Sonata per pianoforte n. 7 (Skrjabin)

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Sonata per pianoforte n. 7
(Messa bianca)
CompositoreAleksandr Nikolaevič Skrjabin
Tipo di composizionesonata
Numero d'operaOp. 64
Epoca di composizione19111912
Durata media10-13 minuti
Organico

La Sonata per pianoforte n. 7, Op. 64, chiamata anche Messa bianca, fu composta da Aleksandr Nikolaevič Skrjabin nel 1911.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Messa bianca è strettamente correlata alla sua precedente, la sesta sonata. Entrambi i lavori furono composti nel 1911–1912 e sono strutturalmente e stilisticamente analoghi.[1] Skrjabin riferì di temere la sua sesta sonata, considerandola corrotta da forze demoniache ed arrivò a rifiutarsi di eseguirla in pubblico.[2] Skrjabin scrisse la settima sonata come esorcismo contro le suddette forze demoniache, dandole il nome di Messa bianca come per rifletterne la sua natura celestiale. Il compositore era particolarmente affezionato al brano, probabilmente a causa dei suoi significati messianici e ne perfezionò la struttura con particolarità ritmiche e dinamiche.[1]

La Sonata per pianoforte n° 7 non è affine alla nona sonata, composta nel 1912–13, alla quale venne dato da terzi, con il consenso di Skrjabin, il nome Messa nera.[3]

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

La sonata consiste di un solo movimento, un Allegro, della durata di 10–13 minuti. Le indicazioni aggiuntive nella partitura forniscono indicazioni riguardo alle varie atmosfere del brano come "mystérieusement sonore" (misteriosamente sonoro), o "avec une sombre majesté" (con oscura maestosità). Come la precedente, la settima sonata è ricca di violenti contrasti, complessi contrappunti, tritoni e furiosi arpeggi.[1]

Esecuzioni[modifica | modifica wikitesto]

La messa bianca è una delle più ardue sonate del compositore russo. Alcuni famosi esecutori come Vladimir Horowitz e Vladimir Sofronickij non eseguirono mai il brano a causa delle loro superstizioni. Al contrario, Svjatoslav Richter eseguì numerose volte la settima sonata nel corso della sua carriera.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (1994), Taub notes, p. 6
  2. ^ (1997), Ashkenazy notes, p. 6
  3. ^ Piano Sonata No.9, Op.68 (Scriabin, Aleksandr), su imslp.org.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENno96063613 · BNF (FRcb13919352k (data) · J9U (ENHE987007605535405171
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