Suore della Sacra Famiglia di Thrissur

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Le Suore della Sacra Famiglia (in inglese Holy Family Sisters) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla C.H.F.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione fu fondata nel Kerala da Mariam Thresia Chiramel Mankidyan (1876-1926). Rimasta orfana, nel 1902 entrò in contatto con Joseph Vithayathil, parroco di Puthenchira, e iniziò a dedicarsi all'apostolato in favore delle famiglie povere e bisognose della parrocchia.[2]

Alla sua opera si unirono presto tre compagne: il loro impegno suscitò critiche e calunnie, perché il costume sociale non permetteva alle giovani donne di dedicarsi ad alcuna attività fuori casa; l'ampia fama acquistata dalla Chiramel Mankidyan a causa di fenomeni come ossessioni diaboliche, stimmate e apparizioni di santi e anime purganti, inoltre, suscitò sospetti nel vescovo di Thrissur, Giovanni Menacherry, che nel 1912 obbligò la donna a ritirarsi nel monastero delle carmelitane di Ollur.[2]

Poco tempo dopo, con il consenso del vescovo, la Chiramel Mankidyan poté tornare a Puthenchira, dove don Vithaytil fece erigere per lei una casa di preghiera. Il 13 maggio 1914 la casa fu trasformata in convento; il 14 maggio 1914 il vescovo ricevette i voti della fondatrice e ammise come postulanti le sue tre compagne.[2]

Alla morte della fondatrice la congregazione contava tre case; don Vithaytil le succedette nel governo dell'istituto e nel 1942 fu eletta la prima superiora generale.[2]

In origine le suore adottarono le costituzioni delle Suore della Sacra Famiglia di Bordeaux, che vennero più volte riviste negli anni, riformate dopo il Concilio Vaticano II e approvate il 6 gennaio 1978;[2] la congregazione ottenne il riconoscimento pontificio il 1º aprile 1978.[3]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le suore si dedicano alle opere di misericordia, all'apostolato della famiglia, all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù, all'assistenza ad ammalati e orfani.[3]

Oltre che in India, le suore sono presenti in Germania, in Italia, nel Kuwait e negli Stati Uniti d'America;[3] la sede generalizia, dal 1970, è a Mannuthy.[1]

Nel 2007 la congregazione contava 2.142 religiose in 214 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1692.
  2. ^ a b c d e D. Kantirathingal, DIP, vol. VIII (1988), col. 133.
  3. ^ a b c D. Kantirathingal, DIP, vol. VIII (1988), col. 134.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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