Sturnira thomasi

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Sturnira thomasi
Immagine di Sturnira thomasi mancante
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaPhyllostomidae
SottofamigliaStenodermatinae
GenereSturnira
SpecieS.thomasi
Nomenclatura binomiale
Sturnira thomasi
de la Torre & Schwartz, 1966

Sturnira thomasi (de la Torre & Schwartz, 1966) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi diffuso nelle Piccole Antille.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 80 e 82 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 45,9 e 48,1 mm, la lunghezza del piede tra 13 e 16 mm, la lunghezza delle orecchie tra 17 e 19 mm.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga, densa e setosa. Le parti dorsali sono bruno dorate scure, mentre le parti ventrali sono giallo-brunastre. Sono presenti dei ciuffi di lunghi peli brillanti intorno a delle ghiandole situate su ogni spalla. Il muso è corto e largo. La foglia nasale è ben sviluppata e lanceolata, con la porzione anteriore saldata al labbro superiore. Le orecchie sono corte, triangolari, con l'estremità arrotondata ed ampiamente separate. Il trago è corto ed affusolato. Le ali sono attaccate posteriormente sulle caviglie. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ridotto ad una frangia di peli lungo la parte interna degli arti inferiori. Il calcar è rudimentale. Il cariotipo è 2n=30 FNa=56.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di frutta.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Femmine che allattavano sono state catturate nel mese di luglio.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa sulle isole caraibiche di Montserrat e Guadalupa.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato l'areale limitato e il declino della popolazione a causa della perdita del proprio habitat, classifica S.thomasi come specie vulnerabile (VU).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Dávalos, L. & Rodriguez, A. 2008, Sturnira thomasi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Sturnira thomasi, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Knox Jones & Genoways, 1975.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Knox Jones Jr. J & Genoways HH, Sturnira thomasi, in Mammalian Species, n. 68, 1975.
  • Alfred L. Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404

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