Stazione di Borgo Val di Taro

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Borgo Val di Taro
stazione ferroviaria
già Borgotaro (1893-1939)
Il fabbricato viaggiatori con il 1° binario nel settembre 2008
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBorgo Val di Taro
Coordinate44°29′11.04″N 9°46′51.64″E / 44.4864°N 9.78101°E44.4864; 9.78101
LineePontremolese
Storia
Stato attualein uso
Attivazione1893
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari4
GestoriRete Ferroviaria Italiana
InterscambiFermata autobus, parcheggio di interscambio e taxi
Statistiche viaggiatori
al giorno1 056 (2019)
FonteRegione Emilia-Romagna

La stazione di Borgo Val di Taro è una stazione posta lungo la ferrovia Pontremolese, a servizio del comune di Borgo Val di Taro, in provincia di Parma.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il piazzale interno della stazione in una cartolina d'epoca

La stazione, in origine denominata "Borgotaro", venne costruita nel settembre del 1882 a seguito di una gara d'appalto[1] ed entrò in servizio il 15 maggio 1893 in concomitanza con l'attivazione del tronco da Berceto della ferrovia Pontremolese;[2] il giorno 1 agosto dell'anno successivo venne attivata anche la tratta successiva fino a Pontremoli, comprendente la galleria del Borgallo, a completamento della linea.[3]

Nel 1939 assunse la definitiva denominazione di "Borgo Val di Taro".[4]

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Il fabbricato viaggiatori si compone di due livelli ma soltanto il piano terra è aperto al pubblico. Le porte di entrata della stazione sono protette da una piccola pensilina in ferro.

Accanto al fabbricato viaggiatori si trovano alcuni edifici che ospitano il bar e gli uffici tecnici di Rete Ferroviaria Italiana. È inoltre presente una torre dell'acqua, collegata alla colonna idrica sul piano binari. Quest'ultima, tuttavia, non è più in funzione.

La colonna idrica presso il 1º binario, non più in uso

La stazione disponeva di uno scalo merci con annesso magazzino: nel 2001 lo scalo è stato smantellato mentre il magazzino è stato convertito a deposito; l'architettura del magazzino è molto simile a quella di edifici analoghi presenti in altre stazioni ferroviarie italiane.

Il piazzale è composto da quattro binari, tutti dotati di banchina, riparati da una pensilina e collegati fra loro da un sottopassaggio.

Normalmente il binario 2 è utilizzato dai treni che viaggiano in direzione Parma mentre il binario 3 è impiegato dai convogli viaggianti in direzione La Spezia. I restanti binari sono adibiti allo stazionamento di materiale rotabile oppure ai convogli aventi come origine la stazione stessa.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Un complesso di elettromotrici ALe 642 in sosta al binario 1 della stazione nell'aprile 2019

La stazione è servita da treni svolti da Trenitalia Tper e da Trenitalia, per un totale di circa 107 treni di tipo regionale.[5] A novembre 2019, la stazione risultava frequentata da un traffico giornaliero medio di circa 1056 persone (473 saliti + 583 discesi).[6]

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione, gestita e classificata da RFI nella categoria silver,[7] offre i seguenti servizi:[8]

  • Biglietteria automatica
  • Sala d'attesa
  • Bar

In passato era attiva anche la biglietteria a sportello,[8] in seguito chiusa.[9]

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

Nel piazzale antistante il fabbricato viaggiatori trovano posto un piccolo parcheggio di interscambio ed un cartello indicante i recapiti telefonici del servizio taxi. È inoltre presente una fermata autobus delle autolines TEP.

Poco lontano dalla stazione, in direzione La Spezia, è presente un ampio parcheggio che va ad aggiungersi a quello di interscambio antistante il fabbricato viaggiatori.

  • Stazione taxi
  • Fermata autobus

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Istituto di Geografia, Pubblicazioni - Edizioni 16-19, Università di Pisa, op. cit.
  2. ^ Notizie Ferroviarie Italiane (PDF), in Monitore delle Strade Ferrate e degli interessi materiali, anno XXVI, n. 21, 27 maggio 1893, p. 327.
  3. ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato l'8 maggio 2022 (archiviato il 22 maggio 2021).
  4. ^ Ordine di Servizio n. 64 del 1939
  5. ^ Orario dei treni che effettuono servizio in questa stazione, su e656.net.
  6. ^ Passeggeri trasportati: le frequentazioni. Il conteggio dei saliti/discesi sui treni del trasporto locale, su mobilita.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  7. ^ La rete oggi in Emilia-Romagna, su www.rfi.it
  8. ^ a b Trenitalia, Servizi in stazione in Emilia-Romagna, su trenitalia.com (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2011).
  9. ^ Non compare in Trenitalia, Servizi in stazione Emilia Romagna, su trenitalia.com. URL consultato il 6 febbraio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]