Sonnet 11

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Voce principale: Sonetti (Shakespeare).

Sonnet 11 o As fast as thou shalt wane, so fast thou grow'st è l'undicesimo dei Sonnets di William Shakespeare.

Temi[modifica | modifica wikitesto]

Come altri sonetti shakespeariani, anche il Sonnet 11 riguarda i temi del matrimonio, della procreazione e della fugacità del tempo. Fa parte dei componimenti rivolti al Fair youth, il giovane di incerta identificazione amato dal poeta, cui è dedicata una consistente parte dei sonetti.

Shakespeare gli si rivolge dicendogli che se tutti si comportassero come lui, evitando di sposarsi e quindi di avere figli, in breve tempo l'umanità cesserebbe di esistere, e a lui non resterebbero che "follia, vecchiaia e fredda decadenza" (folly, age, and cold decay); al contrario, attraverso il matrimonio, fonte di "saggezza, beltà e procreazione" (wisdom, beauty and increase), il giovane può rivedere sé stesso, la propria immagine, nel corpo dei suoi figli, e potrà dire che essi sono il frutto del fresco vigore (fresh blood) che lui stesso ha conferito loro. Inoltre, la procreazione è anche espressa dal poeta come un dono e un incarico concesso dalla Natura. Essa ha infatti creato uomini aridi e sgraziati, inadatti a generare figli, ed altri uomini -come il giovane oggetto del componimento- con i quali è stata invece largamente generosa; di questo dono egli deve essere riconoscente e, come da uno stampo si ricavano numerose copie, prestarsi affinché dallo stampo di sé stesso siano ricavate ulteriori copie, ovvero i suoi figli.

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