Solvita Āboltiņa
Solvita Āboltiņa | |
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Presidente del Saeima | |
Durata mandato | 2 novembre 2010 – 4 novembre 2014 |
Predecessore | Gundars Daudze |
Successore | Ināra Mūrniece |
Ministro della Giustizia | |
Durata mandato | 2 dicembre 2004 – 7 novembre 2006 |
Predecessore | Vineta Muižniece |
Successore | Gaidis Bērziņš |
Dati generali | |
Partito politico | Unità |
Università | Università della Lettonia |
Solvita Āboltiņa, nata Mellupe (Ogre, 19 febbraio 1963), è una politica lettone, Presidente del Saeima dal 2010 al 2014 e Ministro della Giustizia dal 2004 al 2006.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nata ad Ogre nell'allora Unione Sovietica, la Āboltiņa si laureò in giurisprudenza all'Università della Lettonia e successivamente lavorò per il Ministero degli Esteri.
Impegnata politicamente con il partito di centro-destra Nuova Era, ne divenne presidente nel 2008; quando il partito confluì nella nuova formazione Unità, la Āboltiņa continuò a svolgere le funzioni di presidente.
Nel frattempo, negli anni precedenti la Āboltiņa era stata eletta deputata al Saeima e nel 2004 era entrata a far parte del governo di Aigars Kalvītis con l'incarico di Ministro della Giustizia. La Āboltiņa lasciò l'esecutivo nel 2006 ma venne rieletta deputata e nel 2010 divenne presidente del Saeima, venendo poi riconfermata anche nelle successive elezioni[1].
Dall'agosto 2018 è Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica di Lettonia presso la Repubblica Italiana.
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
È sposata con Jānis Āboltiņš e ha due figli.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Solvita Āboltiņa è stata eletta presidente del parlamento lettone, su balticanews.wordpress.com, Balticanews. URL consultato il 1º settembre 2014.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Solvita Āboltiņa
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Biografia di Solvita Āboltiņa sul sito del Saeima, su saeima.lv. URL consultato il 1º settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2010).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 308698352 · GND (DE) 1100328750 · WorldCat Identities (EN) lccn-n2019049348 |
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