Suore della Sacra Famiglia di Urgell

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Le Suore della Sacra Famiglia di Urgell (in spagnolo Hermanas de la Sagrada Familia de Urgell) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.F.U.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ana María Janer, fondatrice della congregazione

Le origini della congregazione risalgono al 1858, quando Josep Caixal i Estradé, vescovo di Urgel, chiamò Ana María Janer Anglarill (1800-1885), delle suore della Carità di Cervera, a lavorare nell'ospedale di Seo de Urgel.[2]

La Janer Anglarill giunse a Seo de Urgel nel 1859 e creò una comunità di religiose con la regola delle suore di Cervera, di ispirazione vincenziana. La comunità di Cervera si unì a quella di Urgel e riconobbe come superiora la Janer Anglarill:[2] la congregazione si sviluppò rapidamente e sorsero numerose filiali; nel 1874 presero il titolo di suore della Sacra Famiglia.[3]

Presto la congregazione si sviluppò anche all'estero: nel 1911 sorsero filiali in Argentina e nel 1932 in Belgio. La guerra civile spagnola causò gravi difficoltà alle suore in patria, che videro le loro comunità disperse.[3]

La congregazione ottenne il pontificio decreto di lode il 3 luglio 1899 e l'approvazione definitiva della Santa Sede il 10 aprile 1906; le sue costituzioni vennero approvate definitivamente il 2 febbraio 1908.[4]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le suore della Sacra Famiglia si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù e all'assistenza agli anziani e agli ammalati.

Le suore sono presenti in Europa (Andorra, Italia, Spagna), nelle Americhe (Argentina, Cile, Colombia, Messico, Paraguay, Perù, Uruguay) e in Guinea Equatoriale;[5] la sede generalizia è a Rubí.[1]

Alla fine del 2008 la congregazione contava 311 religiose in 52 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1635.
  2. ^ a b C. Arcalís, DIP, vol. VIII (1988), col. 135.
  3. ^ a b C. Arcalís, DIP, vol. VIII (1988), col. 136.
  4. ^ C. Arcalís, DIP, vol. VIII (1988), coll. 134-135.
  5. ^ Nota de prensa (PDF) [collegamento interrotto], su janer.esc.edu.ar. URL consultato il 31 marzo 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Milano, Edizioni paoline, 1974-2003.

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