Liceo classico

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Il liceo classico è una delle scuole secondarie di secondo grado previste dal sistema di istruzione italiano.

Come gli altri indirizzi del liceo, anche il liceo classico fornisce una istruzione non professionalizzante, in funzione del successivo accesso all'università.

Il liceo classico attualmente è uno degli ultimi indirizzi scolastici europei dove è obbligatoriamente impartito l'insegnamento delle lingue e letterature classiche. Si caratterizza per una marcata impronta umanistica, incentrata sullo studio di materie filosofiche, storiche e letterarie. Materie di studio caratterizzanti sono infatti il latino e il greco antico.

La seconda prova dell'esame di Stato per ottenere il diploma è una traduzione di un brano greco o latino.

Il liceo classico attuale deriva dal liceo unico istituito con la legge Casati nel 1859, e successivamente riorganizzato nel 1923 (riforma Gentile) e nel 1940 (riforma Bottai). La riforma Gentile attribuì al liceo classico un ruolo di preminenza tanto che, per quasi mezzo secolo da tale riforma, esso rimase l'unica scuola superiore che consentiva l'iscrizione a tutti i corsi di laurea. La possibilità di iscriversi a qualunque corso di laurea fu estesa nel 1969 anche alle altre scuole superiori di durata quinquennale. L'impostazione gentiliana ha comunque segnato a lungo il sistema scolastico italiano e alcune tracce ne sopravvivono ancora oggi: insieme al liceo scientifico (l'altra storica, ma più recente, articolazione liceale), il liceo classico è frequentato ancora oggi, per la maggior parte, da studenti provenienti da contesti economici e culturali medio-alti[senza fonte] e quindi con maggiori possibilità di appoggio a un possibile proseguimento degli studi all'università.

Secondo alcune ricerche statistiche, il liceo classico è la scuola secondaria superiore da cui provengono gli studenti più preparati,[1] anche se gli ex-studenti del liceo classico che riescono a laurearsi in tempo sono in percentuale leggermente inferiore rispetto a quelli dello scientifico.[2] Fino a buona parte del Novecento, il liceo classico era unanimemente considerato la "scuola formativa per eccellenza" (secondo le parole di Giovanni Gentile, dal quale derivò l'attuale impostazione).[3]

Le materie oggetto di studio sono similari alla tradizione del Humanistisches Gymnasium tedesco, nato in Sassonia nel 1528 (90% statali): lingua nazionale (tedesco), grammatica e letteratura latina e greca, ebraico antico (in alcuni istituti), filosofia, storia, matematica, lingue straniere, scienze sociali.
Il diffuso indirizzo Mathematische-Naturwissenschaftliches Gymnasium (Liceo Ginnasio di Matematica e Scienze Naturali) prevede lo stesso approfondimento delle materie umanistiche caratterizzanti (latino, Greco, ecc), completato in aggiunta da un focus sulle cosiddette materie STEM (Scienza, Tecnica, Ingegneria, Matematica).

Storia

Il ginnasio liceo

Lo stesso argomento in dettaglio: Legge Casati.

Il liceo classico trova le sue radici nel "ginnasio-liceo" istituito nel 1859 dalla legge Casati[4], come scuola successiva alle elementari (rese obbligatorie), inizialmente vigente nel solo Regno di Sardegna e poi estesa a tutta l'Italia dopo l'unificazione. I licei peraltro già esistevano, essendo stati istituiti in epoca napoleonica, per assicurare un'istruzione di alto livello anche da parte di istituzioni laiche. Con la legge Casati si voleva, come nel resto d'Europa, mettere ordine nel settore, precisando quali erano le prerogative dello stato in materia di istruzione.

Sul modello della tradizione scolastica umanistica preunitaria, la legge Casati prevedeva un unico indirizzo liceale in cui le materie letterarie e umanistiche erano prevalenti. Il piano di studi originario prevedeva un corso di otto anni (non esistendo all'epoca la scuola media), diviso in cinque anni di ginnasio e in un triennio liceale: lo studio del latino iniziava nella prima classe ginnasiale, quello del greco nella terza.

Il ginnasio liceo era una scuola secondaria dalla durata di otto anni. Vi si accedeva dopo la scuola elementare (inizialmente di durata quadriennale) e dava accesso a qualsiasi facoltà universitaria; il ginnasio liceo era l'unico corso di studi secondario di tipo liceale, ovvero non finalizzato a una formazione tecnico-professionale, ma al proseguimento degli studi in ambito universitario.

Il piano di studi si rifaceva direttamente alla tradizione scolastica del trivio ed erano quindi prevalenti materie umanistiche tanto che, ai primi anni del ginnasio, le sole italiano e latino coprivano tre quarti del totale delle ore di lezione. Va però considerato che all'epoca, la scuola elementare (quadriennale e comunale) era molto diversa da quella moderna e che, di fatto, la prima vera scolarizzazione avveniva al ginnasio.

Il ginnasio liceo era pensato per formare le future classi dirigenti; chi lo frequentava avrebbe proseguito gli studi: quindi i programmi non contemplavano alcuno scopo utilitaristico né riferimenti al mondo del lavoro.

Fin dal suo inizio la scuola fu criticata per il suo approccio umanistico filosofico che relegava ad un ruolo di secondo piano l'istruzione tecnica.[5]

Quadro orario

Ginnasio (1859) I II III IV V
Italiano 7 7 6 4 4
Latino 8 8 9 6 6
Greco - - 2 4 4
Storia e geografia 4 4 2 3 3
Aritmetica 1 1 1 3 3
Ginnastica e esercizi militari 4 4 4 2 2
Religione 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 25 25 25 23 23
Liceo (1859) I II III
Italiano 5 4 3
Latino 3 2 2
Greco 2 2 2
Storia 4 4 3
Matematica 8 - 3
Fisica e chimica - 6 3
Filosofia - 4 4
Storia naturale - - 5
Totale delle ore settimanali 22 22 25

Successive modifiche

Il ginnasio liceo delineato dalla legge Casati rimase sostanzialmente invariato fino al 1923, anche se i programmi e i quadri orari vennero rinnovati più volte (nel 1867, 1884, 1888, 1892)[6]. Il quadro orario del 1892 introdusse lo studio del francese dalla terza ginnasio alla quinta ginnasio, colmando la mancanza di una lingua straniera.

All'inizio del Novecento, essendo emerso il problema della carente istruzione matematico/scientifica, fu concesso ai singoli licei di attivare sezioni sperimentali in cui, al posto del greco, potevano essere impartiti insegnamenti di matematica o di una lingua moderna. Nel 1911 fu istituito il liceo moderno, che si affiancò al corso tradizionale; per distinguerlo da quest'ultimo, il tradizionale ginnasio liceo iniziò a essere chiamato informalmente "liceo classico", anche se, ufficialmente, il nome restava "ginnasio liceo".

Il liceo moderno fu abolito nel 1923 con la riforma Gentile, che contestualmente istituì il liceo scientifico.

La riforma Gentile e la preminenza del liceo "classico"

Lo stesso argomento in dettaglio: Riforma Gentile.

La riforma Gentile del 1923 riprese l'impianto complessivo del ginnasio/liceo, accentuandone l'aspetto umanistico-classicista[7]. Questo era in sintonia con i principi della filosofia neoidealista, di cui Gentile era con Benedetto Croce, il massimo esponente. Infatti i filosofi neoidealisti consideravano le discipline letterarie, storiche e digressive le uniche in grado di fornire vera e propria conoscenza, soprattutto la filosofia, essendo di per sé una forma letterale, semplice e primitiva delle scienze astratte e naturali, e proprio per questo indispensabile per renderle comprensibili.

Nella logica gentiliana la scuola d'élite doveva coincidere con il liceo "classico", destinato alla formazione delle future classi dirigenti e per questo posto in una posizione privilegiata nei confronti degli altri indirizzi secondari superiori: solo ai diplomati in possesso di maturità classica era infatti concessa la libera iscrizione in qualsiasi facoltà universitaria, mentre ad esempio chi proveniva dal liceo scientifico non poteva iscriversi né a lettere, né a giurisprudenza. Questa ultima preclusione era particolarmente grave, in quanto giurisprudenza era la laurea di elezione per i politici e i parlamentari.

I profondi mutamenti apportati all'intero sistema scolastico si risentiranno anche sul liceo classico: la nuova scuola elementare, quinquennale e statale, garantiva una preparazione adeguata; per accedere al ginnasio bisognava superare un nuovo impegnativo esame di ammissione; erano previsti esami altrettanto impegnativi tra la III e la IV ginnasio, tra la V ginnasio e la I liceo, e, a fine corso, il nuovo esame di maturità, un esame di stato estremamente rigoroso. I nuovi programmi ministeriali esaltavano la componente estetico-letteraria: lo studio dell'italiano e della filosofia fu strutturato in chiave storica, come studio della storia della letteratura e del pensiero filosofico.

Il nome ufficiale rimase "ginnasio liceo", benché l'ultimo triennio venisse correntemente chiamato "liceo classico", per poterlo distinguere dal liceo scientifico.

Quadro orario

Ginnasio (1923 - 1940) I II III IV V
Italiano 7 7 7 5 5
Latino 8 7 7 6 6
Greco - - - 4 4
Lingua straniera - 3 4 4 4
Storia e geografia 5 5 4 3 3
Matematica 1 2 2 2 2
Totale delle ore settimanali 21 24 24 24 24
Liceo (1923 - 1940) I II III
Lettere italiane 4 4 3
Lettere latine 4 4 3
Lettere greche 4 4 3
Storia 3 3 3
Filosofia 3 3 3
Matematica 3 2 3
Fisica 1 2 2
Scienze naturali, chimica e geografia 3 2 3
Storia dell'arte - 2 2
Totale delle ore settimanali 25 26 25

La riforma Bottai e la nascita del "liceo classico"

Lo stesso argomento in dettaglio: Riforma Bottai.

Prima del 1940, l'istruzione dopo l'elementari era divisa in diverse scuole, ognuna delle quali era propedutica ad un certo indirizzo (liceale o tecnico). In tale anno la riforma Bottai istituì la scuola media "unica" triennale[8], che assorbì i primi tre anni di ginnasio: da allora il liceo classico è strutturato come una scuola quinquennale, ma mantenne la numerazione delle classi previgente (quindi i primi due anni sono le classi quarta e quinta del ginnasio, gli ultimi tre sono le classi prima, seconda e terza del liceo: la numerazione è peculiare, poiché le altre scuole secondarie prevedono le classi dalla prima alla quinta in corrispondenza degli anni di corso).

A parte qualche necessario ritocco agli orari, come la divisione di storia e geografia in due singole materie per il IV e V ginnasio, il nuovo corso rimaneva sostanzialmente identico al precedente.

In questa occasione il nome ufficiale fu cambiato in "liceo classico"; la denominazione degli anni di corso, però, rimase quella tradizionale, tuttora in vigore: dopo la III media ci sono la IV e la V ginnasio e poi la I, la II e la III liceo classico.

Permanevano l'impostazione gentiliana con l'accesso in esclusiva a tutti i corsi universitari e la lingua straniera limitata al primo biennio. Quest'ultimo aspetto cominciò ad essere percepito come una lacuna, sempre più grave col passare degli anni, che sarà superata solo negli anni novanta con il meccanismo delle sperimentazioni.

A causa degli eventi bellici, l'orario fu più volte rimaneggiato e quello definitivo si avrà solo nel 1952.[9]

Quadro orario

Liceo classico
(1952 - 2010)
Ginnasio Liceo
IV V I II III
Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4
Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4
Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 4 4 - - -
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 2 2 3 2 2
Fisica - - - 2 3
Scienze naturali, chimica e geografia - - 4 3 2
Storia dell'arte - - 1 1 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 27 27 28 28 29

Il dopoguerra e la perdita del ruolo di scuola elitaria

La quota degli studenti del liceo classico iniziò a diminuire in favore del liceo scientifico, l'accesso al quale era stato facilitato con l'istituzione della scuola media. Dopo il 1969, con la liberalizzazione dell'accesso all'università, questa quota si ridusse ulteriormente; al momento della riforma Gelmini (varata nel 2010), fra gli iscritti all'ultimo anno di corso, il liceo classico avrebbe contato 51.000 studenti a fronte dei 103.000 del liceo scientifico.[10]

Nel 1969 l'accesso all'università venne liberalizzato, ponendo un termine alla preminenza del liceo classico nei confronti degli altri indirizzi di studi secondari: l'iscrizione ad ogni facoltà fu concessa a tutti i diplomati degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale.[11]

Dagli anni '70 agli anni 2000: le sperimentazioni

Come tutte le altre scuole superiori, anche i licei classici a partire dal '70 godettero di una certa autonomia che consentì di attivare corsi sperimentali insieme al corso d'ordinamento ufficiale previsto dal Ministero, o anche in sostituzione di questo. I corsi sperimentali, una volta approvati con circolare ministeriale, potevano essere liberamente adottati dai singoli licei.

La sperimentazione più diffusa andava a colmare quella che era avvertita come la maggiore lacuna di questa scuola, ossia la mancanza della lingua straniera negli ultimi tre anni; e in effetti, questa sperimentazione sostituì di fatto il corso d'ordinamento e fu essa stessa la base di ulteriori sperimentazioni, come la sperimentazione storia dell'arte e la sperimentazione P.N.I.. Al momento della riforma Gelmini (2010), la stragrande maggioranza degli studenti frequentava uno di questi corsi:

  • Sperimentazione liceo classico della Comunicazione: prevedeva lo studio della materia aggiuntiva "Scienze della Comunicazione", inoltre venivano inserite nel programma un'ora di diritto ed economia sin dalla quarta ginnasio, due ore in più di matematica e due ore di scienze della terra e biologia. Il Linguaggio della Comunicazione può variare da informatica, cinema, teatro e danza.
  • Sperimentazione liceo classico PNI linguistico: prevedeva il consueto potenziamento della matematica (4 ore al ginnasio, 3 ore al liceo) e l'insegnamento non curricolare di una seconda lingua straniera (francese, tedesco, spagnolo, prevalentemente la prima) per due ore settimanali per i primi quattro anni. L'apprendimento dell'area linguistica, così potenziata, viene fondato sullo studio comparato delle radici classiche comuni grammaticali e semantico-lessicali. L'indirizzo coniuga, dunque, la formazione classica, integrata con ampliamenti in aree matematico-informatiche, con le esigenze della cittadinanza europea, ampliando il curriculum con l'insegnamento di una seconda lingua comunitaria.

Sperimentazione lingua straniera

Liceo classico (fino al 2010)
sperimentazione lingua straniera
Ginnasio Liceo
IV V I II III
Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4
Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4
Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 2 2 3 2 2
Fisica - - - 2 3
Scienze naturali, chimica e geografia - - 4 3 2
Storia dell'arte - - 1 1 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 26 26 31 31 32

Sperimentazione lingua e arte

Liceo classico (fino al 2010)
sperimentazione lingua e arte
Ginnasio Liceo
IV V I II III
Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4
Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4
Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 2 2 3 2 2
Fisica - - - 2 3
Scienze naturali, chimica e geografia - - 4 3 2
Storia dell'arte 2 2 2 2 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 28 28 32 32 32

Sperimentazione lingua e PNI

Liceo classico (fino al 2010)
sperimentazione lingua e P.N.I.
Ginnasio Liceo
IV V I II III
Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4
Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4
Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Fisica - - - 2 3
Scienze naturali, chimica e geografia - - 4 3 2
Storia dell'arte - - 1 1 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 28 28 31 32 33

Sperimentazione bilinguismo

Liceo classico (fino al 2010)
sperimentazione bilinguismo
Ginnasio Liceo
IV V I II III
Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4
Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4
Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 1 3 3 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 2 3 3 3 3 3
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 2 2 3 2 2
Fisica - - - 2 3
Scienze naturali, chimica e geografia - - 4 3 2
Storia dell'arte - - 1 1 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 29 29 34 34 35

Sperimentazione Brocca

Il liceo classico a indirizzo Brocca prevedeva, in più rispetto al classico tradizionale, l'inserimento nel biennio del diritto e dell'economia, della frequenza presso il laboratorio di chimica e fisica, dell'informatica abbinata alla matematica per tutto il quinquennio, e un potenziamento delle ore di scienze (chimica, biologia, scienze della Terra). La sperimentazione è stata abolita con l'entrata in vigore della riforma Gelmini.

Discipline Ginnasio Liceo
IV V I II III
Lingua e letteratura italiana 5 5 4 4 4
Lingua e letteratura latina 4 4 4 4 4
Lingua e letteratura greca 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica ed informatica 4 4 3 3 3
Fisica - - - 4 2
Scienze della Terra 3 - - - -
Biologia - 3 - - 2
Chimica - - 4 - -
Storia dell'arte e/o educazione musicale 2 2 - - -
Storia dell'arte - - 2 2 2
Diritto ed economia 2 2 - - -
Diritto - - 2 2 -
Economia - - - - 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 34 34 34 34 34

Sperimentazione classico europeo

Lo stesso argomento in dettaglio: Liceo classico europeo.

La sperimentazione ha preso le mosse dai princìpi del trattato di Maastricht, dove la dimensione europea dell'insegnamento è raccordata all'apprendimento e alla diffusione delle lingue degli Stati membri e alla conoscenza della cultura e della storia dei popoli europei. In questo modo il liceo classico europeo si è visto assegnato il fine di favorire la formazione di una coscienza europea, in funzione di un rafforzamento sempre maggiore dell'Unione europea.

Il liceo classico europeo è stato ideato a partire dai programmi del liceo classico tradizionale, su cui sono state innestate caratteristiche peculiari o innovative, quali, in particolare lo studio quinquennale di due lingue straniere (l'inglese e una seconda lingua comunitaria tra il francese, il tedesco e lo spagnolo), lo studio del diritto e dell'economia politica, lo studio di due materie curriculari non linguistiche insegnate in lingua straniera tra storia, storia dell'arte, scienze, geografia (chiamata anche geostoria), diritto ed economia politica, l'accorpamento del greco e del latino in un'unica materia (lingue e letterature classiche) con approccio comparatista; inoltre le ore di matematica vengono aumentate fino a raggiungere un totale uguale a quello del liceo scientifico.

Anni 2000

Nel 2008 gli iscritti al liceo classico erano circa 280.000 (per il 70 per cento ragazze), ponendo questo indirizzo scolastico al quarto posto dopo i licei scientifici e gli istituti tecnici e professionali.[12]

Riforma Moratti

Lo stesso argomento in dettaglio: Riforma Moratti.

Riforma Gelmini

Lo stesso argomento in dettaglio: Riforma Gelmini.

Con la riforma Gelmini del 2010 il previgente corso ordinario di liceo classico, le sperimentazioni e i progetti assistiti sono tutti confluiti nel nuovo indirizzo di ordinamento di liceo classico in vigore dal 1º settembre 2010. Il corso in vigore non si discosta vistosamente da quello ordinario stabilito nel 1952, ma vi apporta solo alcuni piccoli correttivi alla luce dei criteri generali della riforma dei licei (ad esempio, l'unificazione di storia e geografia nel primo biennio) e della sperimentazione di liceo classico finora più diffusa, relativa alla lingua straniera quinquennale. Il liceo classico ha il seguente quadro orario:[13]

Discipline 1º biennio 2º biennio V
I II III IV
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4
Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e geografia 3 3 - - -
Storia - - 3 3 3
Filosofia - - 3 3 3
Matematica 1 3 3 2 2 2
Fisica - - 2 2 2
Scienze naturali 2 2 2 2 2 2
Storia dell'arte - - 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 27 27 31 31 31

È previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.

Le materie principali sono quelle umanistico-letterarie. Per quanto riguarda le materie in comune con tutti i licei, si segnala un monte ore consistente assegnato anche allo studio di storia (che dispone nel triennio di tre ore settimanali, contro le due di tutti gli altri indirizzi liceali) e filosofia (anch'essa presente con tre ore negli ultimi tre anni, mentre nella maggior parte dei licei ne ha assegnate solo due) inoltre nel biennio viene tolta un'ora allo studio dell'italiano; nel biennio non sono insegnate né la storia dell'arte né la fisica e sono poco approfondite le scienze naturali, seguendo un orario in comune col liceo delle scienze umane tradizionale e linguistico.

Le materie caratterizzanti sono il latino e il greco antico. Il latino è insegnato anche nei primi due anni del liceo linguistico e nelle opzioni tradizionali del liceo scientifico e del liceo delle scienze umane, il greco antico è insegnato solo nel liceo classico. Il ginnasio prevede uno studio ampio della grammatica e morfologia latina e greca a cui, nel triennio liceale, si aggiunge quello della letteratura greca e latina.

La geografia, presente nel ginnasio unitamente a storia, viene abbandonata in prima liceo a favore di filosofia, fisica e storia dell'arte. Il programma di scienze naturali prevede lo studio di chimica e geografia astronomica nel primo anno, biologia e chimica nei successivi tre e geologia e chimica l'ultimo anno, in comune col liceo linguistico e con l'opzione tradizionale del liceo delle scienze umane.

Il Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 stabilisce, nell'allegato "C"[14] il quadro orario del liceo classico. Il decreto n. 89/2010 è parte della cosiddetto riforma Gelmini, che ha revisionato globalmente l'assetto della scuola secondaria superiore.

Nel 2012 gli iscritti al liceo classico sono il 6,66% del totale: per la prima volta gli iscritti al primo anno di liceo classico sono meno di quelli al linguistico, che ammontano a 7,25%: il liceo classico risulta quindi il terzo indirizzo liceale per numero di iscritti al primo anno. Nel 2016 gli iscritti al liceo delle scienze umane erano il 7,4% degli iscritti totali, mentre quelli del liceo classico erano il 6,2%; ciò rende il liceo classico il quarto liceo per numero di iscritti[15].

Dibattito sullo studio delle lingue classiche

Diversamente da quanto comunemente si crede, il dibattito sulla necessità o meno di abolire lo studio del latino e del greco antico non è recente, ma avrebbe radici antiche. L'accademico Federico Condello e il quotidiano Il Sole 24 Ore si sono occupati della questione in una serie di articoli. Thomas Jefferson già nel 1782 faceva notare che "l'insegnamento del greco e del latino è ormai in disuso in Europa".[16]

Nel Regno d'Italia, nella relazione Sulle condizioni della pubblica istruzione nel Regno d'Italia (1865), si affermava che "Le lettere latine non sono studiate né amate dai giovani e, in quanto a cognizioni di latino, si ha un notevole regresso da venticinque anni a questa parte".[16]

Nel Novecento l'ala dei pensatori di sinistra cominciò a criticare moderatamente gli studi classici. Il 17 settembre 1906 Ernesto Cesare Longobardi scrisse sul quotidiano L'Avanti che "l'Italia ha più bisogno di uomini che producono che di uomini che parlino e scrivano, più di commercianti e di tecnici che di commentatori di classici"; ma affermò anche che abbandonare completamente lo studio del latino sarebbe altrettanto dannoso.[16]

Nella seconda parte del Novecento furono i pensatori di sinistra a uniformare e a modernizzare in un certo senso l'istruzione, eliminando gli ostacoli "classisti" dell'istruzione. Grazie a queste riforme, scomparve così il latino dai programmi delle scuole medie, l'accesso all'università fu consentito da tutte le scuole superiori, ma l'insegnamento del latino e del greco antico rimase come componente obbligatoria del programma dei licei classici.

L'accademico e scrittore Federico Condello nel suo libro La scuola giusta. In difesa del liceo classico (2018) esamina anche le posizioni di una figura controversa come Adolf Hitler citando un passo del Mein Kampf, in cui è scritto che "la cultura deve fondarsi sulle discipline umanistiche. Altrimenti si rinuncia a forze più importanti di ogni sapere tecnico. Non si deve abbandonare lo studio degli antichi; l'ideale della civiltà ellenica deve esserci preservato nella sua esemplare bellezza".[16]

Dibattito sul liceo classico

Negli ultimi anni, il liceo classico è stato anche al centro di un intenso dibattito, con critiche e difese provenienti da più parti. In generale, il dibattito si è sviluppato sia in generale nell'ambito della più ampia necessità di riformare l'intero ciclo dell'istruzione in Italia, adeguandolo alle esigenze culturali e lavorative del mondo contemporaneo, sia nello specifico riguardo all'utilità stessa del liceo classico e alla sua possibile abolizione.

La traduzione dalle lingue antiche

Tra i punti di forza del liceo classico vi è sicuramente quello di avvicinare gli studenti a un modo più rigoroso di tradurre un testo. Si insegna che le sfumature di significato possono fare la differenza e che per poter tradurre correttamente è necessario capire e saper anche spiegare con parole semplici il significato di ogni vocabolo italiano. Anche il liceo scientifico fornisce questo tipo di competenze, e persino classi di istituti tecnici con validi insegnanti di italiano e lingue possono raggiungere livelli simili.[senza fonte] La traduzione di versioni di latino e greco antico è stata equiparata dal fisico Guido Tonelli a "ricerca scientifica" e sarebbe un utile esercizio mentale.[17]

Inoltre il latino e il greco antico possono in qualche caso appassionare i ragazzi all'archeologia, alla filologia, alla linguistica e alla decifrazione delle lingue antiche. Quando gli studenti del liceo classico (e del liceo scientifico) si trovano all'estero e imparano una nuova lingua, alcuni (non tutti) seguono un approccio più serio e forse più proficuo rispetto ad altri studenti, acquistando per esempio un buon dizionario e approfondendo lo studio della grammatica.[senza fonte]

I critici contestano l'assunto secondo cui la traduzione, lo studio e l'analisi di testi di letteratura greca e latina favorisca gli studenti del liceo classico, all'università e nella vita in generale (o, come spesso si sente dire, il latino e il greco antico fornirebbero un metodo di studio, capacità analitiche e "aprirebbero la mente"). Sebbene l'analisi logica e del periodo dei testi antichi da tradurre possa migliorare le capacità linguistiche degli studenti, secondo i critici tale esercizio potrebbe parimenti concentrarsi su lingue moderne,[17] come ad esempio il tedesco, anch'esso una lingua flessiva (dotata di nominativo, genitivo, ecc.), per certi versi anche più complicata del latino e del greco antico e che oggi è tra le materie a scelta persino di alcuni istituti superiori come l'istituto tecnico per geometri; spesso l'insegnamento del tedesco è di durata quinquennale[senza fonte]. Inoltre, più in generale l'insegnamento del latino e del greco non renderebbe la formazione degli studenti complessivamente migliore rispetto a quella fornita altre scuole superiori, ma migliorerebbe soltanto le loro conoscenze nell'ambito delle discipline umanistiche, ossia lettere (italiano, latino e greco), storia, filosofia, storia dell'arte e pertanto sarebbe più idonea per gli studenti con un interesse precipuo in queste discipline.[18]

Alcuni giornali italiani hanno inoltre esaltato Mark Zuckerberg e Bill Gates perché al liceo avevano studiato il latino e il greco antico, a volte ipotizzando che questa sia stata la chiave del loro successo e che senza la conoscenza di queste discipline sarebbero stati dei "dipendenti sottopagati". Altre fonti, invece, hanno fatto notare che in particolare Mark Zuckerberg era di per sé molto intelligente, aveva studiato in istituti di élite e conosceva anche l'ebraico e altre lingue antiche e moderne, oltre a possedere conoscenze in svariati campi del sapere. Resta inoltre da capire quante ore Zuckerberg e Gates abbiano effettivamente dedicato a queste materie, forse solo una piccola parte rispetto alle ore previste nell'ordinamento scolastico italiano. Non ultimo, altri imprenditori di successo, come ad esempio Steve Jobs, non possedevano questo tipo di conoscenze.[19]

L'accademico Massimo Fusillo, professore ordinario di Critica letteraria e letterature comparate presso l'Università degli Studi dell'Aquila, ha fatto notare che gli studenti del liceo classico i quali si iscrivono a lettere classiche "praticamente iniziano da zero". Inoltre in America gli studenti cominciano a studiare il latino e il greco antico nelle università senza sapere praticamente nulla di queste lingue e, ciononostante, le università americane hanno sempre sfornato bravissimi classicisti.[17] Fusillo inoltre afferma che durante la sua esperienza didattica all'università raramente ha trovato "grandi differenze fra gli studenti provenienti dal classico e quelli provenienti dallo scientifico, ad esempio".[17]

Allo stato attuale delle conoscenze non vi è alcuno studio scientifico autorevole che dimostri, per mezzo delle metodologie della statistica, la capacità del latino e del greco antico di "aprire la mente", cioè di offrire un netto vantaggio agli studenti all'università o nella vita in generale.[senza fonte]

Elitarietà e accuse di arretratezza

Tra i punti a favore del liceo classico vi è sicuramente, essendo una scuola considerata "elitaria", quello di consentire ai più dotati di seguire un percorso comune e forse più proficuo rispetto a una classe di tipo misto. Questo, però, vale per quasi tutte le scuole elitarie europee e mondiali, indipendentemente dal fatto che si insegni il latino e il greco antico.[senza fonte]

I numerosi dati statistici che sembrerebbero premiare il liceo classico (ad esempio, gli studenti del liceo classico si laureano con voti un po' più alti rispetto ai loro colleghi provenienti da altre scuole),[20] sono sì corretti, ma non sufficienti a stabilire un primato indiscutibile del classico sulle altre scuole superiori.[21] Avendo ancora oggi il liceo classico la fama di essere una scuola elitaria,[22] gli studenti italiani che si iscrivono al classico sarebbero studenti anch'essi in media un po' più "seri", preparati, più motivati dai genitori rispetto agli studenti che si iscrivono in altri licei o scuole superiori e dunque avrebbero voti in media un po' più alti già dalla scuola media inferiore. Pertanto da un punto di vista statistico non sarebbe corretto trarre delle conclusioni dai voti di laurea degli studenti delle varie scuole, dal momento che vi è stata una sorta di "selezione" a monte e il campione di studenti di un liceo classico sarebbe, in termini statistici, "non rappresentativo della popolazione".[23] Inoltre gli studenti bocciati da un liceo classico spesso si iscrivono in altri licei o istituti tecnici e una certa percentuale riesce a diplomarsi, mentre assai raramente si verifica che una persona bocciata in un liceo scientifico o un istituto tecnico si iscriva a un liceo classico e vi si diplomi[senza fonte]. Un altro fattore potrebbe essere la quasi totale assenza di stranieri nei licei classici, essendo stata suggerita una correlazione negativa tra numero di studenti stranieri e rendimento collettivo di una scolaresca.[24] Alla luce di ciò che si è detto, l'opinione comune della presunta superiorità formativa del liceo classico non avrebbe solide conferme scientifiche[senza fonte].

In particolare, il liceo classico non sarebbe secondo alcuni al passo coi tempi e,[25] a differenza di gran parte dell'istruzione degli altri paesi europei e mondiali, in Italia una "scuola elitaria" prevederebbe ancora l'insegnamento obbligatorio del latino e del greco antico, materie considerate "morte", afferenti solo alla sfera storica e letteraria dell'istruzione. L'istruzione di paesi come la Finlandia, considerata tra le migliori al mondo, oppure quella degli Stati Uniti d'America, i cui contenuti e modello (come ad esempio il SAT) sono stati imitati anche da molte scuole superiori cinesi, non prevederebbe l'insegnamento del latino e del greco antico, se non in maniera assai marginale.[senza fonte]

Licei classici più antichi

  • Il Liceo classico Giovanni Plana di Alessandria, fondato nell'anno 1859. È anche la scuola più antica della provincia alessandrina.
  • il Liceo classico Galileo Galilei di Pisa fondato nell’anno 1853, inizialmente con il nome Leopoldo II, fu frequentato da: Ulisse Dini, Federigo Enriques, Enrico Letta, Renato Fucini, Giovanni Gronchi e Carlo Azeglio Ciampi.
  • Il Liceo ginnasio Dante di Firenze, primo liceo classico fiorentino dal 1853, fu frequentato da Matteo Renzi.
  • Il liceo classico Ruggero Settimo di Caltanissetta nasce nel 1863, sostituendo il liceo gesuitico nato nel 1809.
  • Il liceo classico Torquato Tasso di Roma, fondato nel 1887 inizialmente con il nome Ginnasio V e dal 1908 nella sede di via Sicilia con l'attuale denominazione.
  • Il liceo classico di Alghero dedicato al politico algherese Giuseppe Manno fu fondato il 14 Aprile del 1889.
  • Il liceo classico Michele Morelli di Vibo Valentia, fondato nel 1612.
  • Il liceo classico Vittorio Emanuele II[26] di Napoli, istituito nel 1861, ha sede in un monastero basiliano e poi benedettino intitolato ai santi Teodoro e Sebastiano. L'edificio dal Quattrocento in poi fu abitato dalle monache di San Pietro a Castello e denominato perciò dei santi Pietro e Sebastiano. Nel 1826 fu incorporato nella grande insula della Compagnia di Gesù e destinato ad accogliere le scuole esterne dei Gesuiti. Con il governo di Garibaldi e la soppressione dell’ordine dei Gesuiti, le scuole confessionali furono “riaperte” come scuole laiche e municipali. Nella scomparsa chiesa di San Sebastiano, il 10 marzo 1861, avvenne la cerimonia di inaugurazione, alla presenza dei luogotenente generale per le province napoletane, il principe Eugenio di Savoia Carignano, del consigliere di luogotenenza per la pubblica istruzione, Paolo Emilio Imbriani, del primo preside rettore Raffaele Masi e dei professori da poco nominati.
  • Il liceo classico Luigi Galvani di Bologna, istituito nel 1860.
  • Il liceo classico Nicolò Machiavelli, nella città di Lucca. La sede dell'attuale ginnasio-liceo classico, palazzo Lucchesini, nel 1369 ottenne da Carlo IV di Boemia il permesso di ospitare un'università. Tuttavia il progetto fu realizzato solo nel 1785 con l'istituzione di un liceo-università dotato di Gabinetto di fisica, teatro anatomico, orto botanico ed osservatorio astronomico. Il palazzo divenne poi un liceo classico con l'annessione del Granducato di Toscana al Regno d'Italia, nel 1861.
  • Il liceo classico-musicale Francesco Petrarca istituito ad Arezzo nel 1857, intitolato al celebre poeta aretino Francesco Petrarca.
  • Il liceo Antonio Pigafetta di Vicenza, ha iniziato le sue attività il 20 aprile 1808 e dal 1867 è dedicato al navigatore vicentino Antonio Pigafetta.
  • Il liceo Giovanni Meli istituito a Palermo nel 1887 con il nome di Quarto Regio Ginnasio, nel 1888 venne intitolato al poeta siciliano Giovanni Meli.
  • Il liceo classico Ennio Quirino Visconti, il più antico liceo classico di Roma, istituito poco dopo la Breccia di Porta Pia (1871) nella sede dell'antico Collegio Romano che, fondato nel XVI secolo e costruito nella seconda metà del Cinquecento, è oggi monumento nazionale.
  • Il liceo classico Torquato Tasso di Salerno, fondato da Gioacchino Murat nel 1811 nel soppresso Convento della Maddalena tenuto fino al 1453 dalle Clarisse, poi dalle Benedettine, e separatosi dall'omonimo Convitto Nazionale nel 1923[27].
  • Il liceo Leonardo da Vinci di Molfetta (BA), sorto nel 1901.
  • Il liceo ginnasio Tito Livio di Padova, dal 1811 con il nome di Liceo Dipartimentale del Brenta e dal marzo 1872 con l'attuale denominazione .
  • Il liceo Marco Foscarini di Venezia, sorto il 15 dicembre 1807 come liceo di S. Caterina, dal momento che sorgeva in un monastero di monache agostiniane di S. Caterina.
  • Il liceo classico Umberto I di Palermo fondato nel 1867 come residenza nobiliare, ristrutturato poi nel 1963 e attivato come liceo classico nel 1965.
  • Il liceo classico Niccolò Forteguerri di Pistoia, sorto nel 1475 con il nome di Pia Casa della Sapienza, fu attivato come liceo classico statale dal 1860. In quell'anno vi insegnava come professore di italiano e latino Giosuè Carducci, che l'anno successivo fu chiamato all'Università di Bologna.
  • Nella città di Bergamo il liceo classico si innesta direttamente sulla scuola della "Misericordia" che per prima si occupò dell'istruzione nella città: la prima vera scuola pubblica di grammatica, scienze umane e retorica e che risale al 1506; essa divenne poi "Accademia della Misericordia" nel 1566. Il liceo viene istituito in età napoleonica e intitolato a Paolo Sarpi il 15 novembre 1803, divenendo così il liceo ginnasio Paolo Sarpi.
  • Il liceo classico Giovanni Prati di Trento risale al 1540, viene poi affidato ai Padri Gesuiti nel 1625, nel 1805 diviene scuola dell'obbligo per il Tirolo, nel 1810 diviene Imperial Regio Ginnasio fino al 1919, quando viene intitolata a Giovanni Prati.
  • Il liceo classico Vittorio Emanuele II di Palermo, fondato dai gesuiti nel 1549, fu riconosciuto dal governo postunitario nel 1860 e prese la denominazione in uso nel 1865.
  • Il liceo classico Ugo Foscolo di Pavia, fondato nel 1557 dai padri barnabiti come accademia religiosa e scientifica degli studenti, riformato dai gesuiti nel 1601 (corsi di grammatica inferiore e superiore, umanità e retorica), e intitolato a Ugo Foscolo nel 1865.
  • Il liceo classico Melchiorre Delfico, presso Convitto nazionale Melchiorre Delfico di Teramo, fondato nel 1861, all'atto della sua fondazione era l'unico Istituto superiore presente nella Provincia di Teramo.
  • Il liceo classico Cavour di Torino risale al Collegio dei Nobili del Ducato di Savoia (1568). Diventò liceo napoleonico del Piemonte francese (23 dicembre 1805), quindi reale collegio maggiore del Regno di Sardegna, con la riorganizzazione dell'istruzione ad opera delle Leggi Boncompagni, diventa il primo liceo statizzato del Regno; nel 1859 è riorganizzato in r. liceo e r. ginnasio, ricevendo quindi l'intitolazione a Cavour nel 1865.
  • Il liceo-ginnasio Giovanni Siotto Pintor di Cagliari, fondato nel 1600 come istituto degli Scolopi e statalizzato nel XIX secolo; frequentato da Giovanni Siotto Pintor stesso e dagli intellettuali del cagliaritano.
  • Il seminario tridentino Canopoleno di Sassari, fondato nel 1611 (da mons. A. Canopolo) sotto direzione della Compagnia di Gesù e poi evolutosi in convitto nazionale dal 1848. Tra i convittori illustri, il gesuita Cetti, Enrico Berlinguer e i presidenti della Repubblica Italiana Segni e Cossiga.
  • Il liceo classico Cicognini di Prato. La sua origine risale al 1692, per opera dei padri Gesuiti, in seguito al lascito del canonico Francesco Cicognini. L'istituto è composto da scuole elementari, medie e superiori (licei classico, scientifico ed europeo), tra cui lo storico liceo classico (in cui hanno studiato, fra gli altri, Gabriele d'Annunzio e Curzio Malaparte).
  • A Modena, il liceo ginnasio L.A. Muratori aperto nel 1591 e il liceo ginnasio statale San Carlo, aperto nel 1626.
  • Il liceo classico Maria Luigia di Parma, fondato da Ranuccio Farnese il 28 ottobre 1601 con il nome Collegio de' Nobili.
  • Nella città di Milano, le Scuole Arcimbolde, fondate nel 1603 ed in seguito denominate liceo municipale di Sant'Alessando (1810), solo nel 1865 furono intitolate al giurista Cesare Beccaria, prendendo il nome di liceo classico Cesare Beccaria.
  • Il liceo classico Evangelista Torricelli di Faenza è stato fondato nel 1603 dai gesuiti nella sede del palazzo degli studi, dove si trova ancora.
  • Nel comune di Carcare il liceo classico "S. Giuseppe Calasanzio" con annessa sezione di liceo scientifico e linguistico, fondato nel 1621. In questo istituto alcuni scritti affermano che Mameli abbia scritto le prime strofe dell'Inno d'Italia.
  • Il liceo classico Pietro Verri di Lodi, divenuto statale nel 1857 (l'insegnamento degli studi liceali iniziò nel 1629 ad opera dei Padri Barnabiti).
  • il liceo ginnasio Statale Bartolomeo Zucchi di Monza, fondato nel 1630 per volere di Bartolomeo Zucchi.
  • Il liceo classico "Federico Delpino" di Chiavari, il cui ginnasio è nato nel 1749 ad opera dei padri scolopi.[28]
  • Il liceo classico Cristoforo Colombo di Genova, nato nel 1573 come collegio-convitto annesso al seminario dei Gesuiti e diventato collegio reale nel 1808.
  • Il liceo classico Carlo Alberto di Novara, erede di una scuola di studi superiori fondata in Novara nel sec. XVI, venne istituito nell'anno 1808 ed assunse la denominazione nel 1865, dopo la proclamazione dell'Unità d'Italia.
  • Il liceo ginnasio Giovan Battista Morgagni di Forlì, nato nel 1777.
  • Il liceo classico Arnaldo di Brescia, attivo dal 1797.
  • Il liceo classico statale Publio Virgilio Marone di Mantova, fondato nel 1584, nato come collegio gesuitico e aperto inizialmente ai più alti letterati ed esponenti della nobiltà gonzaghesca.
  • A Verona il liceo ginnasio statale Scipione Maffei, fondato nel 1804, che ospita diversi corsi, di ordinamento e sperimentali, del liceo classico e del liceo linguistico e l'Educandato statale "Agli Angeli", fondato nel 1812 da Eugenio Bonaparte sulle ceneri di un ex convento, il quale ospita un liceo classico.
  • Il liceo classico Bernardino Telesio di Cosenza, intitolato al noto filosofo bruzio, nato sulle fondamenta del collegio e della chiesa di Sant'Ignazio di Loyola, risalente alla fine del XVI secolo. Successivamente sede del real collegio, divenne liceo ginnasio nel 1861.
  • Il liceo Giuseppe Palmieri di Lecce, del 1861. Era l'unico liceo di Terra d'Otranto.
  • Il liceo Quinto Ennio di Gallipoli, fondato nel 1861 nel convento domenicano del centro storico. Nelle prime decadi del Novecento i locali furono trasferiti nella più ampia sede di Corso Roma.
  • Il liceo ginnasio statale F. Fiorentino di Lamezia Terme, fondato nel 1863.
  • Il liceo classico "Emanuele Duni" di Matera, fondato nel 1864 in seguito alla trasformazione dell'antico seminario Lanfranchi in liceo-ginnasio che divenne regio liceo nel 1882.
  • Il liceo classico "Antonio Calamo" di Ostuni, già pareggiato come "ginnasio comunale" nel 1881 grazie all'impegno del sindaco Luca Mindelli, dopo vari tentativi da parte del professore Antonio Calamo, nel 1933, con la riforma Gentile, divenne liceo comunale; ha sede in Via Giuseppe di Vittorio.
  • Il liceo classico "Tommaso Campanella" di Reggio Calabria, istituito nel 1813 con decreto di Gioacchino Murat.
  • Il liceo ginnasio statale Alessandro Volta di Como, nacque nel 1773 quando, soppressa la Compagnia di Gesù, il Collegio da essa diretto sin dal 1561 divenne il Real ginnasio di Como.
  • Il liceo classico "Tommaso Gargallo" di Siracusa, fondato nel 1861.
  • Il liceo classico "Cneo Nevio" di Santa Maria Capua Vetere, fondato nel 1865.
  • Il liceo classico "Pietro Giannone" di Caserta, fondato nel 1866.
  • Il liceo classico "Ernesto Cairoli" di Varese, fondato nel 1908.
  • Il liceo classico "Pietro Colletta" di Avellino che risale al 1º dicembre 1831, data in cui fu aperto al pubblico con la denominazione di “real collegio”. In seguito, con Decreto del 20 agosto 1857, il collegio fu elevato a liceo. Con decreto luogotenenziale del 10 febbraio 1861, il liceo assunse il nome di “Real liceo ginnasiale e convitto nazionale”. La storia del Colletta è stata, da quegli anni lontani, la storia della città, della provincia e, in alcuni momenti, della nazione.
  • Il liceo classico di Bitonto (BA) sin dal 1876 è intitolato a Carmine Sylos che, sindaco di Bitonto dal 1828 al 1832, portò a compimento l’istituzione del ginnasio superiore..Nel 1881 al ginnasio si aggiunse il liceo.
  • Il liceo ginnasio statale Emanuele Duni di Matera istituito nel 1864 in sostituzione dell'istituto di istruzione lanfranchiano.
  • Il Liceo Classico “Matteo Tondi” di San Severo (FG), nato il 9 maggio 1876 in seguito a delibera della Giunta Municipale che istituiva il Ginnasio Comunale. Nel 1889 avveniva la sua trasformazione in Regio Ginnasio e nel 1935 in Regio Liceo Ginnasio a seguito del R.D. pubblicato sulla G.U. del 23 maggio 1936, n. 119.
  • Il Liceo ginnasio statale Dante Alighieri di Trieste, fondato nel 1863.
  • Il Liceo classico di San Demetrio Corone fondato nel 1794, vi si diplomò da privatista Massimo Moratti.
  • Il Liceo classico Ivo Oliveti di Locri, fondato nel 1938.
  • Il liceo classico "Giuseppe Govone" di Alba, istituito il 15 febbraio 1882.
  • Il Liceo classico Silvio Pellico di Cuneo, istituito nell'autunno del 1812 per iniziativa dell'impero francese di Napoleone, venne poi trasformato durante la restaurazione in reale collegio e ancora in regio liceo ginnasio. Fra gli studenti illustri si ricordano l'eroe della Resistenza Duccio Galimberti, il ministro Adolfo Sarti, la scrittrice Lalla Romano, il filosofo Renzo Paci, lo scrittore Franco Cordero, il padre dello Statuto dei lavoratori Gino Giugni, il giornalista e scrittore Giorgio Bocca ed il poeta Roberto Mussapi

Note

  1. ^ Antonella De Gregorio, Più bravi e regolari negli studi: la rivincita del liceo Classico, su corriere.it, 1º novembre 2016. URL consultato il 1º ottobre 2017.
  2. ^ https://www.ilfoglio.it/bandiera-bianca/2016/11/01/news/i-dati-che-smontano-la-presunta-superiorita-del-liceo-classico-106074/
  3. ^ https://books.google.co.th/books?id=RA1YQCnPxqQC&pg=PA275&lpg=PA275&dq=%22scuola+formativa+per+eccellenza%22&source=bl&ots=ZV0Peid6li&sig=haOagr16K3x_qSW7LQDyx2PG_lA&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwjrvOXF0pzdAhVOSX0KHUZiByQQ6AEwAHoECAQQAQ#v=onepage&q=%22scuola%20formativa%20per%20eccellenza%22&f=false
  4. ^ Legge 3725/1859 (testo integrale, da Eduscuola.it)
  5. ^ Ansovini, La legge Casati, su treccani.it, Enciclopedia Treccani (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2014).
  6. ^ http://www.annaliistruzione.it/var/ezflow_site/storage/original/application/163205f259c2f8bd2131f0412ff572be.pdf
  7. ^ Regio Decreto 2345/1923 Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive. (estratto, da Subalpinamathesis.unito.it)
  8. ^ Legge 889/1940
  9. ^ Decreto Ministeriale 01/12/1952 (testo integrale, da Eduscuola.it)
  10. ^ La Repubblica, 13/06/2010, pag. 20
  11. ^ Legge 910/1969
  12. ^ I numeri della scuola 2007/2008
  13. ^ Indire, sito ufficiale (PDF), su indire.it. URL consultato il 09-02-2010.
  14. ^ http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/licei2010///Quadri%20orari1.pdf
  15. ^ MIUR, Iscrizioni scuole superiori: aumentano le preferenze per tecnici e professionali, su orizzontescuola.it, 12 marzo 2012.
  16. ^ a b c d Giorgio Ieranò, Ma serve ancora a qualcosa il liceo classico?, su ilsole24ore.com, 2 giugno 2018.
  17. ^ a b c d Massimo Fusillo, Perché non difendo il liceo classico (così com'è), su leparoleelecose.it.
  18. ^ Claudio Giunta, Fine del classico come metonimia, su ilsole24ore.com, 10 settembre 2016.
  19. ^ Massimo Famularo e Michele Boldrin, Zuckerberg è cosi ricco perché ha studiato latino ... o no?, su noisefromamerika.org, 2 settembre 2016.
  20. ^ Antonella De Gregorio, Perché il Classico è il liceo migliore, su corriere.it, 1º novembre 2016.
  21. ^ Antonio Gurrado, I dati che smontano la presunta superiorità del Liceo Classico, su ilfoglio.it, 1º novembre 2016.
  22. ^ Michele Boldrin, Aboliamo il Classico!, su noisefromamerika.org, 13 ottobre 2014.
  23. ^ Elio Brusati, Come si fanno i sondaggi, su matematica-old.unibocconi.it.
  24. ^ Marta Cordini e Andrea Parma, la Rivista delle Politiche Sociali, n. 2, aprile-giugno 2016, pp. 99-120.
  25. ^ Redazione Scuola, Bonino: più ingegneri e meno latinisti. E scoppia il caso, su corriere.it, 1º marzo 2018.
  26. ^ Liceo Classico Vittorio Emanuele II, su www.liceovittorioemanuele.it. URL consultato il 14 ottobre 2016.
  27. ^ Storia del Liceo Torquato Tasso di Salerno, su liceotassosalerno.gov.it (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2015).
  28. ^ Il liceo

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