Sociologia clinica

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La sociologia clinica è un indirizzo della sociologia, nato negli Stati Uniti negli anni '20[1], che studia i possibili miglioramenti dei comportamenti assunti dai singoli individui all'interno delle loro condizioni sociali, soprattutto se comportamenti problematici, per il miglioramento dei singoli soggetti all'interno della loro comunità[2].

Origine e sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Il termine è stato inventato nel 1929 dal patologo Milton C. Winternitz[3] che propose una specializzazione di clinical sociology alla Yale University[4], di cui era preside; nell'ambito degli studi statunitensi la clinical sociology si distingue dalla applied sociology (sociologia applicata)[5].
Il primo corso universitario di sociologia clinica è stato svolto da Ernest Burgess, studioso della scuola di Chicago, nel 1931[6], approfondendo in particolare le applicazioni nei casi di patologia criminale[7]; questo aspetto della disciplina era analizzato anche da Louis Wirth, della stessa scuola sociologica, in particolare sulla delinquenza giovanile, nel suo saggio Clinical sociology (American Journal of Sociology n.37, 1931)[8]. La scuola di Chicago e il pensiero di alcuni sociologi europei come Marcel Mauss, secondo Jan M. Fritz hanno influenzato il pensiero della sociologia clinica di oggi.[9].

Vi sono studi sui rapporti tra sociologia clinica e concetto di mediazione[10], o nei sistemi socio-sanitari[11]; si è sviluppato anche da parte di sociologi clinici e applicati lo studio della Public Sociology[12]. La Clinical Sociology Association (poi Sociological Practice Association) nasce nel 1976 proprio sulle concezioni teoriche di Wirth[13], in stretto legame con l'aumento negli Stati Uniti dei corsi universitari in questa disciplina[14].

In Italia, quello di "sociologo clinico" non è un ruolo professionale previsto o normato dal legislatore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lucio Luison booksgoogle.it
  2. ^ Remo Siza booksgoogle.it
  3. ^ Donatella Bramanti in booksgoogle.it
  4. ^ yale.edu Archiviato il 20 maggio 2009 in Internet Archive.
  5. ^ Siza, p.22
  6. ^ Costantino Cipolla booksgoogle.it
  7. ^ International clinical sociology di J.M.Fritz
  8. ^ Roger A. Straus booksgoogle.it
  9. ^ Jan Marie Fritz booksgoogle.it
  10. ^ Lucio Luison booksgoogle.it
  11. ^ Laura Bovone booksgoogle.it
  12. ^ Lawrence T. Nichols booksgoogle.it
  13. ^ Robert A. Dentler googlebooks.it
  14. ^ Jan M. Fritz googlebooks.it; Behavior today, Volume 12, 1981

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jan Marie Fritz, International clinical sociology Springer Science, N.York 2008
  • Jan Marie Fritz, The History of Clinical Sociology in the United States Springer, 2008
  • B.Glassner, J.A.Fredman, Clinical sociology, Longmans, N.York 1979
  • H.Rebach, J. Bruhn, Handbook of clinical sociology, Plenum, N.York 1991
  • Louis Wirth, Clinical sociology, American Journal of Sociology n.37, 1931
  • AA.VV., Sociologia clinica applicata e analisi dei modelli di relazionalità nei gruppi tardo-adolescenziali, in Sociologica, Mulino.it, 2007
  • P.Bourdieu, Usi sociali della scienza, per una sociologia clinica del campo scientifico, Seam 1999

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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