Stormfront

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Stormfront
sito web
Logo
Logo
URLwww.stormfront.org
LinguaInglese e afrikaans
ProprietarioDon Black

Stormfront è un forum di discussione su internet, caratterizzato dal fatto di dare espressione a posizioni di nazionalismo bianco, supremazia bianca[1], antisemitismo e neonazismo[2][3]; è indicato anche come il più grande sito di incitamento all'odio presente in Internet[4][5][6].

Il sito va on line nei primi anni novanta e nel 1995 diviene il sito web di riferimento dell'ex-leader del Ku Klux Klan, Don Black[7]. Riceve l'attenzione dei media statunitensi nel 2000 dopo essere diventato il soggetto principale di un documentario denominato Hate.com. Stormfront ha più volte propagandato teorie o interpretazioni di eventi dell'attualità politica e della storia funzionali all'agenda politica dei suprematisti bianchi: tra queste, una delle più celebri è quella riguardante gli assalti alle fattorie in Sudafrica nei territori a maggioranza bianca[8], presentata da Stormfront come la prova di un presunto piano genocida operato dai sudafricani neri[9].

Il sito è stato bloccato in Francia, Germania e Italia[10][11][12].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

David Duke, esponente di spicco del Ku Klux Klan, diventò deputato della Louisiana nel 1990 con una campagna che vide debuttare la testata Stormfront[13]. Il nome venne scelto per darsi una connotazione di fronte politico o militare (come la Stoßtrupp o le Sturmabteilung nella Germania nazista). Nel marzo 1995 Stormfront diventa un sito web. Nel 2002 gli utenti registrati al sito erano 5.000, per arrivare a 52.000 nel giugno 2005; nel dicembre 2008, per effetto delle reazioni all'elezione di Barack Obama, primo presidente afroamericano, gli utenti arrivano a 133.000[13]. Dieci anni dopo, al 31 dicembre 2018, gli utenti registrati sono 338.000.

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

In Italia venne alla ribalta per avere pubblicato una blacklist di ebrei italiani appartenenti al mondo della cultura, della politica, dell'informazione e della televisione[7]: nella lista erano menzionati Gad Lerner, Carlo De Benedetti, Roberto Saviano, Franco Bernabè, Susanna Tamaro, David Sassoli, gli Elkann, Enrico Mentana, Corrado Augias, Antoine Bernheim, Maurizio Molinari, Clemente Mimun, Alessandro Haber, Luca Barbareschi, Arnoldo Foà e Franca Valeri[14]. Nel novembre 2012 Polizia postale e Digos hanno notificato delle ordinanze di custodia cautelare in carcere a tre moderatori del sito e un altro soggetto. Gli arrestati sono indagati per delitti realizzati su internet per incitamento all'odio razziale e antisemitismo. Il sito, con provvedimento richiesto dal pubblico ministero ed emesso dal Giudice per le indagini preliminari, è stato reso inaccessibile dall'Italia.[12][15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tra le fonti che considerano Stormfront un sito caratterizzato da nazionalismo e "supremazia bianca" vi sono:
  2. ^ Biografia di David Duke in Italiano, su veraopposizione, 21 gennaio 2012. URL consultato il 30 agosto 2017.
  3. ^ Tra le fonti che considerano Stormfront un website antisemita e neonazista vi sono le seguenti:
    • T.K. Kim, Electronic Storm – Stormfront Grows a Thriving Neo-Nazi Community, in Intelligence Report, n. 118, Southern Poverty Law Center, Summer 2005. URL consultato il 30 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2008).
    • Y Zhou, Reid E, Qinj, Chen H, and Lai G, U.S. Domestic Extremist Groups on the Web: Link and Content Analysis (PDF), su ai.arizona.edu, University of Arizona, 2008. URL consultato il 27 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2010).
      «Stormfront.org, a neo-Nazi’s Web site set up in 1995, is considered the first major domestic “hate site” on the World Wide Web because of its depth of content and its presentation style which represented a new period for online right-wing extremism»
    • Rob Eshman, Jewish Money, in The Jewish Journal, 23 dicembre 2008.
      «Earlier this week, when I entered the search terms "Madoff" and "Jewish" into Google, the top responses included JewishJournal.com and stormfront.org, a neo-Nazi Web site.»
    • Joe Hildebrand, RSL slams Australia Day hijack, in The Daily Telegraph, News Corporation, 1º gennaio 2008.
      «Much of the activity has been co-ordinated through the neo-Nazi website Stormfront, whose Australian arm is moderated by 18-year-old Newcastle resident Rhys McLean.»
    • Ezra Levant, Mark Steyn. Shakedown: How Our Government Is Undermining Democracy in the Name of Human Rights. McClelland & Stewart, 2009, ISBN 978-0-7710-4619-3, p. 208. "A particularly rough stretch of road is a neo-Nazi website called Stormfront.org."
    • Jeffrey Kaplan, Heléne Lööw. The Cultic Milieu: Oppositional Subcultures in an Age of Globalization. Rowman Altamira, 2002, ISBN 978-0-7591-0204-0, p. 224. "Also, Web Pages such as ...'Stormfront'... in addition to racist, anti-Semitic, and neo-Nazi messages and illustrations, provide links..."
    • James Friedman. Reality Squared: Televisual Discourse on the Real. Rutgers University Press, 2002, ISBN 978-0-8135-2989-9, p. 163. "Stormfront provides its viewers with... a general store stocked with Ku Klux Klan (KKK) and neo-Nazi literature and music..."
    • Peter Katel, "Hate Groups: Is Extremism on the Rise in the United States?", in CQ Researcher (ed.). Issues in Terrorism and Homeland Security, SAGE, 2010, ISBN 978-1-4129-9201-5, p. 79. "...a March 13 Web post by Poplawski to the neo-Nazi Web site Stormfront."
    • Zev Garber. Mel Gibson's Passion: The Film, the Controversy, and its Implications. Purdue University Press, 2006, ISBN 978-1-55753-405-7, p. 147. "...Internet websites (e.g. Angry White Female web-page, Vanguard News Network, Christian Identity website, Stormfront Neo-Nazi website, National Alliance website...)"
    • Mark Crispin Miller. Fooled Again: The Real Case for Electoral Reform. Basic Books, 2007, ISBN 978-0-465-04580-8 p. 461. "...appearing on such ultra-rightist websites as Free Republic and the neo-Nazi outfit Stormfront (“WHITE PRIDE WORLD WIDE”)."
    • Markos Moulitsas. American Taliban: How War, Sex, Sin, and Power Bind Jihadists and the Radical Right, Polipoint Press, 2010, ISBN 978-1-936227-02-0 P. 56. "Poplawski was active on white supremacist and neo-Nazi Stormfront internet forums."
    • Andrew Martin, Patrice Petro. Rethinking Global Security: Media, Popular Culture, and the "War on terror". Rutgers University Press, 2006, ISBN 978-0-8135-3830-3, p. 174. "...9/11 Internet chat-room discussions, including radical hate-group sites like the neo-Nazi Stormfront.org."
    • John Gorenfeld, Barry W. Lynn. Bad Moon Rising: How Reverend Moon Created the Washington Times, Seduced the Religious Right, and Built an American Kingdom, Polipoint Press, 2008, ISBN 978-0-9794822-3-6, p. 68. "She has even written in to neo-Nazi Web site Stormfront, geeking out together on Peter Jackson's film adaptation;..."
  4. ^ Tra le fonti che considerano Stormfront come il più grande sito d'odio:
  5. ^ Oscurato Stormfront,«il più grande sito d'odio» - VanityFair.it, in VanityFair.it, 1353060000. URL consultato il 30 agosto 2017.
  6. ^ Arrestato l'ideologo del sito nazista Stormfront voleva colpire i campi rom - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 30 agosto 2017.
  7. ^ a b Neonazisti, la lista della vergogna Ecco i nomi degli ebrei italiani, La Repubblica
  8. ^ Stormfront, su stormfront.org (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2018).
  9. ^ Andrea Virga, Il mito razzista del "genocidio dei bianchi" in Sudafrica, Osservatorio Globalizzazione, 4 febbraio 2020
  10. ^ Su Stormfront una lista di chi aiuta gli immigrati. URL consultato il 30 agosto 2017.
  11. ^ Operazione Stormfront: arresti, perquisizioni e sito oscurato, in Today. URL consultato il 30 agosto 2017.
  12. ^ a b Marco Pasqua, Forum neonazista Stormfront, operazione di polizia postale e Digos: arresti e perquisizioni in tutta Italia, in HuffPost, 19 novembre 2012. URL consultato il 23 marzo 2023.
  13. ^ a b Don Black, il suprematista che ispira i neonazi italiani, su LaStampa.it. URL consultato il 30 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2017).
  14. ^ Gli imbecilli e noi ebrei italiani "influenti" | Gad Lerner, in Gad Lerner, 12 gennaio 2011. URL consultato l'8 ottobre 2017.
  15. ^ Odio razziale e antisemitismo, 4 arresti. In manette ideologo di Stormfront.org, in il Fatto Quotidiano, 16 novembre 2012. URL consultato il 23 marzo 2023.
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