Spaghettificazione

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Animazione che spiega il fenomeno della spaghettificazione

La spaghettificazione (originariamente spaghettification, un neologismo inglese derivato dall'italiano spaghetti, usato per la prima volta da Nigel Calder[1]) è un ipotetico effetto che avviene quando un oggetto è in caduta verso il centro di un buco nero.[2] Poiché la forza gravitazionale del buco nero aumenta sempre più avvicinandosi alla singolarità centrale, la parte dell'oggetto più vicina al centro verrebbe attratta più di quella lontana (un effetto detto forza di marea, in analogia con le maree lunari, poiché sono due effetti che dipendono dalla stessa causa), col risultato che l'oggetto inizierebbe ad allungarsi e ad essere stirato in forme sempre più lunghe e sottili, finché non si spezzerebbe in parti sempre più piccole.[3]

La spaghettificazione avviene ad una distanza molto ridotta dal centro del buco nero. Nel caso di buchi di grande massa (buchi neri supermassicci) essa avviene ampiamente all'interno dell'orizzonte degli eventi, ed è quindi invisibile all'esterno. Nel caso di buchi neri di massa stellare o più piccola, essa potrebbe avvenire fuori dall'orizzonte ed essere quindi osservabile.

La teoria della spaghettificazione è ancora da concretizzare, poiché non si ha la certezza di cosa accada realmente in un buco nero.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Nigel Calder, The Key to the Universe: A Report on the New Physics, New York, Viking Press, 1977, p. 143, ISBN 0-670-41270-8. URL consultato il 25 luglio 2023.
  2. ^ Filmato audio (EN) ESO, ESOcast 231 Light: Death by Spaghettification, su YouTube, 12 ottobre 2020. URL consultato il gennaio 2021.
  3. ^ Morte per spaghettificazione: alcuni telescopi dell'ESO registrano gli ultimi istanti di una stella divorata da un buco nero, su eso.org, 12 ottobre 2020. URL consultato il gennaio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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