Coordinate: 45°41′50.46″N 8°17′15.23″E

Stazione di Bornate-Rondò

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bornate-Rondò
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBornate
Coordinate45°41′50.46″N 8°17′15.23″E
Lineeferrovia Grignasco-Coggiola
Storia
Stato attualeDemolita
Attivazione1908
Soppressione1935
Caratteristiche
TipoFermata passante in superficie
Binari1

La stazione di Bornate-Rondò era una fermata ferroviaria della linea Grignasco-Coggiola.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Bornate venne raggiunta dalla ferrovia nel 1908 e la fermata venne inaugurata in concomitanza all'attivazione della ferrovia il 10 maggio dello stesso anno[1].

Il 9 febbraio 1935 venne dismessa a causa della chiusura della linea[1].

In seguito l'intera fermata venne demolita; al 2016 non risulta più esistere alcuna vestigia della stessa[2].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La fermata disponeva di un binario servito da una banchina.

La fermata era dotata di un fabbricato viaggiatori a pianta rettangolare sviluppato su due piani. Accanto ad esso era posto un edificio di piccole dimensioni, sviluppato su un solo piano, che ospitava i servizi igienici.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Il servizio viaggiatori era effettuato dalla società Ferrovia della Val Sessera (FVS).

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 1933 era presente un interscambio con la tranvia Vercelli-Aranco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Riccardi, La ferrovia della val Sessera, in Tutto treno & storia, n. 6, novembre 2001, pp. 64–70.
  • Franco Castiglioni, Tradotte in cartiera, in "I Treni" n. 185 (settembre 1997), pp. 26–27.
  • Marco Signoretto, Treni e tram nel Biellese - Storia ed attualità dei trasporti pubblici biellesi, Editoriale del Garda, Rivoltella del Garda, dicembre 1988. ISBN 88-85105-02-5
  • Francesco Ogliari, Franco Sapi, Scintille tra i monti. Storia dei trasporti italiani vol. 8 e 9. Piemonte-Valle d'Aosta, a cura degli autori, Milano, 1968.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]