Stazione di Monte Porzio Catone

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Monte Porzio Catone
stazione ferroviaria
Veduta della stazione in una foto d'epoca
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMonte Porzio Catone
Coordinate41°48′48.53″N 12°42′59.39″E / 41.81348°N 12.716497°E41.81348; 12.716497
Lineeferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1916
Soppressione1944
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari2 + 1 scalo
DintorniMonte Porzio Catone

La stazione di Monte Porzio Catone era una stazione ferroviaria al servizio del comune omonimo. Essa si trovava sulla diramazione San Cesareo-Frascati della ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone, aperta nel 1916 e chiusa nel 1944.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione venne inaugurata il 12 giugno 1916 in concomitanza con l'apertura della diramazione su cui è posta[1].

Venne inizialmente chiusa al traffico a causa degli ingenti danni della seconda guerra mondiale[2] e definitivamente soppressa nel 1944[1].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione disponeva di un fabbricato viaggiatori sopraelevato rispetto ai binari e di due banchine collegate tra loro tramite attraversamenti a raso che servivano i tre binari dell'impianto[3]. Vi era anche uno scalo merci, poi smantellato, composto da un piano caricatore, da un apposito magazzino e da un binario di raccordo servito dalla seconda banchina[3].

Dopo la soppressione dal piazzale binari è stato ricavato un parco pubblico.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione era interessata, oltre al traffico passeggeri, anche dal traffico merci come testimoniava lo scalo dell'impianto[3].

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione disponeva di:

  • Biglietteria a sportello Biglietteria a sportello
  • Sala d'attesa Sala d'attesa
  • Servizi igienici Servizi igienici[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b La Storia
  2. ^ La ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone - Il tracciato, coll. est.
  3. ^ a b c d Si veda la foto storica nell'infobox

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimiliano Valenti, Ager Tusculanus: (IGM 150 3. NE-2. NO), L.S. Olschki, 2003.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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