Coordinate: 40°23′16.3″N 9°00′44.98″E

Stazione di Bottida

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Bottida
stazione ferroviaria
La fermata pochi anni dopo la chiusura della linea.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBottidda
Coordinate40°23′16.3″N 9°00′44.98″E
Altitudine358 m s.l.m.
LineeTirso-Chilivani
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1893
Soppressione1969
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari2

La stazione di Bottida[1][2] è stata una fermata ferroviaria posta lungo la ex linea ferroviaria a scartamento ridotto Tirso-Chilivani, a servizio del comune di Bottidda.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto fu realizzato a fine Ottocento per conto della Società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna, concessionaria della costruenda linea tra Chilivani e la stazione di Tirso, venendo aperto all'esercizio il 1º aprile 1893[3] insieme al tronco Tirso-Ozieri che ultimò la ferrovia. Da notare come la fermata per tutta la sua storia fu identificata con la denominazione "Bottida"[2][1][4], differente dalla grafia in uso per il toponimo del comune in cui era ubicata, "Bottidda".

La fermata servì il comune del Goceano sia per il servizio viaggiatori che merci per i decenni a seguire, passando insieme all'intera rete SFSS alla gestione della Ferrovie Complementari della Sardegna nel 1921, terminando l'attività il 31 dicembre 1969[5], data in cui cessò il servizio ferroviario sulla Tirso-Chilivani, le cui relazioni furono sostituite con autocorse. Lo scalo fu successivamente abbandonato negli anni a seguire.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Lo scalo, posto a sud-est dell'abitato di Bottidda a ridosso della SS 128 Bis, presentava caratteristiche di fermata passante ed era dotato di due binari[4] a scartamento da 950 mm. Oltre al binario di corsa era presente un tronchino[4] destinato principalmente al servizio merci, per cui l'impianto era dotato di un apposito piano caricatore coperto[4]. Nonostante questa configurazione del piano del ferro l'impianto era classificato dal gestore come stazione di terza classe[6].

Nell'area era presente un fabbricato viaggiatori[4] nei classici canoni architettonici degli edifici di questo tipo realizzati dalle SFSS: si trattava di una costruzione a due livelli a pianta rettangolare e con tetto a falde, dotata di tre accessi sul lato binari[4], di cui permangono i resti in loco.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La fermata fu servita dalle relazioni merci e viaggiatori espletate dalle SFSS e in seguito dalle FCS.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'attività ferroviaria la struttura era dotata di una sala d'attesa.

  • Sala d'attesa Sala d'attesa

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Altara, pp. 217,220.
  2. ^ a b Tirso-Chilivani (orario 1º giugno 1969), su Archiviofondazionefs.it, Fondazione FS Italiane, 1969. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  3. ^ Altara, p. 165.
  4. ^ a b c d e f Luigi Prato e Gavino Nurra, Stazione di Bottida, su lestradeferrate.it. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  5. ^ Altara, p. 186.
  6. ^ Luigi Prato e Gavino Nurra, La ferrovia Chilivani-Tirso, su lestradeferrate.it. URL consultato il 30 dicembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]