Stephen M. Larson

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Stephen M. Larson (...) è un astronomo statunitense.

Stephen M. Larson è un planetologo che lavora presso il Lunar and Planetary Laboratory gestito dal Dipartimento di Scienze planetarie dell'Università dell'Arizona[1]. In campo astronomico Larson si è occupato principalmente di asteroidi e in particolare di comete[2], pubblicando dal 1967[3] al 2018[4] articoli su questi due tipi di oggetti celesti. È membro dell'Unione Astronomica Internazionale (IAU)[5]. Oltre che di Astronomia si occupa di archeologia[6][7][8].

Studi sulle comete[modifica | modifica wikitesto]

Per effettuare le sue ricerche sulle comete Larson si è occupato in particolare di studiare le loro immagini e i loro spettri[9]. Nei primi anni 80, nel quadro della campagna mondiale International Halley Watch (IHW) istituita per lo studio della cometa di Halley, Larson ha digitalizzato immagini della cometa di Halley riprese nel 1910 per studiarne la chioma e il falso nucleo[10][11]. Negli anni successivi continuando i suoi studi cometari ha ideato algoritmi per l'elaborazione digitale delle immagini cometarie[12], uno di questi, il filtro Larson-Sekanina, è molto usato dagli astronomi professionisti e dilettanti.

Scoperte[modifica | modifica wikitesto]

Ha coscoperto un satellite del pianeta Saturno, Telesto[13].

Ha coscoperto con Carl W. Hergenrother[14] due asteroidi: il 5 aprile 1994 l'asteroide (306387) 1994 GR8[15] e il 28 gennaio 2005 l'asteroide (85316) 1995 BA4[16].

Tra il 2005 ed il 2014 ha scoperto sei comete di cui una cometa non periodica, C/2009 F1 Larson e cinque comete periodiche, 250P/Larson, 261P/Larson, 374P/Larson, 382P/Larson e 413P/Larson.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Gli è stato dedicato un asteroide, 3690 Larson[17].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Steve Larson, su Lunar and Planetary Laboratory & Department of Planetary Sciences | The University of Arizona, 10 giugno 2016. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  2. ^ Near-Earth Asteroid Search Programs
  3. ^ (EN) W. K. Hartmann & Stephen M. Larson, Angular momenta of planetary bodies, Icarus, vol 7, n. 1-3, pag. 257-260, 1967
  4. ^ A binary main belt comet
  5. ^ International Astronomical Union | IAU, su www.iau.org. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  6. ^ Stephen M. Larson, The Tumamoc Hill Site near Tucson, Arizona, in Kiva, vol. 38, n. 2, 1972, pp. 95–101. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  7. ^ Stephen M. Larson, The Material Culture Distribution on the Tumamoc Hill Summit, in Kiva, vol. 45, n. 1/2, 1979, pp. 71–81. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  8. ^ University of Arizona, Tumamoc Hill Cultural Resources Policy and ManagementPlan, settembre 2008
  9. ^ A SYSTEMATIC PROGRAM OF COMETARY SPECTROSCOPY
  10. ^ (EN) Zdenek Sekanina & Stephen M. Larson, Coma morphology and dust-emission pattern of periodic Comet Halley. II - Nucleus spin vector and modeling of major dust features in 1910, Astronomical Journal, vol. 89, settembre 1984, pag. 1408-1425
  11. ^ The Comet Halley Archive SUMMARY VOLUME, agosto 1991 (22,37 megabit)
  12. ^ (EN) Stephen M. Larson & C. D. Slaughter, Evaluating Some Computer Enhancement Algorithms that Improve the Visibility of Cometary Morphology , Asteroids, Comets, Meteors 1991, Lunar and Planetary Society, Houston, pag. 337, dicembre 1992
  13. ^ (EN) J. W. Fountain & Stephen M. Larson, A new satellite of Saturn, Science, vol. 197, 26 agosto 1977, pag. 915-917
  14. ^ Minor Planet Discoverers (Alphabetically), su minorplanetcenter.net. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  15. ^ M.P.C. 23426 del 25 maggio 1994
  16. ^ M.P.C. 24665 del 15 febbraio 1995
  17. ^ M.P.C. 12975 del 2 aprile 1988
Controllo di autoritàORCID (EN0000-0002-7681-8445