio 2016.
  4. ^ M. Einasto, J. Einasto e E. Tago, The Structure of the Universe Traced by Rich Clusters of Galaxies, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 269, 1º luglio 1994, p. 301, DOI:10.1093/mnras/269.2.301. URL consultato il 23 gennaio 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Oggetti del profondo cielo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di oggetti non stellari